🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'

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È la volta buona che varco l'uscita di quel sudicio posto e, attraverso vicoletti che ben conosco, torno nella zona del quartiere dove vivo.

Ho bisogno di prendere del cibo. L'ho quasi finito.

Faccio una piccola deviazione verso il market aperto e, con i soldi ottenuti, riempio un paio di cestini.

In linea di massima prendo ciò che mi serve per un pasto al giorno, se non ho molti soldi con me. Ma oggi decido di spendere un minimo in più e di concedermi due pasti per le prossime settimane.

A mano a mano che cammino tra le corsie, inizio a sentirmi quasi osservata. Mi guardo attorno, ma non noto nessuno.

Bah, sarà il mio sesto senso sempre in allerta. Sta iniziando ad andare a puttane anche lui a quanto pare.

Mi avvio verso la cassa, dove la solita ragazza disinteressata fa scorrere i miei articoli e mi fa pagare la spesa. Non mi spreco nemmeno di salutarla e di augurarle una buona giornata perché, in questo posto, non c'è niente di buono.

Prima di uscire, però, noto una figura incappucciata fuori dal negozio. Non riesco a vederla di volto, ma so per certo che mi sta osservando con la coda dell'occhio. Fuori è nuvoloso e non posso nemmeno affidarmi a un minimo di riflesso o altro.

Resosi conto che l'ho beccato, si gira e se ne va mentre io prendo la direzione opposta alla sua verso il mio appartamento.

Sarà l'ennesimo drogato che è venuto a sapere che vendo? Oppure è un maniaco? Bah, finché non devo averci a che fare non mi preoccupo.

Mancano ancora un paio di ore all'orario di cena e, quindi, decido di sistemare e pulire un po' il buco dove mi ritrovo. Ripongo la spesa tra il frigo e le mensole e, per ultimo, vado a farmi un doccia in bagno.

L'acqua calda scarseggia come sempre ma non ho soldi da buttare per l'acqua calda. A fin fine ci si abitua a quella fredda, come a tutto.

Finito, esco e mi vesto con quella larga maglia che uso come pigiama da...troppi anni. Apparteneva a mio papà ed è l'unica cosa che ancora possiedo di lui. Di mia mamma ho qualche vestito più decente e un medaglione di famiglia molto importante che tengo nascosto dentro a una piccola tasca che ho cucito all'interno del materasso.

Accendo la piccola TV per sentire se ci sono novità e inizio a preparare una rapida cena a base di ramen.

Economia, borsa di Tokyo in aumento, incidenti a Kyoto e bla, bla, bla.

La TV dovrebbe interessarsi di più a questioni più vicine alla realtà di ogni giorno. Mi chiedo davvero come sia possibile che la Yakuza non sia mai stata bloccata in tutti i decenni che esiste.

Bah...

Finita la mia cena, lavo i piatti e mi stendo un po' in divano a leggere. Ogni tanto capita di trovare in giro per strada dei vecchi volumi o, tal volta, vengono riposti accanto ai cassonetti della carta.

Io è così che ho imparato a leggere e scrivere, in maniera del tutto autonoma e indipendente.

Ogni tanto le sere esco, ma questa non è quella sera e decido di dedicarmi alla lettura fino a che i miei occhi non si chiudono.

L'ultima cosa a cui penso è quella figura misteriosa con il cappuccio.

Non sono sicura appartenga al posto, altrimenti saprei chi è. Però non sono nemmeno sicura vi sia del tutto estraneo.

Per essere qui deve avere un buon motivo o deve avere un qualche legame con qualcuno. Nemmeno gli sprovveduti si addentrano in questo quartiere.

Perché ho la sensazione che lo rivedrò presto?

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