~3~

783 43 3
                                    

La giovane Linwë era preoccupata: il fratello Fanian era partito da ormai molto tempo, e una delle vedette di Gondolin aveva avvistato due Viverne- così furono denominati i draghi senza zampe- avviarsi tra le montagne.
Gondolin era in fermento, elfi che correvano avanti e indietro con spade appena forgiate ed altre da smussare, scudi argentati, archi finemente intagliati con frecce di legno con piumaggio bianco; tutti erano agitati e indaffarati. Tranne Linwë.
Lei voleva cavalcare e sfidare le nuove Bestie del Nemico, far vedere di cosa era capace! Ma il suo povero Orämir era nascosto, e lei era sorvegliata.
Fu così che una notte Linwë fece una cosa che nessuno avrebbe mai pensato: creò un sonnifero potente con erbe e lo fece inspirare alla guardia, fatto ciò corse nella sua stanza ove tagliò i capelli fino alle spalle, li legò e poi corse silenziosa come una lince e invisibile nel buio come un gatto nero verso l'armeria. Lì perse parecchio tempo per trovare gli indumenti da battaglia adatti a lei, poi prese una spada  ,due pugnali,un piccolo scudo d'argento e un arco con frecce.
Portò tutto alla sua stanza, e nascose tutto. Poi nelle ultime ore di buio trovò il suo stallone. Quando il giorno seguente una truppa fu mandata avanti, lei riuscì a seguirli fin fuori Gondolin. Quando il Re si accorse della guardia ancora addormentata e della scomparsa di Linwë, Quest'ultima era oramai troppo lontana.
Ora, Linwë non seguì il gruppo: sapeva bene che l'avrebbero lasciata al primo regno lungo il loro cammino per mandarla indietro alle ire del Re, così decise di seguire il lungo e sinuoso fiume che costeggiava ampie foreste.
Quella sera stessa, il suo allenamento segreto si rivelò molto utile: infatti Morgoth aveva mandato alcuni orchi, e caso vuole che si imbattessero in Linwë.
Questi, vedendo una minuta elfa credettero di poterla sopraffare.. Ma si sbagliavano di grosso: 4 caddero sotto i colpi della spada di Linwë, mentre il quinto sotto i possenti zoccoli di Orämir.
Ma le grida delle creature mostruose del Nemico avevano agitato gli animi dei Mortali lì intorno, che accorsero sulla scena.
Linwë, vedendo un gruppo numeroso avvicinarsi a lei armato, si preoccupò e corse via. Gli uomini che la videro la chiamarono "Dama Bianca" o "Luna Sfuggente", poiché appena li vide scappò.
L'elfa spronò Orämir a lungo, ma alla fine dovette fermarsi. Si addentrò nella foresta, pensando che lì sarebbe stata al sicuro.
Vagò a lungo per la foresta in cerca di un buon nascondiglio,ma non lo trovò. Alla fine si coricò sotto un possente albero.
Orämir le rimase accanto vegliando su di lei, poi iniziò a nitrire e scalciare, poiché aveva udito rumori. Linwë si svegliò e subito sguainò la spada, ma difronte si ritrovò un Elfo della foresta.
Era una guardia dai capelli rossi, occhi scuri come la notte senza stelle. Completamente vestito di verde, solo l'arco era marrone, e così gli stivali.
L'elfo fece non una domanda, e a un suo comando altri elfi sbucarono dal fitto buio della selva e portarono Linwë e Orämir dal loro Signore.
Linwë rimase incantata da ciò che vide: sapeva che alcuni elfi avevano scavato gallerie nella roccia con L aiuto dei Nani, ma non ne aveva mia vista una così tanto decorata con legno.
Lei fu condotta nella sontuosa sala del trono, mente il suo destriero alle stalle.
"Oh, a quanto pare qualcuno si è perso entro i miei confini." Esordì il re.
"Or Dunque, come mai Linwë La Dama Bianca è nel mio regno?" Proseguì.
Linwë chinò il capo, poi rispose. "O re, il mio signore non lascia una povera ragazza servire il suo popolo. Desidero aiutare tutti, ma per farlo son dovuta fuggire. "
Il re sorrise.
"Lo so bene, Linwë. Proprio oggi al sorgere del sole un messaggero è giunto ad avvisare della tua scomparsa. A quanto pare il re tiene molto a te.."
-"quindi ha l'intenzione di comunicare che io son qui?" Si infervorì Linwë.
L'altro rise. "Oh, non se questo è così tanto contro ciò che desideri, giovane Linwë. Ma ti avverto: quando si entra qui non si esce. Se vorrai aiutare, allora avrai l'addestramento, quindi resterai qui. "
Linwë si chinò nuovamente, poi il Re ordino di assegnarle una stanza e darle da mangiare.
Già dal giorno seguente iniziò il nuovo addestramento della giovane: la allenarono a muoversi furtiva al buio, a scoccare frecce, a combattere con spada e anche a mani nude in casi estremi. Fu li che Linwë lo vide per la prima volta.
Un giovane elfo dai capelli biondi, occhi glaciali. Si muoveva sinuoso tra gli altri elfi, muovendo la spada ad alta velocità.
Era il figlio di Re Oropher,
Thranduil.

she loved you. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora