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Linwë guardò  a lungo l'oscuro panorama della fortezza di Morgoth. Non avrebbe mai potuto immaginare che qualcuno- specie un Valar- potesse creare cose tanto oscure, e dar vita a creature malvagie e beffarde come gli orchi. Aveva sentito parlare di Fëanor e di suo padre, uno dei più grandi re elfici. Era stato crudelmente ucciso per mano di Melkor, per poter prendere ciò che rimaneva agli Immortali della luce dei due Alberi Sacri.
Guardò ancora per molto l'enorme drago che volava sulle torri più alte di Angband, poi si voltò e tornò dal suo amato destriero.
Ma non tornò a Gondolin: si avvicinò alle alte guglie nere e osservò con attenzione ciò che accadeva attorno: vide dei lontani ed enormi orchi bianchi trascinare qualcos' altro di ancor più grosso; ma Linwë non si soffermò più a lungo in quell'ostile luogo e galoppò verso Gondolin.
Lì decise di parlare con Fanian, suo fratello maggiore. Non amava parlare con lui perché in passato ebbero litigi, ma pensò fosse giusto comunicare ciò che aveva visto. A sorpresa, il fratello non si spaventò per quelle enormi creature descritte dalla sorella Linwë, ma si preoccupò per la sorella stessa.
"Come hai potuto andare lì, sorella, in quell'orrido posto velenoso? È pericoloso indugiare anche solo con lo sguardo su Angband" disse infatti Fanian.
"Fanian, non è accaduto nulla a me né al mio destriero. Preoccupati adesso per la tua gente, che ignara É di queste bestie e continuerà ad esserlo finché Morgoth non le manderà qui!" Ribatté decisa Linwë.
Ma il fratello sorrise:" no, non verranno qui. Gondolin è nascosta bene, niente varcherà il cancello. "
Detto ciò si avviò ad una piccola fontana che al centro recava una piccola scultura raffigurante uno degli Alberi Sacri.
"Fanian, ascoltami. Arriveranno qui strisciando, camminando, nuotando o volando. Morgoth purtroppo è furbo, e niente lo inganna. Queste montagne non proteggeranno noi per sempre. Così come tutto inizia, tutto finisce. "
Fanian si voltò, scuro in volto.
"Come puoi dire strisciando e tutte le altre cose? Cosa han dunque visto i tuoi occhi da dire con sicurezza che queste montagne non terranno al sicuro?"
Linwë guardò con sicurezza il fratello, poi lo condusse sul monte ove lei aveva ammirato l'oscuro paesaggio.
E lì il fratello vide il drago, ma anche gli enormi orchi bianchi a cui Linwë aveva visto trascinare qualcosa. Quel qualcosa si rivelò una bestia simile ad un drago in quanto alata, ma strisciava poiché non aveva zampe.
Allora i fratelli tornarono a casa, e dissero tutto al Re.
Fanian fu mandato a comunicare il tutto agli altri Grandi Re elfici ed ai primi umani che si stanziavano non lontano, ma Linwë invece fu costretta a non uscire da Gondolin per alcun motivo, e il suo cavallo fu nascosto in una stalla segreta.

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