Prologo

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<<Si narra che, in un tempo molto lontano, esistevano due entità superiori. Erano opposte, si odiavano dal più profondo dei loro cuori, eppure non riuscivano ad esistere l'una senza l'altra. Rappresentavano lo yin e lo yang e i loro rispettivi colori erano il bianco e il nero. Beh, possiamo dire con certezza che, se uno dei due fosse venuto a mancare, l'equilibrio del nostro universo sarebbe venuto meno. Queste due entità, che si dice oggi esistano ancora, sono la tigre bianca e il drago nero.>> spiegò Oda Sakunosuke.

L'uomo di ventinove anni, dai capelli ramati e gli occhi blu, era un insegnante di letteratura e, ogni anno, quando doveva accogliere le classi prime, raccontava sempre quella piccola leggenda.

Nakajima Atsushi, un primino dai capelli grigi, che presentavano una ciocca nera, e gli occhi che andavano dal lilla al dorato, annuì.
Non era la prima volta che sentiva quella storia e ogni volta ne era entusiasta.

Ripose la penna che teneva in mano vicino al suo quaderno aperto e, appena suonò la campanella, si stiracchiò leggermente.

Miyazawa Kenji, un biondino della sua stessa età, si alzò dal suo banco e si avvicinò a quello del grigio.
<<Mangiamo insieme, Atsushi-kun?>> gli domandò e lui rispose positivamente.

La tigre bianca e il drago nero - Shin Soukoku Où les histoires vivent. Découvrez maintenant