6. Supereroe?!

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Martedì, 23 maggio 2017, 11:20 A.M.
Yamamoto sbadiglia, per poi aprire gli occhi lentamente, accecato dalla luce del mattino.
Sospira e fa per alzarsi, ma un peso a fianco a lui lo blocca: si gira e vede Tomie, ancora addormentata, con la testa appoggiata al suo petto.
Indossa una vecchia maglietta che le ha dato Yamamoto, le sta larga, perciò una spalla resta scoperta.

Non hanno fatto niente la notte precedente, è ancora troppo presto.
Per una volta, Yamamoto vuole fare le cose con calma e godersi piccoli momenti come questo, quando la loro relazione è ancora pura e costituita da baci casti e abbracci affettuosi.

A proposito: non ha ancora pensato alľidea di una relazione vera e propria, ľdea di qualcosa di serio con qualcuno lo terrorizza, ma allo stesso tempo la sua mente non riesce a fare a meno di vagare e immaginare cosa si proverebbe a essere sposati, nonostante gli unici ricordi di coppie sposate che ha siano terribili e composti da litigi.
Non ha neanche ancora pensato a quanti figli avere e a come chiamarli, sarebbe il caso di prendere il telefono e iniziare a girare tra i siti dei "Migliori nomi per bambini e bambine.", senza contare la culla, i vestitini, la stanza da liberare.

La verità è che, nel profondo del suo cuore, Yamamoto desidera che una mattinata come questa duri per sempre, per avere un piccolo assaggio di normalità.

Osserva Tomie e le accarezza i capelli, scoprendole il volto.
<<E tu come li vorresti chiamare?>> sussurra, per poi sorridere.

11:50 A.M.
Dopo essersi svegliati entrambi e aver fatto colazione Yamamoto decide di andare a dare un'occhiata a Yamanda.
Bussa alla porta di camera sua, attendendo una risposta, ma niente.
Bussa una seconda volta, ancora niente.
<<Sto entrando...>> avvisa.
Apre la porta e trova Yamanda coricata sotto le coperte.

Si avvicina a lei e le sussura: <<Hey... È da ieri pomeriggio che non ti fai vedere.>>
Lei continua a tenere il volto coperto dal piumone.
"Ci saranno almeno trenta gradi, che bisogno ha di coprirsi così?"

Tenta di levarle la coperta, ma lei la stringe forte a sè.
Nonostante i suoi tentativi, Yamamoto è più forte e riesce a tirarla via.
Alla vista del viso di Yamanda spalanca gli occhi.
<<Yamanda...>>
<<Lasciami stare.>>
Si alza e si avvia verso il bagno, ma lui la afferra per il braccio sinistro, per poi abbassare lo sguardo e notare le numerose ferite che riempivano ormai ľintero avambraccio.

La guarda dritta negli occhi, per poi dire: <<Yamanda, per favore, spiegami che succede.>>
<<Che cosa pensi che succeda? Ľho rifatto, punto, fine della storia.>> ma lui insiste: <<Smettila. Siediti, non me ne andrò di qui fin quando non avrò fatto qualcosa di utile.>>
Ormai costretta a fare ciò che le chiede, si siede nel letto a fianco a lui, con la testa china.

<<Perchè ľhai fatto?>>
<<Sembravi così felice con lei, non sembravi avere più bisogno di me.>>
Lui sospira, per poi argomentare: <<Lo sai, io ti voglio un mondo di bene, anche se Tomie mi fa stare bene o passo del tempo con lei e la amo non significa che io non tenga più a te. Sei mia sorella e niente può cambiare il nostro legame.>>
<<Lo so! Io sono felice per te e voglio che tu stia bene,>> le lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi <<non so nemmeno io perchè ľho fatto. C'era una voce che mi diceva di fare alcune cose e io... Non sono riuscita a contrastarla. Non avevo più il controllo delle mie azioni.>>
Yamamoto porta una mano sul viso della sorella e le asciuga le lacrime con il pollice.
<<Ho paura.>>
<<Di cosa? >>
Yamanda non gli risponde.
<<Va tutto bene, non c'è niente di cui devi avere paura. Sei qui con me, sei al sicuro.>>
Continua a non ricevere risposta da parte della sorella.
Si alza, per poi dire: <<Vado a prendere il med kit, stai lì.>>
In men che non si dica, torna con il kit di pronto soccorso e inizia a disinfettare le ferite di Yamanda.

𝐼𝑁𝑁𝑂𝐶𝐸𝑁𝑇 𝐸𝑌𝐸𝑆Where stories live. Discover now