13 Chanel: festa!

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Stamattina mi sono svegliata un po' troppo tardi. Perché lo dico? Potrei spiegarvelo in poche parole o invece farvelo vivere.... No ho deciso che ve lo spiego subito:
Mi sono alzata e scendendo le scale ho sentito un profumo di fritto o più corretto di pesce fritto; così sono scesa ed ho notato tutti a tavola con in mezzo un grande piatto di calamari fritti ed eccoci di nuovo al presente.

-Ben svegliata cara!- mi salutò per prima la zia.
-'giorno zia; ma che ore sono?-
-o cara sono le 11:50, ho preferito lasciarti dormire se no questi due ti avrebbero svegliata con uno scherzo. Se non ricordo male volevano lanciarti dell'acqua addosso o era quello per domani? Forse oggi volevano portarti in cantina.-
-MA MAMMA hai svelato gli scherzi! Ti avevamo chiesto di non dirli e in cambio non avremmo fatto niente!- risposero in coro i due gemelli.
-Ops.-
Sorrisi; mi mancavano queste mattinate. Mi sedetti sulla sedia e misi sul piatto i calamari.

Appena finimmo iniziarono a decorare la sala per la festa: Liberty controllava gli inviti, la zia Angel aiutava la cuoca assunta a preparare gli spuntini, i gemelli che appendevano uno striscione con scritto "BEN TORNATE" e lo zio Dimitri che dava ordini continui del tipo "Un po' più a destra" o "È storto ragazzi! Tiralo un po' più su Elia!".
Nick era andato a comprare degli alcolici e per fino la più piccola di famiglia Daisy che stendeva le tovaglie sui tavolini e aggiungeva dei petali di rosa e delle viole sopra. Mentre io... come dire che non sto facendo niente? Ah sì giusto sono seduta sul divano a fissare il muro e la televisione spenta.

Mi alzai dopo un lungo tempo e mi avvicinai a Li che aveva appena finito la lista.
-Chanel potresti inviare la mail agli invitati al posto mio?-
-Certo Li!-



Era tardo pomeriggio ormai e mi mancava solo da mettere il mascara. Io e Liberty stavamo percorrendo il corridoio e arrivate davanti al portone si fronte alle scale aspettammo.
A un certo punto sentimmo qualcuno annunciarci e così scendemmo  le scale assieme e subito la gente si girò verso di noi e applaudì. Ognuno aveva una maschera diversa (Mi sa di aver dimenticato questo dettaglio). Mi avvicinai ai tavoli e presi un bicchiere di vodka alla pesca. Finito il drink partii la mia canzone preferita e mi avvicinai alla pista iniziando a ballare. All'inizio non mi accorsi degli sguardi che mi mandavano gli uomini ma poi quando sentii delle braccia stringermi i fianchi mi spaventai. Cercai di girarmi ma mi fu vietato così chiesi -Chi sei?- l'uomo rispose con -siamo ad una festa in maschera è meglio che rispetti le regole mia regina.-
A questa affermazione stetti un attimo in silenzio; così senza accorgermene la musica finì e così lumò se ne andò lasciandomi sola in pista. Così facendo me ne andai in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Mi calmai e tornai di là, non prima di veder l'ora.

Quando mi accorsi che era ormai le 21:40 corsi al tavolo tenuto per la famiglia di Liberty e me per poi sedermi. Era il momento della cena dove ogni componente delle famiglie si univa per mangiare e più tardi dopo il dolce si avrebbe fatto un ballo in cui gli uomini dovevano pescare un biglietto da un acquario in cui co sarebbe stato scritto il nome della fortunata. Normalmente a queste cose partecipavano i ragazzi o le persone non sposate.

Finalmente arrivo quel momento; era il più temuto per tutte le ragazze perché si poteva anche rimanere incinte o spose.
Angel prese il microfono e iniziò a parlare:-Chiedo per favore una fila a destra per le donne e una a sinistra per gli uomini, per spiegare alle persone nuove questo è il momento in cui gli uomini pescheranno un biglietto e dovranno leggere il vostro nome a voce alta. Avrete tutti a disposizione una camera della casa. Buon divertimento ed ora possiamo iniziare.- Il primo uomo si avvicinò all'acquario e pescò il primo biglietto. Appena lo lesse fece un sorriso sadico e disse il nome di una ragazza. La vidi e notai che stesse tremando, quando lui la raggiunse iniziò a piangere ma a lui non importò e la portò verso una delle camere.
Dopo questo non mi accorsi che la stanza si era ormai quasi svuotata solo quando mi sentii chiamare. Era un ragazzo rosso con delle lentiggini che si intravedevano dalla maschera.
Si avvicinò a me e mi sorrise per poi portarmi nella mia camera.
-Piacere Oliver-
-Chanel ma questo lo sai già.- sorrisi, sorrise.
Facemmo per almeno un ora delle chiacchiere sulla mostrar vita e poi decidemmo di scendere verso mezzanotte.
Appena mi guardai attorno vidi la gente soprattutto le ragazze con i capelli tutti spettinati e i ragazzi con le camicie messe storte e sporche di rossetto.

Finalmente la festa finii e andai a dormire non dopo aver bevuto un bicchiere di acqua. Salutai tutti e mi rinchiusi in camera.


Salve sono io. Allora mi fa molto piacere che stiate leggendo questa storia e in più vorrei scrivere un altro capitolo per il mio compleanno ma questo è ancora tutto da valutare. Alla prossima!

The girl who whispers to the mobsterUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum