2. Death Note

4.1K 221 19
                                    

«Che si organizza domani sera?» disse Pietro, accartocciando la carta del panino che aveva appena finito di mangiare.

«Non ne ho idea... Ma facciamo qualcosa perché ho una gran voglia di divertirmi! Mi hanno detto che c'è un locale dove in gruppo puoi giocare con delle pistole tipo laser e fare la guerra!» rispose Emma, entusiasta.

«Uhm. Non è che mi attiri tanto, l'avrei buttata più sulla serata tranquilla...»

«Uhm... Ma dopo una settimana passata in biblioteca a scartabellare documenti e pubblicazioni al silenzio, non ne hai abbastanza della tranquillità...?!» commentò lei sospirando.

«Magari avrai pure ragione, ma è un periodo che sono stanco e di fare la lotta non è cosa... Io non lo so tu come fai, a volte mi sembra di parlare con un ragazzino di sedici anni. Beata te!»

«E meno male che ti capita solo qualche volta! Magari averli ancora sedici anni! E dai, vecchione, come fai a resistere senza giocare! Ah già, tu sei quello di "Warhammer"... E ti stimo. A proposito, all'ultima fiera c'era uno stand di "Warhammer", mi ero dimenticata di dirtelo! ... In effetti ognuno ha il suo... di "gioco" intendo!»

«Appunto!»

«Caffè?» chiese Emma, alzandosi.

«Assolutamente sì! Oggi è il turno mio!»

Emma e Pietro avevano mangiato un panino sulle panchine dei giardinetti di piazza Venezia. Era una bellissima giornata, col cielo azzurro e terso ed il sole caldo, era ottobre.

Si avviarono verso il solito bar, quello un po' triste, ma più di quartiere.

Dopo si rinchiusero di nuovo nel silenzio del loro lavoro.

Be' in fondo anche questo è un modo per non pensarci...

Il monitor si era spento, toccò il mouse e riapparse la pagina di word su cui stava lavorando.

Ricominciò ad appuntare tutti i dati che aveva trovato prima della pausa pranzo e ci mise parecchio, perché erano veramente tante cose. Buona parte del pomeriggio passò senza che lei se ne accorgesse.

Quando ebbe finito, riprese a spulciare il periodico che aveva davanti.

Dopo un po' trovò qualcos'altro che le interessava e che doveva nuovamente essere annotato. Alzò gli occhi ed era partito lo screensaver.

Ma chi cavolo è questo?!

Sullo schermo, per qualche secondo, rimase l'immagine di un personaggio sconosciuto...

Poi si dissolse e dal basso la foto nota dell'ultima vacanza a Londra si posizionò al centro del monitor.

Emma drizzò la schiena poggiandola allo schienale della sedia e sollevò lo sguardo.

Pietro a testa bassa di fronte a lei continuava a sfogliare indici.

Qualche ticchettio qua e là di tasti.

Un colpo di tosse.

Riabbassò gli occhi ed aprì la cartella delle immagini caricate appositamente per lo screensaver.

Aveva scelto le più belle e le più assurde, così poteva godersele casualmente più spesso e in fondo continuare a "giocare" anche mentre lavorava. Charlot ed il monello, la linguaccia di Einstein, lei e Viola adolescenti con un paio di occhialoni di plastica super fashion e super colorati davanti ad una bancarella di Granada, Howl ed il suo folle castello errante, Jhonny Depp nelle vesti del grande Willy Wonka, Capitan Harlock... e poi... e poi quel perfetto sconosciuto!

Another World (Death Note)Where stories live. Discover now