[Hinata x Reader] 'I Think I Wanna Marry You'

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Quando, però, avevo comunicato a Shoyo la mia assenza, lo avevo visto incupirsi. Sebbene fosse adulto, dentro restava quel ragazzino di cui mi ero lentamente innamorata. E allora, volendolo vedere con il sorriso, ho deciso di mettermi sotto con il lavoro, fare straordinari e di chiedere al capo un'uscita dopo messa giornata. Fortuna vuole che me l'abbia concesso e allora, dopo aver fatto un salto nel nostro modesto appartamento per cambiarmi, sono partita di corsa per raggiungere il grande edificio che si staglia davanti a me ora.

Estraggo il pass che la stessa nazionale mi aveva dato per poter accedere a tutte le partite come membro stesso della squadra e salgo su per le scale. Raggiungo la tribuna, però non mi avvicino troppo. Desidero fare una sorpresa a mio moroso. La mia presenza non passa, invece, inosservata a due ragazzi che ho incontrato davvero tante volte in quel medesimo luogo.

-(T/c)-san- mi richiama la pacata voce di un moro alle mie spalle

-Akaashi-senpai! Ci sei anche te, Miya-san!-

-Smettila di chiamarmi così. Chiamami solo Osamu-

-È più forte di me- rido, portando un braccio dietro il capo

-Come mai qui? Bokuto-san aveva detto che non saresti venuta-

-È vero. Tuo moroso sembrava abbattuto, ma sta giocando bene-

-Eh sì, in teoria non sarei potuta venire perché siamo davvero pieni al momento, però ho fatto un po' di straordinari e chiesto al capo e mi ha concesso mezza giornata solo di lavoro. Ho fatto il più in fretta possibile-

-E perché ti stai nascondendo?- domanda confuso il gemello, alzando un sopracciglio

-Voglio fargli una sorpresa- sorrido di nuovo

-Siete proprio uguali- sorride lievemente il mio senpai, scuotendo lievemente il capo

-Tante volte mi chiedo se Kageyama abbia fatto qualcosa di buono o meno quella volta-

-Osamu! Ovviamente bene! Che discorsi sono?!-

-Scusa scusa- ride -Comunque la partita è praticamente finita-

-Oh, meno male! Aspetto che vadano in spogliatoio e scendo. Voi zitti, mi raccomando-

-Certo-

-Hai visto che c'è anche Kenma?-

-Eh? Kenma-senpai è qua?-

-Sì, è venuto via con Kuroo, sono assieme ai telecronisti-

-Buona a sapersi-

Qualche secondo dopo, l'arbitro fischiò la fine del terzo set, vinto dai giapponesi contro la Cina e la squadra di casa urla ed esulta accompagnata dalla grande tifoseria in maglie e striscioni rossi.

È solo dopo due minuti di gioia che si rintanano dentro agli spogliatoi ed è proprio allora che io scendo, confondendomi con la massa. Gli altri due sono già scesi, per evitare il caos, e aspettano rispettivamente Akaashi suo moroso e Osamu suo gemello.

Durante il mio unico anno trascorso con entrambi, mi era subito stato chiaro che tra i due ci fosse un certo feeling ma questo era scoppiato solamente quando l'attuale giocatore della nazionale si era diplomato. Solo per puro caso lo scoprii. Tokyo sarà grande, ma a quanto pare non così grande da non incontrare i tuoi senpai in un parco molto carino e romantico che si scambiano i pokie e che, in maniera incerta, si stringevano le dita delle mani. Erano proprio carini e lo sono tuttora.

-Oi, Miya, le tue alzate sono state super oggi!- esclama Bokuto

-Lo sono sempre le mie- dice il biondo, vantandosi delle sue doti

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