capitolo 12

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Il giorno seguente, Yeonjun arrivò a scuola con l’aria stanca di chi non aveva chiuso occhio. Nonostante il sole fosse alto, il suo umore restava basso.

«Heilà bro!» lo salutò Taehyun con il solito sorriso.
«Ciao...» rispose Yeonjun, la voce trascinata.

Anche Huening Kai, solitamente allegro, gli lanciò una delle sue famose occhiate gelide.
Ci credo, pensò Yeonjun. Gli ho quasi fatto del male al suo migliore amico...

Soobin arrivò poco dopo, allegro come sempre.
«Eccomi qua!»
«Sì, sì, ciao ciao...» tagliò corto Huening Kai, poi si girò verso Yeonjun con un tono serio:
«Comunque, che cazzo hai combinato?»

«Che succede?» chiese Soobin, confuso.
«Yeonjun ha quasi... stuprato Beomgyu.»
«That's not cool,» mormorò Taehyun scuotendo la testa.

Yeonjun si passò una mano tra i capelli, frustrato.
«Eravamo solo abbracciati... poi mio padre è entrato e ha detto che potevo anche—»
«Non era un ordine, però,» lo interruppe Soobin, secco.
«Già. Già è tanto che ti abbia perdonato una volta. E tu? Di nuovo la stessa merda?» sbottò Kai, la voce rotta dalla delusione.

Per cambiare argomento, o forse per alleggerire il peso che si era accumulato nell’aria, Taehyun fece una domanda inaspettata:
«Comunque... com’è andata tra voi due?» chiese, indicando Soobin e Huening Kai.

Soobin arrossì appena.
«Ehm... noi...»

Flashback: Luna Park & Montagne Russe

«Binnieee, andiamo lì?» disse Huening Kai, indicando le montagne russe con l’entusiasmo di un bambino.

Soobin deglutì. Le altezze non erano il suo forte, ma come poteva dirgli di no?
«Va bene, Ning...»

La fila sembrava infinita, ma Kai non smise un secondo di sorridere. Quando fu il loro turno, Soobin tremava già solo a sedersi.

«Hai paura?» chiese Kai, curioso.
«No...» mentì Soobin.
«Non mi prendere in giro,» ribatté Kai, poi gli stampò un bacio rapido sulle labbra.

Soobin rimase a bocca aperta.
«Dopo c’è la dichiarazione,» sussurrò Huening Kai, tornando serio per un attimo.

Il giro fu un incubo per Soobin e una gioia pura per Kai. Ma quando scesero, l’euforia era condivisa.

«È stato... bello,» disse Kai, col fiatone.
«Sì... più o meno,» rispose Soobin, ancora un po’ pallido.

Poi, mentre camminavano tra le luci del parco, Kai prese un respiro profondo:
«Stronzo, ora la dichiarazione: mi sei piaciuto dalla prima superiore. Ti trovavo dannatamente bello. E quando l’altro giorno ti sei messo davanti a me per chiedere di entrare nel corso di danza, ho pensato... finalmente una possibilità.»

Soobin si fermò, lo guardò negli occhi.
E lo baciò.

Un bacio lungo, lento, carico di tutte le cose non dette.

«Speravo ricambiassi,» sussurrò Kai.
«Anche io mi sono innamorato di te,» rispose Soobin.
«Ti amo, Soobin.»
«Anche io, Ning.»

Presente

«Ci siamo fidanzati,» disse Huening Kai, tornando al presente con un sorriso.

«Assa fa! Ci stava tartassando da un anno sto qua,» sbottò Yeonjun, fingendosi infastidito, ma dentro sentiva un pizzico di sollievo. Almeno qualcuno era felice.

«Uh, guardate chi è arrivato,» disse Taehyun, indicando l'ingresso.

Beomgyu era appena entrato nel cortile. Li vide, ma fece finta di niente. Proseguì dritto come se non esistessero.

«Vado da lui,» disse Kai, preoccupato.

«Va bene,» mormorò Yeonjun.
«Ciao, amore,» disse Soobin, dandogli un bacio veloce.
«La vita fa schifo,» commentò Taehyun, guardando altrove.

...

«Beomgyu!» chiamò Huening Kai. Nessuna risposta.

«Beomgyu...» ripeté, un po’ più vicino. Ancora nulla.

«BEOMGYU!» urlò infine.

L’altro si voltò, furioso.
«CHE CAZZO VUOI? Vai dai tuoi amici. Vai dal tuo ragazzo. Non pensare a me!»

Kai si avvicinò senza farsi spaventare.
«Voglio solo sapere se stai bene.»

«Sto bene,» rispose Beomgyu, a denti stretti.
«Ma perché sei arrabbiato anche con me?» chiese Kai, genuinamente ferito.
Non si può avere una cazzo di giornata no? Oggi non voglio parlare con nessuno. Sto incazzato, non si vede?»

Kai si fermò. Lo osservò per un momento, poi abbassò la voce.
«Scusa.»

Beomgyu lo guardò, finalmente con meno rabbia.
«Scusami tu, che ti prendi queste scariche senza colpa.»

Kai gli si avvicinò e lo abbracciò piano.
«Tranquillo. Capisco come ti senti.»per un attimo, Beomgyu si concesse a quell’abbraccio. Silenzioso. Ma necessario.

gyu_teddybear


~hell // yeongyu Donde viven las historias. Descúbrelo ahora