16.

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«Brook, so tutto e so chi è Kai. L'ho sentito parlare con quel Matt. È stato lui a farti lasciare con Harry.» disse facendomi rimanere completamente senza parole.

«Ne sei sicuro?» gli chiesi solamente. Sapevo perfettamente com'era Liam e sapevo che era una persona della quale fidarsi completamente, ma sembrava così assurdo.

«Sai, l'altro giorno ho sentito Harry parlare con qualcuno, ma non gli ho dato molta importanza e solo ora mi sto accorgendo che stava parlando proprio con Kai.» spiegò.

Scrollai le spalle. Infondo, cosa potevo fare? Se Harry mi aveva abbandonata senza fare tante storie significava che non ci teneva veramente a me, perciò cosa potevo dirgli?

«Liam, se mi ha lasciata significa che non ci tiene a me.» dissi, dando voce ai miei pensieri.

Subito scosse la testa, non d'accordo con me e poggiò le mani sulle mie spalle, per attirare a pieno la mia attenzione. «Brook, non hai capito nulla.» cominciò. «Se Harry ti ha lasciata è per proteggerti, perché Kai l'ha sicuramente minacciato.» aggiunse.

Questa frase mi fece riflettere. Non ci avevo pensato a questa opzione, non l'avevo nemmeno presa in considerazione.

Liam mi disse di parlare con Harry, di dirgli che sapevo che aveva parlato con Kai e che ciò lo aveva condizionato. E se non fosse vero? Se Kai non avesse fatto nulla?

Una volta uscita dalla stanza di Liam andai subito nella mia, per vedere se Harry fosse lì, ma ovviamente non c'era. Chiamai Niall chiedendogli se lo avesse visto e mi rispose di no. Improvvisamente mi si accese una lampadina in testa. Sapevo dov'era.

Uscii dal dormitorio velocemente, scavalcando il muretto che circondava il college e andai verso il piccolo bosco dove mi aveva portata la prima volta. Lo vidi lì, seduto sul prato e appoggiato ad un tronco con la schiena, che fissava un punto indefinito a terra. Camminai verso di lui e quando mi vide spalancò gli occhi, non capendo.

«Ti stavo cercando.» dissi, deglutendo.

«Cosa c'è?» mi chiese, con voce fredda e distaccata. Era improvvisamente diventato stronzo?

«So che Kai ti ha costretto a lasciarmi.» dissi, senza fra trasparire nessuna emozione. Non sapevo se era vero, ma semplicemente sarebbe stato più facile dire quella frase come se già lo sapessi.

«Cosa stai dicendo?» domandò, ma con voce insicura. L'avevo preso alla sprovvista, ciò significava che era vero ciò che pensava Liam.

«Harry, ho sentito Kai parlare con Matt.» dissi ripetendo le parole di Liam. «E so tutto.» aggiunsi.

Lui sospirò, scuotendo la testa, per poi portarsela tra le mani, tirandosi disperatamente i capelli.

«Non volevo che succedesse tutto questo, Brook.» disse. «Credevo di proteggerti in questo modo, ma ti sto facendo solo del male.» sussurrò.

Mi avvicinai a lui, abbracciandolo.

«Solo... non farlo più, ti prego.» sussurrai, mettendo il viso nell'incavo del suo collo. Mi accarezzò i capelli, baciandomi poi la fronte e guardandomi negli occhi. I suoi occhi verdi erano tornati ad incontrare i miei. In meno di cinque secondi le sue labbra si poggiarono sulle mie, lentamente. Quando mi staccai si morse il labbrò inferiore.

«Non sai quanto mi sei mancata, piccola.» sorrise, baciandomi ancora.

«Harry, cosa faremo con Kai?» gli chiesi, aggrottando le sopracciglia.

«Ci penso io, okay?» mi rassicurò, accarezzandomi una guancia.

