Redemption 償還 [Manjiro Sano]

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Baji pov

Al resto dei miei compagni venne severamente vietato di fare visita a mia sorella, per lo meno fino a quando non si sarebbe risvegliata.

« Andiamo! È il suo ragazzo, faccia un'eccezione solo per oggi » dissi indicando Mikey, mentre cercavo di convincere l'infermiera alla reception.

« Ti ho detto che- »

« Non è carino sottovalutare in questo modo l'amore tra due giovani » continuai io giocando sporco.

« Eh va bene, ma fate in fretta! » cedette esausta alla fine, prima di scomparire nuovamente dietro al monitor del computer.

« Per quale motivo ti sei inventato una cosa del genere? » mi riprese il giovane boss palesemente imbarazzato.

Lo afferrai per un braccio e lo trascinai con forza all'interno della stanza dove Umi riposava.

« Ho paura dell'effetto che possa farmi il vederla in quello stato. Se fossi da solo non riuscirei a trattenermi e probabilmente comincerei a prendere a pugni qualsiasi cosa » dissi sincero mentre mi chiudevo la porta alle spalle.

Vidi il biondo sorridere e fare un cenno con la testa come per invitarmi a procedere.

Facemmo un paio di passi in avanti e arrivammo dinanzi al letto dove la svitata era distesa.

Lo sapevo.

Non ero pronto a vederla in quello stato.

« Merda! » mormorai stringendo i pugni.

Ancora una volta l'universo non aveva esitato a non provare pietà per lei e per il suo corpo.

Ancora una volta si trovava costretta a letto e io non potevo far altro che stare a guardare.

Per quanto ancora sarebbe andata avanti questa storia?

Per quanto ancora aveva intenzione di farsi del male?

Mi avvicinai lentamente alla sua figura e feci per sedermi sul bordo del materasso.

Feci segno al biondo di fare lo stesso e mi raggiunse poco dopo.

Le afferrai la mano, ancora unta di un rosso cremisi.

« Come può avere un'espressione così radiosa anche dopo un'intervento del genere? » mi chiese sottovoce il mio amico, mentre con una mano spostava delicatamente le due ciocche nere come la pece che coprivano parte del volto di mia sorella.

Mi trattenni per un breve lasso di tempo, ad osservare la discrezione che utilizzava anche solo per sfiorarla.
A momenti potevo scorgere la sua mano tremante muoversi così lentamente da sembrare quasi che avesse paura di farle del male.

Dev'essersi proprio fottuto il cervello.

Abbozzai un leggero sorriso ma lo sguardo impacciato di Mikey mi fece tornare in me.

« Scusa non avrei dovut- » provò a scusarsi lui dopo essersi reso conto del gesto fatto poco prima.

« Perché no? Sono stanco di vedere gente metterle le mani addosso con il solo scopo di massacrarla » lo interruppi portando lo sguardo sulla diretta interessata.

« Le serve qualcuno che la tratti come si deve » continuai provocando un leggero rossore sul viso del mio compagno.

« Troverà sicuramente qualcuno in grado di farlo » disse lui, provando a nascondere le gote che gli andavano a fuoco.

« Spero che tu te ne accorga prima che lei possa crepare veramente, Mikey! » ghignai divertito.

« Accorgermi di cosa? »