𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚

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Era mattina. Damian stava ancora dormendo. Suona la sveglia, le 7 in punto, l'odore del primo caffè della giornata. Il ragazzino si spaventa per l'inaspettato suono della sveglia. Era abituato a svegliarsi ogni giorno a mezzogiorno durante le vacanze estive, ma erano finite, proprio quel giorno. La mamma bussa. Stava portando la colazione al suo amato piccolo figlio, che ormai, non era più proprio piccolo. Damian con un piccolo bacio aveva sollevato la giornata alla madre, che come al solito, per colpa del lavoro, era stanca come se avesse quasi sollevato 5 elefanti con un dito solo. Presi i vestiti dal grande guardaroba, che per poco i suoi genitori non potevano permettersi, Damian si avviava per andare a scuola. L'anno precedente, aveva finito le scuole medie, ed ora era pronto per un nuovo anno, questa volta al liceo Classico di Città del Messico. Non era proprio il più bravo della classe, di certo, infatti, prendeva sempre brutti voti, ma quest'anno, aveva promesso alla madre che sarebbe cambiato, che avrebbe reso fiera la famiglia, che tutti gli sforzi per lui non sarebbero stati vani e che soprattutto lui sarebbe stato felice. Durante il cammino, i vari gatti che vivevano nel suo stesso vicolo, lo seguivano. Era molto affezionato a quei gatti, come se qualcosa li unisse al concetto di una famiglia. Lui, ovviamente, era consapevole che quei gatti, se troppo coccolati, amati e curati, si sarebbero sentiti adorati dal ragazzo. Nonostante la sua consapevolezza, continuava ad accarezzarli e ad amarli. Il problema però, è sua madre. Pensate che, un giorno di Primavera, portando un nuovo gatto randagio dentro casa, la mamma di Damian, aveva dato a quest'ultimo una punizione esemplare, mai sentita prima, che se ve la spiegassi, non si finirebbe più di parlare! Insomma, mamà Monica, odiava i gatti. Oltre ad essere allergica, da piccola ricevette un forte graffio sulla schiena da Billy, il gatto della zia Hilda, e da quel momento il suo odio verso i gatti si incrementò ogni giorno che passava. Vorrebbe tanto cambiare casa, ma il trasloco sarebbe troppo costoso, e di certo, non era il momento di fare grosse spese. A Damian mancavano pochi metri per arrivare alla sua nuova scuola. I gatti, ormai, avevano fatto ritorno a casa. Una ragazza chinatasi ad un cespuglio, bisbigliava: "ma dov'è.. dov'è!
Damian si avvicinava per capire di cosa aveva bisogno quella ragazza.

Ragazza: ciao scusa, non è che potresti aiutarmi a cercare il mio orologio dorato?
Damian: ehm ehm, si.. però abbiamo poco tempo, la campanella scolastica sta per suonare..

La ragazza lo abbracciò senza pensarci 2 volte, era il primo che si avvicinava a lei e che l'aiutava, dopo svariati tentativi. Damian era fiero di ciò che aveva fatto, aiutare qualcuno non rientra spesso nei suoi canoni, ma lo rende felice con se stesso farlo.

Ragazza: ah sì, dimenticavo, piacere Carmen!

Damian: ciao Carmen, io sono Damian!

Carmen: :) ecco l'orologio!

*suona la campanella*

Damian: oh no, dobbiamo correre a scuola!

*mentre si affrettano ad entrare*

Carmen: a proposito, in che classe sei?

Damian: Mia madre mi ha detto 1C.

Carmen: fantastico! anche io!

Damian: benissimo, ora entriamo, dopo continuiamo a parlare.

*entrano in classe*

Erano rimasti solo i banchi in prima fila, e ovviamente, Carmen e Damian si sedettero lì. La lezione iniziava con il professore di Matematica, il professore Suarez. In poche parole non fecero praticamente nulla in quella insignificante ora, serviva solo a spiegare le regole della scuola, tutto qui. La maggior parte di alunni in quella classe era di genere femminile. Ma Damian non riusciva a capire se questa era una nota positiva o negativa. Forse entrambe, per certi versi. Erano per un totale di 17 alunni, di cui 10 ragazze. Il ragazzo biondo, in fondo alla classe, era il classico bulletto, e si chiamava Oliver Smith. Il suo migliore amico, di certo migliore dell'altro, si chiamava Alvaro Torres. Le due gemelle al primo banco, lato muro, invece, si chiamavano Ruby e Lucy, ed erano le simpatiche secchione, con un cuore d'oro, però. Poi, tra gli elementi di spicco, c'era di certo Clarisse, la ragazza più popolare, ma antipatica della scuola, e questo suo carattere porterà sicuramente tanti problemi alla sua personalità. C'era anche un ragazzo, in seconda fila, chiamato Abram, ma era molto silenzioso. Finita la scuola, Carmen e Damian facevano un tratto di strada assieme.

Carmen: ne passeremo tante assieme, eh?

Damian: si.. ma saranno solo 3 anni, passeranno in fretta.

Carmen: già.. raccontami un po' di te dai!

Damian: uff, odio queste cose! ma ok, lo faccio lo stesso ahahah.

Carmen: ;)

Damian: bene, mi chiamo Damian, ho 15 anni, e abito a Città del Messico, ho una famiglia che mi vuole molto bene, una sorella rompiscatole di 7 anni e una nuova amica!

Carmen: aww, bene tocca a me, mi chiamo Carmen e..

Damian: ATTENTA!!!

*la macchina prova a fermarsi in tempo*

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 22, 2022 ⏰

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