Aereoplanini di carta

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20 maggio 2011

Harry non riesce a smettere di ridere, mentre le mani di Louis continuano a solleticargli i fianchi sotto la maglietta. Lo tiene anche premuto contro il muro, togliendogli ogni possibilità di provare a scappare, e lui sente di non poter più respirare. "Lou, Lou ti prego" lo supplica, con gli occhi lucidi e mentre l'ennesima risata riaffiora sulle sue labbra.

"Sei troppo bello quando ridi" gli dice Louis, avvicinando la bocca al suo collo per baciarlo dolcemente.

"E riderò lo stesso, te lo giuro ma - ma tu smettila, ti prego" continua Harry, provando a bloccargli i polsi. "Lou, non respiro, te lo giuro. Per favore."

Louis decide finalmente di lasciarlo andare, ma solo per poterlo abbracciare e premere il corpo contro il suo. "Profumi di buono, è tutto il giorno che profumi di buono" gli dice, affondando le dita nei suoi fianchi nudi. "Non sai quanto avrei voluto baciarti mentre eravamo fuori."

In effetti sono tornati a casa solo due minuti fa, ma poi hanno cominciato a rincorrersi e a farsi i loro soliti scherzi che non ci hanno pensato a togliersi i vestiti di dosso, come avrebbero voluto fare mentre erano in giro. Stanno prendendo assolutamente tutto il meglio della loro storia clandestina: dopotutto sono giovani, felici, sono innamorati, vivono come delle superstar in giro per il mondo e potrebbero avere qualsiasi cosa con uno schiocco delle dita. Non vivranno mai un momento così bello e hanno intenzione di goderselo fino in fondo così come stanno facendo.

E poi vivono insieme da soli e per loro che sono ancora così piccoli è semplicemente meraviglioso. Stanno imparando a cucinare insieme, passano le serate a giocare alla playstation fino a che la stanchezza non prende il sopravvento e si stendono sul divano per fare l'amore. Sono due bambini che giocano a fare i grandi e non potrebbero essere più felici di così.

Per il momento, nascondersi non è così male. Anche se sono passati praticamente sei mesi dall'inizio della loro relazione, sono ancora felici di imboscarsi dappertutto, di rubarsi baci in incognito e di desiderarsi in pubblico con la consapevolezza di dover attendere. Forse è proprio pre questo ultimo motivo, che adorano uscire insieme e lanciarsi sguardi languidi, fino a che uno dei due non cede e supplica l'altro di tornare a casa.

E oggi hanno vissuto uno di quei momenti, per questo sono già a casa in pieno pomeriggio. E la verità è che ancora non si sono abituati all'idea di avere un posto tutto loro dove poter fare l'amore, senza essere interrotti da genitori o da adulti in generale.

Louis intanto si lascia cadere su una sedia vicino al tavolo, ed Harry si accomoda sulle sue gambe circondandogli il collo con le braccia. "Lou, che facciamo stasera?"

"Non lo so, amore. Guardiamo un film?" gli chiede. "Non so se voglio vedere i ragazzi, già siamo costretti a stare con loro l'90% del nostro tempo."

"Ok, perfetto. Perché volevo cucinare per te."

Louis si illumina, guardandolo con dolcezza. "Oh, vuoi bruciare la nostra cucina."

"Smettila, ieri sono stato tutto il pomeriggio con mamma per imparare a fare questa ricetta che ti piace tanto quando mangiamo da lei" gli risponde Harry, offeso. "Non apprezzi mai niente."

"Lo sai che scherzo, Haz" risponde Louis, sfiorandogli la guancia con le labbra. "Sei il casalingo superstar migliore che sia mai esistito e io sono un uomo estremamente fortunato."

Harry si scioglie alle sue parole e si avvicina per poterlo baciare, ma il suono improvviso del campanello li interrompe. E lo ignorerebbero, se non fosse piuttosto insistente.

The Way It EndsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora