RICORDO 3

350 37 1
                                    

RIGIDE REGOLE
La prima cosa che facemmo fu trasferirci. Tornammo a casa di nonna, in Italia e fui costretta così a perdere un anno di scuola.
La seconda furono le regole.
All'inizio comprendevano solo il non parlare di quel giorno, o di qualcosa riguardante il nostro abbandono.
Man mano che andavamo avanti le regole si facevano sempre più numerose e rigide.
Mi ricordo quando nonna le appese la prima volta, dietro ad un pannello rimovibile sul muro, il nostro segreto per essere perfetti.
Questo c'era scritto, bello in alto, e ne eravamo veramente convinte. Ogni volta che aggiungevamo una regola era una liberazione, un mondo costruito apposta per noi per proteggerci.
Non era lei l'unica che poteva scriverle, anche io annotavo sempre qualcosa per non sbagliare.
Erano leggi dell'etichetta, un bon ton tutto nostro.
Continuavamo a scrivere, a dare una cadenza alle nostre giornate.
Avrò avuto sei anni e mi piaceva seguire le regole. Che fosse una cosa normale l'avevamo deciso io e la nonna. Anche lei le seguiva, erano una dipendenza.
All'inizio controllavamo più volte al giorno il tabrllone, per essere sicure che stessimo rispettando tutte le regole. Alla fine le avevamo imparate a memoria ed il tabellone non serviva quasi più.
Erano tutte regole rigide, fin troppo, ma non potevamo farne a meno.
Era il nostro segreto per essere perfette.
EHILÁ,
come va? Vi è piaciuto il capitolo?
Io lo adoooro! Insomma, è un aspetto fondamentale della personalità di Elly.
Commentate in tante,
Baci Baci
werenotcool

IMPARANDO A VOLAREWhere stories live. Discover now