Capitolo 2: Distenditi qui, vicino a me

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Quella mattina faceva meno caldo, ma tutto restava ancora insopportabile. Guardai la sveglia che non era ancora suonata. "Ancora una mezz'ora", pensai. Tornai a dormire nell'arco di 2 minuti, in un sonno davvero pesante, da non sentire il suono fastidioso dell'orologio.
Passata più di mezz'ora John entrò nella mia stanza, mi esservi per qualche istante e poi si decise a svegliarmi.

La sua voce calma risuonava nelle mie orecchie, riuscivo a sentire il suo respiro caldo sul mio collo,  era tanto vicino a me. "Mia, dovresti proprio alzarti. Non farmi fare tardi il mio primo giorno", disse. Spalancai gli occhi e saltai dal letto, dovevo muovermi.

Alla fine feci in tempo.Uscimmo di casa salutando e vidi per la prima volta la sua bellissima porsche nera. "Wow, è tutta tua?" domandai. "È un regalo che mi ha fatto mio padre biologico", rispose.
"Figo".
Non vedevo l'ora di arrivare a scuola in quella macchina, tutti ci avrebbero osservati, soprattutto Noah.

"È questa la scuola, sono sicura che ti piacerà."
Parcheggiò e scendemmo dalla macchina, finalmente tutti morivano di invidia per me. "Mia! Mia, chi è questo tipo!" La voce di Noah si faceva sempre più forte nella mia direzione. "E lui chi è?" mi domando, John.

"Il mio ex, andiamo" Mi imitai ad ignorare Noah perché stavo godendo davvero troppo in quel momento, ma qualcosa andò per il verso sbagliato.  Il mio ex fece un passo avanti e mi prese per il braccio con forza. "Dobbiamo parlare, ora." Mi disse.

John smise di camminare e lo fulminò con lo sguardo. "non toccare mia sorella, la stai spaventando." Gli disse. "Spaventando? A lei piace.  Non sto parlando con te, novellino." Noah tornò a guardarmi, ma io lo fermai prima che potesse dire qualcosa. "Basta, so delle relazioni sporche e disgustose che hai con le altre ragazze! Non chiamare mio fratello così, giurò che altrimenti non ti parlerò più."

Gli dissi voltandomi nuovamente avanti. Invitai John a seguirmi, avevano perso tempo e non riuscì più a mostrargli tutta la scuola. "Che tipo strano, perché ti sei messa con lui?" Mi domandò.
"È popolare, bello e bravo a letto, ma si è mostrato una persona poco matura..non ho bisogno di gente così".

Annuì facendomi intendere che aveva capito. A fine giornata scolastica stavamo per tornare in macchina, quando le mie amiche ci hanno urlato contro. "Mia, John! Fermi!" Giulia corse il più possibile, cacciò dalla tasca del suo zaino un volantino e ci disse "hanno organizzato una festa di fine anno a scuola, proprio questo sabato!"

afferrai il volantino e guardai John "che bello, verremo anche noi" ero gioiosa, amo le feste. "Sii, sono curiosa di vedere la reazione di Noah quando ti vedrà alla festa!" Ridacchiò, Nadia.

Più tardi eravamo tornati a casa. A tavola stavamo raccontando della festa che ci sarebbe stata, lamentandomi di non avere niente di elegante da indossare. "Mia, ordini vestiti almeno una volta a settimana, è possibile che non hai nulla da mettere?" Disse, papà.
"Ma non sono eleganti, almeno non abbastanza per sembrare presentabile alla festa scolastica" risposi.

"Non preoccuparti Bruce, oggi io e Mia andremmo a fare shopping per sabato. Perché tu e John non fate qualcosa insieme?" Fu mamma a proporlo.
Allora papà disse di si, sembravamo tutti felici. Più tardi noi uscimmo, vagammo per qualche negozio e cercammo di trovare qualcosa di bello ed elegante, fino a quando non vidi questo:

 Più tardi noi uscimmo, vagammo per qualche negozio e cercammo di trovare qualcosa di bello ed elegante, fino a quando non vidi questo:

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"Karen, questo é bellissimo! Ti piace?" Le domandai. "Si, sono sicura che ti guarderanno tutti con questo abito addosso!" esclamò.
Ero così contenta dell'acquisto, la prima volta per me che ho fatto qualcosa del genere con mia madre!
Ci dirigemmo alla cassa per pagare e tornammo a casa.
Il sole era quasi tramontato, papà e John erano usciti per trovare qualcosa di elegante anche per mio fratello, così abbiamo aspettato che tornassero anche loro a casa.

Arrivata l'ora di cena, il campanello suonò. Erano a casa. Per quanto entrambi insistessero perché volevano vedere il mio vestito, io dissi di no, doveva essere una sorpresa.

Il giorno seguente io e John restammo a casa perché io avevo l'influenza ma i nostri genitori dovevano andare a lavoro. La teoria più ovvia che avemmo era che il cambiamento climatico; la mattina con il caldo e una volta uscita di casa con l'aria condizionata gelida.

Quella notte non riuscì a dormire e andai in camera di John, sveglio che chattava con qualcuno. Quando mi vide fece un sospiro e poso il suo cellulare sul comodino. "Mia?"

"Scusa John, non volevo spaventarti. Penso di avere l'influenza e non riesco a dormire. Che fai?" gli domandai.

"Chattavo. Hai freddo? Vieni, puoi usare le mie coperte" Diede due colpetti sul lato destro del letto, invitandomi a distendermi al suo fianco.

Seguì la sua mano e mi distesi al suo fianco, era piacevole, speravo di restare lì per sempre.
Mi accarezzò i capelli e il braccio, i suoi tocchi erano meravigliosi. "Noah non ti merita, é popolare solo perché è il figlio di un'insegnante" borbottò.

"Hai ragione", risposi, "ma in un certo senso provo ancora piacere quando é con me". Sembrò deluso dalla mia risposta, chissà cosa si aspettava. "Domani restiamo a casa, dovrai stare bene entro sabato." Sembrava papà, forse era davvero interessato alla mia salute.

Mi girai dal lato opposto e chiusi gli occhi, che spalancai nuovamente quando lui appoggio la sua mano sul mio fianco.

La mattina seguente ero sola nel letto, mi domandai se fosse andato a scuola anche se era stato proprio lui a dirmi che non dovevamo uscire.
Appoggiai la testa sul cuscino e richiusi gli occhi, mi bruciavano troppo, le ossa sembravano fatte di carta, non resistevo più.

dopo poco eccolo di nuovo, era entrato con una teglia piena di pancakes. "Oh, sei già sveglia! É stato il loro odore a svegliarti?" Mi chiese. "No, in realtà mi ero resa conto che tu non c'eri", risposi.
"Quindi sentivi la mia mancanza", rise.

Appoggiò i pancakes sul letto e mi invogliò a mangiare. "Va bene, fammi vedere se sei bravo a cucinare" sorrisi.

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⏰ Last updated: Jul 24, 2022 ⏰

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me and my brother John!Where stories live. Discover now