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Thranduil corse più veloce che poté per raggiungere Linwë, la quale era a breve distanza dagli orchi fuggiaschi.
"Linwë, fermati!" Le urlò, ma lei non gli diede ascolto e anzi corse più veloce.
Thranduil cercò di fermarla prendendola per i fianchi e stringendola in un abbraccio.
"Linwë.. Calma. é inutile inseguirli. "
L'elfa alzò lo sguardo e vide il suo riflesso negli occhi del principe: il volto sporco, lacrime lungo le gote, sangue ormai secco sulle spalle, le parti del vestito non coperte dall'armatura erano stracciate.
"No non posso.. Li devo raggiungere.." Disse.
Poco dopo i due furono raggiunti dagli elfi silvani e gli uomini di Isalir, ma ahimè non notarono la coppia sotto un albero e così corsero dietro agli orchi.
"Thranduil! "Disse Linwë indicando l armata appena passata. Poi si liberò dall abbraccio e corse, fino a ritrovarsi nuovamente in testa al gruppo con Thranduil poco dietro.
Raggiunsero gli orchi e ebbe inizio una seconda battaglia: uomini ed elfi armati di spade, frecce, mazze asce colpirono il nemico prima da dietro, poi due gruppi minori -guidati uno da Isalir e il secondo composto di elfi- colpirono ai lati.
Gli orchi si spaventarono e non seppero più che fare, ruppero le righe combattendo solo per sopravvivere.
Isalir, armato di ascia, galoppava su un bianco destriero in mezzo alle schiere nemiche decapitando chiunque osasse avvicinarsi. Venti arcieri elfici scoccavano frecce una dopo l altra decimando gli orchi, miliziani infilzavano con le loro spade gli altri nemici.
Ma una parte di orchi riuscì a sfuggire: chiamarono a se dei mannari, e con essi corsero a gran velocità verso la loro fortezza.
Ed ecco che uomini ed elfi, presi dall ebbrezza della vittoria,gli corsero dietro sino alla fortezza.
I pochi orchi sopravvissuti corsero al interno e sprangarono l ingresso con l aiuto dei compagni della Torre, ma ecco che alcuni uomini presero a spingere forte contro la rozza porta, scagliando asce e spade con forza contro essa per romperla. E ci riuscirono.
Gli orchi corsero in parte nei sotterranei e gli altri verso l alto della torre, sperando che Sauron mandasse loro un secondo drago: ma ciò non avvenne e presto gli orchi saliti furono sormontati dai numerosi Uomini ed elfi.
"Linwë ferma!" Urlò Thranduil all amata quando la vide correre giù per i gradini tagliati con malagrazia nella roccia.
Ella si girò per rispondere, ma fu trascinata giù dall impetuoso flusso di amici e nemici che correvano.
Linwë non si perse d'animo e falcidiò gli orchi che la circondavano: lanciò con grande precisione due pugnali dritti al cuore di due, con una veloce torsione di polso decapitò un terzo e fece cadere un quarto che poi uccise balzandogli sopra con la spada puntata, come un puma salta su un cerbiatto incauto.
Ma il quinto era forte e agile nonostante fosse forse il più giovane tra tutti quegli orchi: era più alto di Linwë, aveva la pelle bianca. Occhi chiari quasi bianchi, due tagli sanguinanti lungo la schiena e il torace.
"Dunque sei tu Linwë!" Urlò esso nella lingua umana: aveva un accento orribile, l accento della lingua Nera.
"Si bestia sono Linwë,colei che potrà fine alla tua inutile vita. " Ribatté lei, sicura e fredda.
L'altro sghignazzò spudoratamente, brandendo un enorme spada a due mani.
Era si molto forte, ma non scattante quanto Linwë: ogni volta che provava a colpirla,lei sgusciava via peggio di un uomo che cerca di acchiappare un pesce a mani nude.
Ma ben presto Linwë iniziò a stancarsi, così iniziò ad indietreggiare.
All improvviso un rumore assordante salì dalle profondità dei sotterranei, e giunsero grida di esultanza. Poco dopo un gruppo di elfi corse verso il grande orco bianco: erano elfi malridotti, indossavano vesti stracce e come armi impugnavano ciò che avevano racimolato dai corpi senza vita, lungo la strada.
L orco si scansò, poi con un potente colpo di gambe scalciò gli elfi che ruzzolarono per terra e poi corsero verso l alto.
Linwë nel frattempo si era preparata ad un assalto ma non appena fece per scattare, l orco sbuffò e corse nei sotterranei.
La Dama lo inseguì fino all ultimo livello sotterraneo.
Li c'erano numerose celle: alcune divelte e vuote, altre ancora con ospiti, per lo più elfi dai volti emaciati.
In quel momento un altro gruppo divelse 10 celle, da cui uscirono un gruppo nutrito di elfi e uomini che subito raccolsero qualcosa da usare come arma: assi, pezzi di metallo, sassi, spade abbandonate..
Alcuni corsero subito verso l alto mentre altri corsero verso l enorme nemico.
Provarono a colpirlo mortalmente ma il massimo che gli inflissero furono tagli agli arti, sebbene un elfo riuscì a colpirlo in volto accecandolo da un occhio.
