taehyung sorrise timidamente, guardandosi un po' intorno e beandosi della sensazione di pace in cui si trovava, una reazione immediata del suo io al sedere in quell'ambiente così sicuro e accogliente.

amava già casa di jeongguk, era un luogo molto caldo, sapeva di casa, taehyung non sapeva spiegarlo, ma le piante sparse in giro, la libreria, i quadri e le foto che si ammiravano sulle pareti, i mobili un po' shabby chic e ancora le luci, le abat-jour, il tappeto persiano, la coperta a motivo azteco, tutto, tutto era il massimo e avrebbe voluto trascorrere fra quelle quattro mura il resto della sua vita.

qualche attimo dopo le buste della spesa erano riposte sul tavolo della cucina; jeongguk si era preoccupato di sistemare solo gli articoli che andavano necessariamente messi in frigo o in freezer ed era immediatamente tornato in salotto, dove taehyung stava scrutando il pacco curioso.

-me l'ha mandato la mia mamma dall'italia. loro abitano lì e spesso mi inviano diverse cose che sanno che mi piacciono. vuoi aprirlo insieme a me?-

taehyung annuì ripetutamente, facendo ridacchiare jeongguk, che spostò il pacco sul tappeto davanti al divano e ci si sedette davanti, osservando il corvino seduto sul divano dal basso.

le lacrime avevano lasciato un segno sulle sue guance quasi impercettibile, le labbra erano rosse e un po' gonfie, gli occhi ancora lucidi e oh, jeongguk poteva affermare che taehyung fosse la persona più bella del mondo.

si concentrò poi sulla felpa che indossava, ovvero quella che lui gli aveva regalato, accompagnata da un paio di pantaloncini di raso color crema con il bordino in merletto e jeongguk pensò che quel capo d'abbigliamento si addicesse così dannatamente bene al corvino, e che, diamine, le sue gambe sembravano così lisce e morbide, ma riuscì a schiaffeggiarsi mentalmente per quei pensieri poco casti che stava maleducatamente avendo in una tale situazione.

scorse poi un solo orecchino di perla che ornava l'orecchio sinistro del giovane, dunque arrivò alla conclusione che il poverino aveva infilato un paio di scarpe ed era corso lì, a casa sua, e moriva dalla voglia di sapere cosa fosse successo, ma in fondo ciò che gli importava sul serio era il semplice fatto che ora fosse lì.

ad ogni modo aprì la scatola sotto lo sguardo di un taehyung estremamente incuriosito e sorrise al contenuto.

-oh, questi sono i miei biscotti preferiti. non tanto per il sapore ma per il nome- rise jeongguk, mostrando un enorme pacco di abbracci.
-si chiamano abbracci, vedi? perché la metà scura abbraccia quella chiara. è bello, no?-

taehyung sorrise e annuì. in corea non c'erano quel tipo di biscotti e avrebbe voluto davvero assaggiarne uno, ma non voleva sembrare poco educato.

-ooh e questa è la marmellata alle albicocche della nonna! e ce n'è anche una alle ciliegie!-

cavolo, jeongguk sembrava così contento nel mostrargli tutti quei dolci, biscotti e merendine italiane che sua mamma gli spediva e taehyung si sentiva in un certo senso geloso dell'amore e dell'apprensione che lei provava per suo figlio, ma allo stesso tempo trovava anche dannatamente carino il moro e la sua espressione eccitata e contenta nello spacchettare ogni cosa.

-e quelli...sono tempere?- domandò poi taehyung, indicando con lo sguardo una scatola di colori apparentemente in carta riciclata che a quanto pare jeongguk non aveva ancora adocchiato.

-oh! sì, la mamma mi ha spedito anche i colori ad olio!- esclamò felice, prendendo la scatola tra le mani ed esaminandola.

taehyung aveva un vago ricordo della notte precedente in cui jeongguk gli confessava che i quadri appesi fossero per la maggioranza suoi, gli aveva spiegato che gli piacesse dipingere ritratti, scattare foto, suonare la chitarra, disegnare, e taehyung aveva scoperto che jeongguk fosse più grande di lui di un paio d'anni, che avesse studiato graphic design e poi che avrebbe tanto voluto un cane o un gatto o entrambi e forse se si ricordava tutte queste cose era perché in fondo il bel moro era davvero, davvero così bello e taehyung avrebbe anche potuto essersi preso una minuscola cotta.

il ragazzo con l'orecchino di perla ; kvWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu