Hilde la Bella (I)

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Sorrido mentre va via. Sì, è una di quelle sfide che avevo tutta intensione di vincere.

"Ah Hilde, lo avresti mai immaginato che stavamo già filtrando all'epoca? Io come futuro Jarl avevo bisogno di una moglie e tu eri quella moglie. Stavamo flirtando. Tu eri già interessata a me, vero?"

***

Thoren era l'ultimo degli sfidanti di quel giorno. La sfida era su tre duelli, così da scremare i pretendenti e arrivare a uno solo. Mi risaldo facendo volteggiare la spada, tenendo lo scudo con l'altra. Lo studio, è alto e imponente, anche lui opta per la spada e ovviamente lo scudo. Sarà lento anche nei movimenti se è così grosso, dovrò sfruttare la mia fisicità e velocità. È determinato ma sarò io a vincere, carico il primo colpo e non gli faccio capire dove andrà fino a quando il mio braccio si muove e... a segno!

Il colpo impatta sul corsetto di cuoio che gli copre il costato, sotto ha una maglia metallica. Sorrido, lui stringe gli occhi su di me "Notevole..." "E' solo l'inizio" altro colpo ma questa volta lui scarta con abilità impressionane e con la spada di piatto colpisce il mio sedere sbeffeggiandosi di me. Cambio strategia e carico di nuovo.

**

Una furia.

Per gli Dei, questa donna mi sta mandando fuori di testa, è volitiva, tenace e non ha paura di nulla. Mi chiedo cosa celi sotto tutti quei vestiti. Sarà mia.

Finalmente incrociamo le spade, usa il suo essere "piccola" per incalzarmi e mettermi alle strette ma io le tengo testa fino a disarmarla. Sbarra gli occhi infuriata e stupita. Cos'è, è la prima volta che qualcuno ti disarma principessa? Non ho ancora finito con te, io ti avrò.

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Afferro un'ascia e con tutta la furia che mi scorre nelle vene, spacco il suo scudo dandogli poi un calcio al ginocchio e lui è costretto a terra. Punto il filo della lama al suo collo "Io sono Hilde, figlia di Cyrus e nessuno ha mai osato prendersi gioco di me, figuriamoci uno come voi... Thoren, il serpente..." lo lascio andare.

"Allora Hilde, cosa hai deciso?" scelsi quelli che avrebbero continuato e c'era anche lui. Volevo dargli una lezione che non avrebbe mai dimenticato. Nessuno mi aveva mai toccato il sedere. Nessuno!

***

Le sfide continuarono. Hilde batteva tutti fino ad arrivare a quella finale proprio con Thoren. Thoren, che non se ne sarebbe andato via da li senza di lei, Thoren che avrebbe vinto quel duello e avrebbe avuto il suo premio.

Hilde era il premio più allettante di tutti. La voleva. La voleva nel suo letto, stretta a se e che la sfidava con quel suo sguardo ogni volta. La voleva nel suo cuore e nella sua anima.

Sì, era quella giusta per lui.

***

Non avrei mai perso, nemmeno questa volta e attacco subito, senza dargli tempo di pensare a una contromossa. La spada impatta contro il suo scudo rimbalzando sull'umbone. Altri colpi da entrambi, sto per vincere fino a quando mi perdo per un millisecondo nelle sue iridi cerulee e...

Oh Freya, vuoi questo per me? Lo sto per fare. Sto per lasciare il comando a un uomo? Sto per farlo vincere? Cosa mi sta accadendo? Hilde la Bella, Hilde la Vergine sta per capitolare. Quel suo sorriso e io sono fregata. Serpente, portami via. Così alto e imponente che sembri un Aesi. Un Dio.

Sì, Loki. Il mio Loki personale.

Portami via da quei Serpente. Vincimi. Vinci.

**

Io, Thoren Willhemson, ho vinto Hilde la Bella che ora è disarmata ai miei piedi, il suo sguardo è furia liquida, rabbia ma c'è anche dell'altro. "Abbiamo un vincitore!" si, ho vinto. Allora sono più forte di te, guerriera. Ora verrai via con me e inizieremo una nuova vita insieme. Impareremo a conoscerci e forse un giorno, mi amerai.

Procida's jewels and...Où les histoires vivent. Découvrez maintenant