Lunga vita alla Regina [Vol. I]

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Autore: Letizia560

Genere: fantasy

Stato: in corso [in revisione]

Trama:

Athena Cathairhelm, una giovane fanciulla, abitante di Jesonya, Regno di Doregon, un piccolo villaggio nascosto tra le montagne, vive una vita normale come tutti, tra coltivare l'orto, aiutare sua zia nelle faccende domestiche e nel giocare con la sua sorellina, creando bambole di paglia e rincorrersi sul prato fiorito.

Un giorno però una verità nascosta verrà a galla, stravolgendole del tutto la vita e proprio quella verità la porterà in un viaggio, conducendola in posti che ella non avrebbe mai pensato esistessero e di cui il paesaggio è tutto fuorché "naturale", dove le regole della fisica non erano mai rispettate.

Strane creature le ostacoleranno il cammino e strani incontri cambieranno il suo destino.

La giovane fanciulla mai aveva sfiorato il pensiero che sarebbe divenuta una delle donne più potenti al mondo, ma per arrivarci, la sua vita aveva rischiato più e più volte di essere sopraffatta dalla morte, che come l'ombra, non la perdeva mai vista, aspettando il momento migliore di entrare in scena e rapirla.

Athena affronterà battaglie contro uomini, donne e esseri sovrannaturali, che per ucciderla faranno la fila.

***!!!⚠️ATTENZIONE⚠️!!!

Libro con ricchi contenuti espliciti riguardanti: VIOLENZA SESSUALE, USO DI TERMINI VOLGARI, CANNIBALISMO e TORTURE. NON È CONSIGLIATA LA LETTURA AD UN PUBBLICO FACILMENTE IMPRESSIONABILE.

Copertina:

Commento di:

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Commento di:

j_olive__brown: Da dove cominciare... la copertina è meravigliosa, la trama abbastanz. lì. In qualche scena mi sono sentita proprio all'interno del racconto, perciò direi che in quanto stile di scrittura ci siamo. Adesso, io non voglio sembrare altezzosa o altro, ma ho riscontrato molti errori di grammatica. Alcuni nei tempi verbali, altri nei pronomi (specificamente, nel genere e nella funzione: vi è un uso di "lo" al posto di "gli" varie volte; o un pronome di troppo), altri ancora nelle virgole e, infine, negli accenti (il "sé", quando ha valore di pronome - quindi riflessivo - ha bisogno dell'accento; in questo caso, vi è una precisazione da fare, alcuni ritengono - e io sono tra questi, ma non è affatto un problema - che anche quando venga accompagnato da stesso, debba avere l'accento, altri che non sia necessario. Sta a te scegliere).In generale, è comunque una bella storia! Hai un sacco di fantasia, complimenti!

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