La bestia però brandì la sua arma e uccise molti guerrieri con un sol colpo e poco mancò che colpisse Linwë.
Altri giunsero da sopra, e tutti andarono dall orco.
All ultimo, anche l ultima cella fu divelta, e ne uscì un elfo alto: Fanian.
Fanian!
Appena Linwë lo vide gli corse incontro stringendolo in un abbraccio.
Lei era venuta in quel posto per lui, ed eccolo! Vivo, abbastanza in forze!
Anche Thranduil giunse, e a sorpresa Fanian fu felice di vederlo.
"Linwë:l orco Bianco disse che secondo le spie tu e il principe avete avuto un figlio. È vero?" Chiese Fanian.
La sorella annuì :" il suo nome è Legolas. Nacque 20 anni fa."
Il fratello abbracciò nuovamente la sorella minore, poi si rivolse a Thranduil:" all inizio diffidavo di Te, Mi sono sbagliato. Hai accudito mia sorella, l hai trattata bene e resa felice. " E sorrise.
In quel momento l'orco si scagliò contro di loro seguito da altri 10 orchi, così il discorso fu interrotto.
Combatterono schiena a schiena, uccidendo gli orchi.
Ma continuavano ad arrivarne altri!
Il mostro si mise di fronte a Fanian cercando di colpirlo, ma lui scattante si abbassò e lanciò il grosso pezzo di metallo della cella contro la gamba destra del orco, il quale si accasciò a terra ululante dal dolore, e ben presto i tre elfi di scordarono di lui.
Linwë, Thranduil e Fanian si trovarono a combattere divisi poiché gli orchi premevano.
Thranduil combatteva contro un grosso orco senza un braccio, ma che riusciva ad attaccare senza problemi.
Era molto forte, e fece cadere in ginocchio il principe.
"Preparati a morire, principino!" Rise la bestia, alzando il braccio armato con l intendo di abbatterlo con violenza su Thranuil. Ma Linwë veloce lanciò il suo ultimo pugnale dritto contro il nostro, che cadde a terra tra schizzi di sangue.
Thranduil si trascinò in un angolo per alzarsi.. E finì ove era l'enorme orco.
L orco ne approfittò e si portò sul elfo, cercando di strangolarlo.
Thranduil resistette, e tirò calci violenti contro il mostro che alla fine si spostò, ma non prima di rubare la spada al principe.
Si gettò nuovamente contro l elfo, che cadde a terra dolorante poiché la bestia, con la violenza del colpo, gli ruppe un braccio.
Fanian vide, cercò di liberarsi degli orchi che lo circondavano ma erano troppi e non ci riuscì.
"Linwë!" Urlò, e ella si voltò.
Vide l amato steso a terra, sotto al mostruoso essere.
Senza pensarci corse verso Thranduil, si lasciò scivolare a terra con forza e velocità per spingerlo via dalla traiettoria della spada.
Ma non abbastanza velocemente.
Thranduil fu salvo, ma la spada andò nel petto di Linwë.

L Elfa rimase senza fiato, dapprima per la sorpresa poi per il dolore.
Il mostro rise compiaciuto, ma in quel momento Fanian si liberò e seguito da un gruppo di uomini appena giunto, corse verso l orco che vedendosi spacciato, corse a perdifiato.
Thranduil si alzò, andò da Linwë ed estrasse la sua stessa spada dal petto di lei, e la gettò a terra.
"Linwë.. Linwë!" Urlò disperato tra le lacrime.
Si sedette accanto a lei, stringendola in un abbraccio.
"No lasciarmi ti prego!" Disse singhiozzando.
"Thranduil.. "Mormorò lei, e un rivolo di sangue le scivolò al lato della bocca.
Pianse anche lei.
"Thranduil.. Abbi cura di te. Abbi cura di nostro figlio Legolas."
-"no.. No! Non ci sarà bisogno.. Lo curerai te! Non te ne andrai!" Urlò piangendo il principe. Piangeva forte, si chinò sul volto dell Elfa e la baciò.
"Thranduil.." Sorrise lei.
"Di a mio fratello che lo amavo."
-"no..no! Linwë non lasciarmi!"
Linwë pianse, e con voce tremante e spezzata continuò:
"Non ti abbandonerò veramente, Thranduil figlio di Oropher, prossimo re del Bosco.
Sarò sempre con te, e con Legolas.. - disse portando la mano al petto di Thranduil, sul cuore- sarò...s ..sempre qui.."
La mano cadde a terra, Linwë chiuse gli occhi.
Legolas non avrebbe più potuto scherzare con la madre, Fanian non avrebbe potuto più vederla, Thranduil non avrebbe potuto più amarla.
Linwë lasciò la terra di Mezzo, lasciò il mondo dei viventi per andare nelle aule di Mandos.
Thranduil rimase accasciato a terra al fianco del corpo privo di vita dell'amata, piangendo senza sosta, urlando violento giurando che l avrebbe fatta pagare a Sauron, a Morgoth, e giurò che la bestia che l'aveva uccisa sarebbe stato distrutta nel modo che lui temeva.
Poi si sdraiò accanto a Linwë, la abbracciò un ultima volta.

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