Magari un giorno

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Novembre 2012

"Ciao amore - "

"Vaffanculo"

Harry dà le spalle a Louis quando, aprendo la porta di casa, si ritrova proprio lui davanti. Gemma che sta seduta sul divano si sporge un po' per guardarli, ha tutta l'aria di voler intervenire ma al momento suo fratello è così arrabbiato che ha quasi paura di una sua reazione.

"Harry, ti prego, fammi parlare" lo supplica Louis, chiudendosi la porta alle spalle.

"Cosa vuoi dirmi? Cosa? Mia nonna è quasi morta oggi, Louis. Una delle persone più importanti della mia vita se n'è quasi andata per sempre e il mio fidanzato non era lì per me, perché non poteva lasciare la sua finta fidanzata nel mezzo di una paparazzata!" urla Harry, fuori di sé. In quasi tre anni che si conoscono, Louis non lo ha mai visto in questo stato. Non lo ha mai sentito gridare fino a questo punto. "Tu hai la minima idea di quanto stessi male? Di quanto avessi bisogno di te in quel momento? Stavo piangendo così tanto, Louis, così tanto, che chi mi ha visto in ospedale ha fatto girare la voce e in questo momento internet sta esplodendo di articoli sulla nonna morta di Harry Styles."

In questo momento, l'unico che si sente morire è Louis. "Piccolo, mi dispiace. Appena ho finito, mi sono messo subito in macchina per venire qui da te ma il viaggio è stato lungo e c'era traffico e - "

"Saresti dovuto essere qui già ieri, Louis, quando mia nonna ha cominciato a stare male. Non oggi che è andata in arresto cardiaco. Avevo bisogno di te già da ieri e tu non c'eri."

Intanto Gemma cerca di allontanarsi piano per lasciarli da soli, ma Louis la becca e le fa un cenno silenzioso per salutarla. È incredibile il modo in cui, entrambi, in questo momento siano terrorizzati dalla presenza di Harry.

"Harry, hai ragione, dio hai tutte le ragioni del mondo per avercela con me" gli dice Louis, facendo qualche passo per provare ad avvicinarsi. "Non ricapiterà mai più, te lo giuro, so che sono stato un pessimo fidanzato quest'anno - "

"Pessimo? Louis, ci sei più per lei che per me."

"Oh Dio Harry, ancora con questa storia? Non puoi davvero essere geloso di lei, ci passo gran parte del mio tempo ed è una fortuna che andiamo più o meno d'accordo."

"Il tuo tempo lo dovresti passare con me!" sbotta Harry, furioso. "Sei il mio cazzo di fidanzato, Louis, sei la mia cazzo di famiglia, è con me che dovresti stare! Questa storia va avanti da più di un anno, ogni volta che ho un problema, che sto male, che ho bisogno della tua presenza, tu non ci sei e questo perché? Perché a vent'anni non riesci a capire quali dovrebbero essere le tue priorità."

Louis si raffredda un po' a questa accusa. "Lo dici come se avessi quarant'anni, Harry. Scusa tanto se sto ancora crescendo, scusa tanto se siamo ancora due ragazzini che giocano a fare gli adulti e scusa tanto se ogni tanto a questo gioco perdo punti!"

A questo punto Harry lo guarda e Louis sa già ora che non dimenticherà mai questo gelo che gli sta leggendo nello sguardo. "Hai ragione, Louis, siamo due ragazzini. Io soprattutto, no? Ho diciotto anni, il che significa che ai tuoi occhi sono praticamente un bambino, ma... ti svelo un segreto, Louis Tomlinson. I sentimenti sono una cosa seria, se per te è un gioco tutto questo va bene, buono a sapersi, scemo io che mi sono fidato di te per tutto questo tempo senza capire che ti stessi soltanto divertendo."

"Non è questo che volevo dire e lo sai."

"Be' è quello che hai detto."

"Harry, possiamo smetterla di litigare, per favore?" lo supplica Louis. "Hai avuto delle giornate pesanti e ho capito che non ci sono stato per te, me ne rendo conto e ti sto chiedendo scusa, ma... Harry. Ho guidato per quattro ore, è quasi notte, io sono stanco e tu stai ancora male, possiamo mettere da parte tutto e andare a letto? Così posso abbracciarti e tu puoi piangere se vuoi e - e io posso esserci, Haz. Lasciami esserci per te, ti prego."

The Way It EndsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora