Epilogo

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Atsushi si stava preparando.
A breve sarebbe arrivato Ryunosuke e avrebbero avuto il loro primo appuntamento.

"Chissà dove mi porta." pensó il ragazzo, mentre prendeva dal suo armadio una camicia bianca e un paio di pantaloni.

Dal giorno prima, non riusciva a togliersi dalla testa quel ragazzo e, ogni volta, pensava al suo sorriso e ai vari baci che si erano scambiati.

Kyouka, che passava proprio in quel momento davanti alla stanza del fratello, notò come questi era diventato rosso di punto in bianco.

<<Che c'è, Atsushi?>> chiese lei e il grigio sprigionò un piccolo urletto spaventato.
Non si era minimamente accorto della presenza della corvina.

<<Niente, stavo solo pensando.>> rispose lui, riservandole, poi, un sorriso.
<<Al tuo ragazzo, vero? >> domandò la minore.
<<Kyouka-chan!>> esclamò lui, arrossendo di nuovo.

La ragazza lo lasciò in pace e, in poco tempo, Atsushi finí di sistemarsi.

Dopo qualche minuto, qualcuno citofonò alla porta e lui andò ad aprire di corsa.

Si trovò davanti Ryunosuke che indossava una maglietta semplice nera e un paio di pantaloni bianchi.

<<Ciao.>> dissero in coro e, poi, Akutagawa gli diede un veloce bacio a stampo.
<<Io vado, Kyouka-chan.>> affermò Atsushi, prendendo le chiavi di casa e chiudendosi la porta alle spalle.

I due iniziarono a camminare vicini, mano nella mano.
<<Dove andiamo?>> chiese il grigio curioso.
<<All'acquario, ti piace come idea?>> domandò in risposta Akutagawa e sorrise, quando il suo ragazzo annuì.

Aveva cercato di mettere insieme i suggerimenti di Chuuya e Dazai e  alla fine, aveva deciso di portarlo all'acquario.
C'era l'acqua, che ricordava il mare, ma era giorno, anche se alcune stanze erano più scure.

In realtà si era confrontato il giorno prima con Tanizaki al telefono, dopo essere tornato a casa.
Sí, aveva chiesto ad Atsushi di uscire senza neanche sapere dove portarlo, ma, alla fine, il loro amico si era rivelato utile e disponibile ad aiutarlo.

Arrivati all'acquario, entrarono e comprarono due biglietti.

Iniziarono a passeggiare per le stanze e, ogni volta, Atsushi si fermò davanti alle vasche a bocca aperta.

<<È la prima volta che vieni qui?>> gli chiese Akutagawa, dopo un po', guardandolo.
<<No, ma è la prima volta che vengo con te.>> rispose il grigio, arrossendo un po'.

Ryunosuke sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia.
Poi, lo prese di nuovo per mano e proseguirono la loro visita.

Quando uscirono, Atsushi era felicissimo.
Gli era piaciuta molto quella gita all'acquario e aveva apprezzato ancora di più la presenza di Akutagawa al suo fianco.

<<I pesci palla erano bellissimi!>> esclamò Atsushi, salterellando.
<<Ti è piaciuto?>> domandò il corvino.
<<Certo!>> esclamò ancora il grigio, sorridendo.

Poco dopo, Ryunosuke lo guardó e, dopo aver sorriso, si decise a porgli una domanda.

<<Atsushi...circa un mese fa, per caso, hai fatto un sogno strano? Tipo, hai sognato una->> iniziò a domandare Akutagawa, ma venne fermato da Nakajima.
<<Una tigre? Sì, l'ho sognata e mi ricordo, anche, che mi ha detto addio.>> rispose Atsushi concludendo la domanda del maggiore.

<<E, dopo, cos'è accaduto?>> chiese il corvino.
<<Mi sono svegliato, mi sono messo a piangere...e, poi, ho capito che mi piacevi.>> rispose il grigio, arrossendo un po'.

<<Quindi, hai capito che noi due eravamo l'incarnazione di una leggenda?>> domandò ancora Akutagawa e, a quella domanda, il minore annuì.

<<Però, non mi è tutto chiaro. Cosa provava il drago per la tigre?>> chiese, questa volta, Nakajima.
<<L'amava.>> rispose il corvino seriamente.

<<Quindi tu mi ami per quel motivo?>> domandò Atsushi, cercando di capire di più di quella storia.

<<No, perché sei tu. Ti amo per come sei e per chi sei. Ecco perché la leggenda si è dissolta. Ho detto al drago che ti amavo lo stesso e non me ne importava niente dei sentimenti che provava per la tigre.>> spiegò Ryunosuke.

Poco dopo sentí un peso sul suo petto e si accorse, con grande sorpresa, che Atsushi lo stava abbracciando e aveva poggiato la sua testa proprio sul suo petto.

Akutagawa ricambiò l'abbraccio e gli diede un bacio sulla nuca.

<<Anch'io ti amo per chi sei, Ryunosuke.>> disse Atsushi, alzando, successivamente, il viso.

Il corvino baciò il grigio e, poi, si sorrisero.

Si erano conosciuti e inizialmente si erano odiati a causa di una leggenda, nata molti secoli prima di loro, eppure, piano piano si erano innamorati.
Erano riusciti a dissolvere quella leggenda e, ora, erano liberi di amarsi.

La tigre bianca e il drago nero - Shin Soukoku Where stories live. Discover now