[Washio x Reader] 'You're Prettier when You Smile'

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-Non è importante sapere il suo nome. Era un coglione. Sono contenta che abbia cambiato scuola, il liceo era troppo per i suoi due piccoli neuroni-

-Quanto odio represso che sento- ridacchio

-Oh no, non è represso. È solo che il solo pensarlo mi fa incavolare-

-Ti ricordo che eri te quella più sotto in quella relazione-

-Zitta- mi mette a tacere

Rido per il suo comportamento, ma allo stesso tempo non riesco a non biasimarla. Credo che farei proprio la stessa cosa al suo posto. Conoscendomi poi...

Continuiamo a ridere, insultarci a vicenda e parlare di ogni cosa possibile fino a che non devo girare e lascio la più grande andare avanti per la stradina e girare, poi, due strade più avanti.

Giunta davanti al cancelletto, il mio gatto nero con gli occhi verdi mi viene incontro e, non appena apro la porta, mi accuccio per fargli delle carezze.

-Ma ciao, (N/g). Mi stavi aspettando?-

Mi rimetto retta e, in risposta, lui si striscia contro la mia gamba più e più volte.

Prendo in braccio la piccola palla di pelo e la porto dentro casa insieme a me.

-Sono a casa, mamma!- urlo sull'uscio

Non sento alcun tipo di risposta e, allora, tolte le scarpe, salgo in camera a posare giù lo zaino. Con sempre (N/g) in braccio, torno giù e mi stendo in divano.

-Te sai dove è andata la mamma?- gli chiedo

Lui inclina il capo e, finalmente libero dalle mie grinfie, scende e si reca in cucina.

-Eh? Mi ignori così per del cibo? Che gentile che sei- rido divertita

Lo seguo nella stanza e, quando si ferma davanti al congelatore e inizia a toccarlo con la zampa, mi ricordo che mamma doveva andare a fare scorta di surgelati.

-C'era l'offerta, me ne ero scordata del tutto. Perché però fare scorta...-

Tornai a sdraiarmi in divano per godermi quei dieci minuti di pausa che sempre mi concedevo prima di iniziare a studiare. Il tutto in compagnia del mio gatto.

-Mi sono portata avanti con lo studio. Secondo te, posso farmi un piccolo pisolino oppure no?- domando al mio gatto nero

Lui mi risponde con un forte miagolio e io lo interpreto come una risposta esortativa, che mi invita ad appisolarmi proprio lì.

Batto sul mio ventre e lo invito a mettersi lì con me. Amante delle coccole, non si fa ripetere la proposta una seconda volta. Inizio ad accarezzargli il morbido pelo e, tra una cosa e un'altra, crollo nel sonno insieme a lui.

Non mi ricordo che cosa ho sognato al mio risveglio, ma, quando succede, sento uno sbattere di piatti e posate provenire dalla cucina.

Faccio attenzione a non far svegliare la pallina nera e, barcollando e stropicciandomi gli occhi, vado verso la luce.

-Ciao, tesoro! Ti sei svegliata vedo-

-Quanto ho dormito?-

-Se ti sei addormentata appena sei arrivata, un'ora circa-

-Cosa?! Cazzo! Devo andare a provare!- esclamo, uscendo e recandomi in stanza come un uragano

-Il linguaggio, signorina!-

Inciampo sulle mie stesse ciabatte, lasciate in mezzo al corridoio (evidentemente) e, imprecando dentro di me, finisco la mia corsa verso la camera.

Socchiudo la porta e mi armo subito dello spartito che ho realizzato.

Haikyuu!characters x Reader Where stories live. Discover now