Suonò la campanella della fine dell'ora di pranzo, quindi i cinque dovettero andare al corso di danza.
...
"E menomale che hai vinto l’anno scorso, Choi," disse l’istruttore.
"Ma non rompermi," rispose Beomgyu.
"Come scusa?" disse l’istruttore, alzando un sopracciglio.
"Oh, pensavo fosse Taehyun," rispose Beomgyu con finta innocenza.
"Come vedi, non sono il signor Kang. Ora fila in presidenza," disse l’istruttore, visibilmente irritato.
"Maronn, c dramm..." borbottò Beomgyu, uscendo dalla stanza.
...
"Ma perché..." disse Soobin sottovoce.
"Non ci fate caso, è pignolo. Ora con 'sta storia ce lo ritroveremo ogni giorno a lamentarsi, fino a maggio," disse Huening Kai.
"È pesante, oh," disse Taehyun.
"Vado a seguirlo," disse Yeonjun, inventandosi la scusa che doveva andare in bagno.
...
Yeonjun si mise ad aspettare vicino alla presidenza che Beomgyu uscisse. Aspettò a lungo. Si stava annoiando e stava per tornare in aula, temendo una sgridata, quando sentì una voce profonda.
"Sei venuto qui? Perché?"
Yeonjun alzò lo sguardo. Davanti a lui c’era Beomgyu, in piedi.
"Gyu… che ti hanno detto?" chiese Yeonjun.
"Niente di che, solo una nota disciplinare. Ma tranquillo, non è nulla," rispose Beomgyu, accennando una risata leggera.
"Sicuro?"
"Sì. Ora andiamo, se no sgridano anche te, Junnie."
Si incamminarono verso l’aula, che per fortuna non era lontana dalla presidenza.
"Jun..." disse Beomgyu.
"Mh?" mugolò Yeonjun.
"Posso prenderti la mano?"
"Certo, baby," rispose Yeonjun con un sorrisetto, prendendogli la mano.
Beomgyu arrossì.
Che c’è? Perché ora è così dolce? pensò Yeonjun.
...
Quando rientrarono in aula, Soobin, Huening Kai e Taehyun li guardarono con aria maliziosa.
"Choi, oggi non seguirai la lezione," disse l’istruttore.
"Abbiamo lo stesso cognome. Quale dei due?" chiese Yeonjun.
"Secondo te? Ovviamente sta parlando con me," rispose Beomgyu.
"Allora esco anche io. Andiamo, Gyugyu," disse Yeonjun, seguendolo fuori.
...
"Io non ci posso credere. Gli avessi bestemmiato la madre… Ho detto una parola, UNA, e fa tutto sto dramma. Ma dai!" sbottò Beomgyu.
"Gyugyu, tranquillo," disse Yeonjun cercando di calmarlo.
"Ho capito, ma a me serve quel corso… ci guadagno i soldi."
"Aspetta... in che senso?"
"Dovrei spiegarti tutto e non ho voglia, onestamente."
In quel momento si trovavano in un parco vicino alla scuola, seduti sull’erba.
"Ti posso fare solo una domanda?" chiese Yeonjun.
"Già l’hai fatta," rispose Beomgyu con tono secco.
"Daii."
"Va bene, va bene…"
"Che erano quei tagli sulle gambe e sulle braccia?"
"Come sei curioso…"
"Era solo una domanda."
Beomgyu restò in silenzio per qualche secondo.
"Comunque… non mi denunciare, ti prego. Ero disperato."
"Hai ucciso qualcuno?" disse Yeonjun scherzando, per alleggerire.
"No, no… ho solo tentato di rubare in un supermercato. Ma non ci sono riuscito. Hanno chiamato la polizia e sono dovuto scappare… arrampicandomi su delle ringhiere di ferro tutte rotte."
Yeonjun lo guardò sconvolto.
"Cosa…?"
"Ecco perché non dico mai a nessuno quello che faccio," disse Beomgyu, guardando da un’altra parte.
"No, tranquillo Gyugyu. Solo… perché?"
"Non tutte le persone nascono ricche, Yeonjun."
Quindi è così? pensò Yeonjun.
gyu_teddybear
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~hell // yeongyu
Fanfiction"𝔞 𝔪𝔦𝔞 𝔳𝔬𝔩𝔱𝔞 𝔠𝔞𝔷𝔷𝔬, 𝔠𝔞𝔷𝔷𝔬, 𝔠𝔞𝔷𝔷𝔬, 𝔰𝔢 𝔱𝔦 𝔞𝔪𝔬" ~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~ dove yeonjun è ricco, ma non si sente così importante da farsi elogiare da tutti, incontra beomgyu per strada inizio: 13/05/22 fine: 12/06/22 ⚠️ l...
