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Leggete lo spazio autrice!

harry's pov

Sono appena entrato in ospedale con Stella.

Dobbiamo andare a prendere Louis, che finalmente tornerà a casa, mi è mancato come l'aria.

In questo momento Skyler ed Ellis sono a scuola.

Questa sera andremo tutti e cinque al ristorante.

«Harry..» sento Stella richiamare la mia attenzione, così mi giro verso di lei.

«Sì?» chiedo.

«Secondo te starò simpatica a Louis?» mi domanda, lasciandomi leggermente spiazzato.

Ciò che ha passato in quell'orfanotrofio le ha causato mille insicurezze, e per una bambina così piccola non è un bene.

Mi giro verso di lei e la guardo negli occhi, accennando un leggero sorriso.

«Stella, sei una bambina educata e gentile, come potresti stare antipatica a qualcuno?» tento di rassicurarla, sperando di riuscire nel mio intento.

Lei mi risponde con un'alzata di spalle, per poi riprendermi per mano.

Così percorriamo il corridoio che porta alla stanza di mio marito.

Dopo aver bussato e aver sentito un «avanti», entriamo.

Lui è già pronto, credo stesse finendo di mettere i suoi vestiti dentro al borsone.

«Buongiorno amore..» mi saluta, girandosi verso di noi, ed io ricambio il saluto.

louis's pov

Mi avvicino a loro.

«Ciao.. tu devi essere Stella, vero?» le chiedo gentilmente, e lei annuisce.

«Credo che tu lo sappia già, comunque io sono Louis.» mi presento.

«Sì.. grazie per avermi adottata ad entrambi.» mi risponde.

Ha una vocina tremendamente dolce.. è adorabile.

«Non ci devi ringraziare piccola, sei una bambina fantastica e siamo felici di averti accolta in famiglia.» le dico sinceramente, strappandole un sorriso.

«Se tu sei pronto possiamo andare, Sky ed Elly dovrebbero essere arrivate a casa.» mi informa mio marito, così annuisco.

Dopo una decina di minuti in cui ha insistito per portare le mie cose fino a quando non ho ceduto, finalmente saliamo in auto.

Ci allacciamo le cinture e mentre Harry inizia a guidare per arrivare a casa nostra, aziono la radio.

Un po' di musica non fa mai male.

Ogni tanto mi giro per guardare Stella e noto stia guardando da quando siamo saliti in macchina fuori dal finestrino, con aria pensierosa.

Chissà che le passa per quella testolina.

Ieri sera, sul tardi, io ed Harry abbiamo avuto una lunga chiacchierata via telefonica.

Abbiamo parlato per tutto il tempo di Stella, lui mi ha raccontato in che condizioni l'ha vista ieri ed ammetto che ciò mi ha fatto venire i brividi.

Sembra una bambina così innocente, perché dovrebbero farle del male senza un motivo apparente?

Appena troveremo un momento di tranquillità ne approfitteremo per intraprendere una chiacchierata con Stella, sperando riesca a raccontarci ciò che ha passato in quell'edificio.

In seguito sporgeremo denuncia, chissà quanti bambini hanno dovuto sopportare le cattiverie di quelle donne.. non permetteremo che continui a succedere.

Faremo chiudere quel posto ed i bambini verranno trasferiti in un'orfanotrofio più affidabile e con un personale più responsabile.

Ritorno alla realtà e vedo Harry scendere dalla macchina.

Così scendo anche io, seguito poi a ruota da Stella.

«Ciao babbo, ben tornato.» Ellis mi raggiunge con un sorriso stampato in volto e mi accoglie in un caloroso abbraccio.

«Ciao amore, dov'è tua sorella?» le domando.

«Sta ancora dormendo, quella pigrona.» mi risponde ridendo.

Le lascio un bacio sulla guancia e poi mi stacco dall'abbraccio.

Poi si dirige da Stella.

ellis's pov

Mi avvicino a Stella, che mi squadra attentamente.

«Ciao, tu sei Ellis, vero?» mi domanda, così annuisco, sorridendo.

Poi mi avvicino leggermente a papà.

«Come l'hai vestita?» gli sussurro, con una nota di disapprovazione nella voce.

Indossa un pantalone della tuta verde, una maglietta viola e le scarpe da tennis colorate.

«Se vuoi ti do' la mia carta di credito così oggi pomeriggio andate tutte e tre a fare shopping.» mi risponde.

Sorrido vittoriosa e poi sposto nuovamente l'attenzione su Stella.

«Mi piace un sacco la tua pettinatura..» ammette, riferendosi al mio chignon.

In realtà l'ho fatto a caso, senza neanche guardarmi allo specchio, so fare acconciature migliori di questa, ma sono felice che a lei piaccia.

Le sorrido.

«Se andiamo in camera mia dove tengo gli elastici e la spazzola lo faccio anche a te, che ne dici?» le domando, tendendole la mano, che afferra poco dopo.

Così saliamo al piano superiore, nella mia stanza.

«Siediti qui.» le indico la sedia della mia scrivania, e lei si va a sedere ed in poco tempo le faccio lo chignon che desiderava.

Si alza e si guarda allo specchio.

«Grazie mille.. è bellissimo.» mi ringrazia.

«Di niente.» le rispondo.

Spazio autrice:

Perdonatemi per la mia lunga assenza ma non avevo molte idee per continuare questa storia.

Mi serve un aiuto perché non so come continuarla, scrivete delle idee nei commenti per i prossimi capitoli, per favore.

𝑺𝒕𝒓𝒂𝒗𝒐𝒍𝒈𝒊𝒎𝒊 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 | 𝓗.𝓢 ; 𝓛.𝓣Where stories live. Discover now