Avevano fatto pace, e Newt gli aveva promesso di amarlo sempre, nonostante gli errori che sicuramente avrebbe commesso.

Lo guardò poi in quel momento, a diciotto anni compiuti, e una maturità sulle spalle che aveva sempre sperato di vedere il più tardi possibile.

Aveva sempre i capelli biondo cenere e gli occhi ancora azzurri come il mare, ma il viso era adulto e la mandibola squadrata; il corpo muscoloso ma ancora adolescente, che aveva sviluppato con il nuoto; le spalle larghe e l'avambraccio pieno di delicate vene che sporgevano; le labbra carnose e i denti perfetti. Della barba non c'era l'ombra, e molto probabilmente aveva ripreso dal padre quella caratteristica. Newt lo reputava bellissimo, di una bellezza degna degli dei.

«Stai molto bene» rispose, sorridendo a suo figlio che si girò per guardarsi per l'ennesima volta allo specchio posto vicino la televisione.

«Si Caleb sei bellissimo ma dove vai? Papà mi ha detto che esci con una ragazza, chi è?» Chiese Thomas con voce preoccupata.

Negli anni, da quando l'idea di avere un figlio divenne concreta nella sua mente, si trasformò in un padre modello, esigente al punto giusto e molto permissivo. Permetteva a Caleb qualsiasi cosa, non urlava quasi mai e preferiva il dialogo intelligente piuttosto che le urla barbariche per far campire la sua posizione.

Amava passare le giornate con Caleb, e con il tempo il loro rapporto si era solo che rafforzato. Essendo il genitore permissivo, era quello da cui Caleb andava quando litigava con Newt e sapeva quanto soffrisse il suo compagno per questo; ma poi, passato il tempo in cui entrambi, con lo stesso carattere, avevano scaricato la rabbia, tornavano ad essere l'uno la colonna portante dell'altro, e Thomas aveva sempre amato il loro rapporto. Amava entrambi, immensamente, e si riteneva la persona più fortunata del mondo, nonostante fossero passati tutti quegli anni.

«Ho invitato Serena ad uscire, è una ragazza che viene nella mia palestra e volevo portarla al Clos Maggiore»

«Che carino quel ristorante Tommy, ti ricordi la cena del nostro dodicesimo anniversario?» Disse Newt, sedendosi sul divano con le gambe incrociate.

«Si amore me lo ricordo. A che ora la passiamo a prendere?» Chiese Thomas, alzandosi per andare a prendere il cappotto.

«In realtà, volevo chiedervi se potevate prestarmi la macchina» disse Caleb, ricevendo un occhiata da entrambi i suoi genitori.

«Caleb l'ultima volta hai guidato ubriaco, e avevamo deciso che avresti ripreso la macchina solo quando strettamente necessario» disse Thomas, lasciando il cappotto sul divano e tornando nuovamente seduto.

«Non berrò più, lo giuro. Vi prego fatemi fare bella figura, mi piace tanto Serena e non voglio rovinare tutto. Non berrò stasera, e se berrò vi prometto che vi chiamerò, per favore» disse Caleb pregando entrambi i genitori con le mani.

Newt si girò verso Thomas e, solo con lo sguardo, si parlarono.

«Va bene, oggi sarà la prova definitiva, ci fidiamo di te Caleb» rispose Newt, sentendo subito dopo il corpo di suo figlio saltargli addosso per abbracciarlo.

«Grazie papà ve lo giuro non vi deluderò» disse Caleb, alzandosi e abbracciando anche Thomas. Gli rubò le chiavi dalla tasca del cappotto e andò a prendere il suo sulla sedia, infilandoselo con il sorriso sulle labbra.

«Non fare troppo tardi, domani abbiamo la prova del tuo vestito» disse Thomas, seguendolo fino alla porta.

«Si papà me lo ricordo. Fai dormire papà, non farlo aspettare sveglio»

«Non preoccuparti, ciao tesoro»

«Ciao papà»

«Aspetta Caleb vieni qui»

Lightning || Newtmas AUWhere stories live. Discover now