Magari un giorno

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Harry è così stanco, ha avuto delle giornate terribili e sente di non avere la forza di lottare anche contro Louis. Non adesso che ha così tanto bisogno di lui.

"Non puoi approfittare sempre quando sono vulnerabile e - "

"Harry. Io ti amo" mormora Louis, annullando definitivamente la distanza che li separa per abbracciarlo. E non gli importa se gli faceva paura fino ad un secondo fa, perché è il suo Harry che ha qui davanti e non devono esistere barriere tra di loro. "Mi dispiace da morire per tua nonna, per te che sei stato male ed io che non ero qui. Non sto approfittando di te, voglio solo starti vicino."

E alla fine Harry cede.

In fondo sa che è sbagliato, sa che Louis è arrivato troppo tardi, ma è così disperatamente innamorato di lui che in questo momento l'unica cosa che conta davvero per lui, è stare qui tra le sue braccia.


***


"Sono così stanco."

È la prima cosa che dice Niall quando sale sul van insieme ai suoi amici, dopo che sono usciti dall'aeroporto in cui sono atterrati pochi minuti fa.

"Niall, abbiamo a malapena fatto un'ora di volo" risponde Liam.

"Appunto. Non ho avuto il tempo di addormentarmi, c'era l'hostess che continuava a passare e ad offrirmi da mangiare. Il che va bene il 99% delle volte, ma avevo davvero bisogno di dormire."

"Dormirai tra poco, Nì" risponde Zayn, dandogli una pacca sulla spalla. "Le suite a Londra sono sempre le tue preferite."

Niall arriccia il naso, infastidito. "Che schifo le suite a Londra. Ho dei pessimi ricordi."

"Mi scusi" parla Harry, rivolgendosi all'autista. "Io dovrei andare da un'altra parte. Non ci sono problemi, vero? Le do l'indirizzo."

L'uomo acconsente alla sua richiesta ed Harry gli riferisce dove abita. Intanto, Louis che è seduto accanto a lui, si gira subito a guardarlo con curiosità. "Haz?"

"Ho casa qui" gli ricorda Harry, abbassando la testa e fissandosi le mani con aria nervosa. In questo momento quasi vorrebbe che fossero da soli, ma lo consola il pensiero che comunque non sono degli estranei, ma sono gli stessi quattro ragazzi che per anni ha considerato la sua famiglia e che sanno di nuovo tutto di lui. "E... Daniel. Ho anche lui."

Louis annuisce lentamente. "Credi che... sia rimasto a casa tua?"

"I piani erano questi. Sarebbe rimasto da me per l'intero tour, per prendersi cura delle piante e per tenermi d'occhio la casa. Non credo che sia andato via soltanto perché ci siamo presi una pausa, d'altra parte ci siamo lasciati bene e... insomma, lo conosco. Siamo stati davvero tanto, prima di essere una coppia. Non andrebbe mai via così senza dirmi nulla."

"Hai intenzione di parlare con lui?" gli chiede Zayn, preoccupato.

Harry stavolta guarda Louis per un secondo, ripensando alla loro conversazione sul tetto. "Mi ha dato del tempo per capire i miei veri sentimenti e... io l'ho fatto. L'ho capito, quindi sì. Parlerò con lui."

"Harry" sussurra Louis, facendo scivolare una mano nella sua e intrecciando le loro dita per dargli forza. "Non devi farlo subito, è chiaro che ci tieni tanto e forse potresti aver bisogno di - "

"Louis, Daniel è una persona importantissima per me e lo sarà per sempre. Sembra difficile perché è difficile, ma sono piuttosto certo di quello che provo e non ha senso prolungare la sua angoscia per altre settimane."

Louis sospira, appoggiando la testa sulla sua spalla e continuando a stringergli la mano. Vorrebbe dirgli che gli mancherà stanotte, dopo settimane che hanno trascorso sempre nello stesso posto e consapevoli di dover fare soltanto pochi passi per vedersi nella notte, vorrebbe dirgli che l'idea di lui nella stessa casa con una persona di cui chiaramente, a modo suo, è innamorato, lo fa sentire geloso come forse - sicuramente - non ha il diritto, ma non è più abituato ad essere così tanto sdolcinato e di certo non ha intenzione di farlo davanti ai loro amici. E di certo non ha intenzione di farlo così, quando la situazione tra di loro è ancora così tanto indefinita.

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