Avevo paura che ci pensasse lui sinceramente, non volevo che gli succedesse qualcosa. Reputavo Kai una persona pericolosa e pazza, ma non me la sentivo di dire qualcosa ad Harry in quel momento. Dopo circa venti minuti tornammo al dormitorio e subito inviai un messaggio a Liam, raccontandogli ciò che era successo. Lo stesso lo feci con Blair e Niall, che non sapevano niente di tutta quella storia. Forse sarei riuscita a sistemare quella situazione? Proprio mentre pensavo ciò andai a scontrarmi contro qualcuno.

«Chi si rivede.» sentii la voce di Kai e alzai lo sguardo, vedendo il suo sorriso malizioso spuntare sul suo viso. «Sai, ho saputo che tu ed Harry vi siete magicamente riconciliati.» aggiunse, con rabbia nella voce.

Come faceva sempre a sapere tutto? E quando tornava Harry dal bar?

«Non sono affari tuoi.» sputai fuori. Detto questo mi prese per i polsi, facendomi indietreggiare fino a sbattere forte la schiena al muro. Gemetti dal dolore e sorrise ancora più ampiamente.

«Non sai quanto mi mancano i tuoi gemiti, amore.» disse fissandomi le labbra e girai la testa da un lato, ignorandolo. «Era così bello sentirti urlare il mio nome mentre ti facevo morire dal piacere e-»

Non gli feci finire la frase che parlai.

«Sei disgustoso.» dissi schifata. «Non so come ho fatto ad innamorarmi di te, mi fai ribrezzo.» aggiunsi e appena pronunciai queste parole sentii una forte botta e mi accorsi che mi aveva appena dato una sberla in pieno viso, facendomi cadere a terra. Mi portai una mano sulla guancia, mi bruciava terribilmente e mi stava facendo lacrimare gli occhi dal dolore.

«Non devi parlarmi così, è chiaro?» urlò e mi prese per la maglietta, rimettendomi in piedi con violenza. «Ah, amore, perché mi devi far arrabbiare? Sai che ti amo.» disse cambiando completamente il tono della voce.

Era pazzo. Solo un pazzo. Qualche minuto dopo mi lasciò le braccia, facendomi cedere a terra, senza forze e se ne andò, senza dire più niente. Mi portai le mani sul viso, rannicchiandomi su me stessa.

«Brook, tutto bene?» sentii una voce avvicinarsi a me. Vidi un'ombra piegarsi accanto a me. Alzai il viso, con i capelli che lo coprivano per la maggior parte e Niall mi osservò attentamente, spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Spalancò gli occhi, accarezzandomi la guancia arrossata bollente.

«Oddio piccola, cosa ti è successo?» chiese preoccupato.

Scossi la testa, chiudendo un attimo gli occhi per non piangere.

«E' stato Kai.» dissi solamente, mentre delle lacrime scendevano lungo le guance.

Il suo viso subito si trasformò in rabbia.

«Ti prego Niall, non dirlo ad Harry.» scossi la testa. «Lo ammazzerebbe.» aggiunsi, deglutendo.

«Brook, lui deve saperlo.» disse e negai con la testa.

«Lo scoprirà, ma non ora.» spiegai, asciugandomi le lacrime.

«Come vuoi tu, ma permettimi almeno di disinfettarti il taglio.» disse, aiutandomi ad alzarmi.

Andammo nella sua stanza e dopo avermi aiutata con la ferita decisi di tornare nella mia stanza. Appena vidi Harry di spalle che sistemava il cassetto dei vestiti capii che mi avrebbe vista. Come avrei fatto a fermarlo? Mi sentì e si girò, ma tenni la testa bassa, con i capelli che coprivano il mio viso.

«Ehi amore.» potevo percepire che stava sorridendo. «Cosa succede, Brook?» chiese con voce preoccupata quando non risposi. Si avvicinò a me, alzandomi lentamente il viso verso di lui. Glielo lasciai fare e appena vide le mie guance spalancò gli occhi e serrò la mascella. Era furioso.

«Chi è stato?» sbottò, urlando e non risposi.

«Brooklyn, chi cazzo è stato?» urlò, speventandomi.

«Kai.» sussurrai.

«Io lo uccido.» disse per poi correre verso la porta e uscire.

Merda.

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