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Peter: *era seduto per terra nella stanza arcobaleno e stava dialogando con numero undici da qualche minuto* vedi.... questo posto, e le persone qui, non sono ciò che tu credi....

011: *stava fissando per terra quando sente questa frase provenire dalla bocca del giovane dai capelli biondi, alza lo sguardo e lentamente osserva il volto dell'infermiere in maniera confusa e spaesata*

Esattamente in quell'istante si aprì la porta principale, la stessa da cui numero undici entrò qualche giorno fà, tutti i bambini si girarono immediatamente per guardare chi fosse, non era una persona a loro familiare: si trattava di una giovane ragazza dai capelli castano chiaro quasi color oro con degli occhi azzurri intensi ed indossava un lungo camice bianco.

Dottor Brenner: *si trovava nel suo laboratorio quando sentì aprirsi la porta principale capì subito che si trattava di Emma, una studentessa di psicologia che conosceva molto bene la quale sarebbe dovuta arrivare nel laboratorio di Hawkins per dare un sostegno mentale e non solo ad i bambini.* Emma che piacere vederti *gli va incontro* benvenuta ti stavamo aspettando *sorride*

Questa era Emma:

Peter: *si alzò subito da terra ed inizò ad osservare attentamente la giovane ragazza*

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Peter: *si alzò subito da terra ed inizò ad osservare attentamente la giovane ragazza*

Emma: è un piacere per me, vi ringrazio Dottor Brenner per avermi fatto entrare nel suo laboratorio *sorride ed osserva tutti i bambini e solamente con la coda dell'occhio vede l'alto infermiere dai capelli biondi*

Dottor Brenner: *osserva Peter per un'istante e pensa ora con l'arrivo di Emma la situazione cambierà...* ottimo *sorride* allora bambini lei si chiama Emma e sarà la vostra psicogola, se avrete bisogno potrete parlare con lei *osserva tutti i bambini* sono sicuro che vi piacerà! Avrete modo di conoscerla molto bene nei prossimi giorni

Emma: *si guarda in giro e pensa questo posto è...... maledettamente strano comme fanno a vivere qui dentro dei bambini....* assolutamente, sarò sempre a vostra disposizione *sorride*

Dottor Brenner: vi lascio conoscerla meglio, noi andiamo *fa un cenno con la testa a Peter e lasciano la stanza arcobaleno*

Peter: *osserva per un istante numero undici e poi esce dalla stanza arcobaleno senza dire una parola*

Emma: *una volta usciti tutti si siede in mezzo alla stanza con le gambe incrociate* venite qui sedetevi in cerchio vicino a me *sorride* non voglio mangiarvi giuro *ride*

011: *si siede alla destra della giovane psicologa e la osserva, pensa sembra un angelo ha un viso così delicato*

Emma: *dopo che tutti i bambini si erano seduti* come vi ha già detto Papa io mi chiamo Emma e sarò la vostra strizzacervelli personale *li osserva in maniera seriosa per qualche minuto* scherzo, sono una semplice ragazza un pò più grande di voi *ride*

012: *era seduto alla sinistra di lei e stava sorridendo* ciao Emma, sei bellissima sembri un angelo *la osserva incantato*

Emma: *osserva il bambino e sorride* ti ringrazio ma qui con me c'è un'altro bellissimo angioletto e sei tu *lo prende in braccio e lo fa sedere sulle sue gambe*

012: *rimane sorpreso dalla mossa della ragazza mai nessuno lo aveva preso in braccio da quando era lì dentro*

011: *osserva la scena e sorride* ha detto la verità numero dodici sembri davvero un angelo come l'infermiere Peter

Emma: *si blocca per un'istante e manda giù la saliva* oh beh..... grazie ma tutti voi siete molto più belli di me, tu sei un angelo numero undici *sorride e la osserva attentamente dritto negli occhi* lo so che non mi conoscete, e che per voi sarà difficile fidarvi di me.... ma non sono qui per farvi del male od il lavaggio del cervello, sono qui per aiutarvi ad acquisire maggiore consapevolezza su quelli che sono i vostro potere e le vostre capacità *osserva il gruppo di bambini sempre con in braccio numero dodici* vi prometto che ci divertiremo! Almeno ci proverò anche se devo dire che questi arcobaleni mi hanno già stufato *sbuffa in maniera buffa*

002: *fa un'accenno di sorriso* ah chi lo dici è da due mesi che li vedo ogni giorno

Emma: sento che abbiamo un sacco di cose in comune numero due *lo osserva e gli fa l'occhiolino* bene, per oggi direi che vi ho già abbastanza stressato, domani pomeriggio dopo i vostri esercizi quotidiani ci ritroveremo di nuovo qui, ahimè davanti a questi arcobaleni pallosi *risbuffa*

Finito il suo primo incontro con i bambini viene accompagnata nella stanza che li era stata assegnata la quale dove avrebbe dovuto alloggiare per i prossimi giorni, era tutto così bianco, spoglio, senza identità.....



Trust No 001 || Peter BallardTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon