Era certamente il personaggio di un qualche cartone animato, di un anime... ma quale?

Seduto a gambe incrociate, appoggiato alle braccia che teneva distese dietro, capelli scuri, cortissimi ma scompigliati sotto il cappuccio di una felpa nera, sul viso l'ombra appena accennata di una barba non rasata quotidianamente, espressione stanca e sorrisetto ironico. Non era male...

Ma chi diavolo era?!

Emma rimase un po' a fissarlo, poi prese il portatile e lo girò verso Pietro rimanendo in silenzio.

Lui alzò la testa e osservò per qualche istante lo schermo. Poi rivolse lo sguardo su Emma che lo guardava seria.

La scena era un po' buffa: lei tutta presa, con gli occhi tondi tondi.

Pietro con la bocca fece la strana smorfia di chi sta per scoppiare ridere e bisbigliò «Siamo proprio arrivati, eh?!»

Normalmente, in una situazione come quella, sarebbe potuta scattare la risata isterica da stanchezza, incentivata dal fatto che semplicemente non potevano farlo lì dentro.

Allora Emma prese lo stesso registro di Pietro e serrò le labbra come per contenersi, poi avvicinò ancora di più il computer verso di lui, per incitarlo a dire qualcosa.

«Vuoi veramente ancora commentarlo?! Mezzo milione di teenagers se l'è appeso a grandezza naturale sulla porta della camera. L'altra metà ha pensato che fare il ladro fosse una vera forza! L'ho pensato pure io...»

Quel tizio disegnato era un personaggio abbastanza famoso da essere conosciuto anche da Pietro, che non era appassionato di manga e anime.

Non si tratta allora solo di semplici differenze o assenze... C'è anche qualcosa in più... Soprattutto qualcosa che mi piace, se l'ho scelta per lo screensaver... Questa sì che è mancanza di memoria! Riguarda i miei gusti, le mie passioni, insomma, la mia vita!

Non ho la più pallida idea di chi sia un personaggio apparentemente stranoto dei fumetti che, a quanto pare, io stessa dovrei adorare!

Emma si riavvicinò il pc e glissò le parole di Pietro.

Continuò invece a smanettare tra tutte le foto. Non sembravano esserci altre new entries.

Non poteva continuare però. Se si incastrava in quel modo non avrebbe combinato niente e si era prefissata di finire di controllare quei volumi per chiudere quella settimana. Era molto metodica in questo.

Cominciò allora a scribacchiare le annotazioni, ma senza molta concentrazione.

Poi riprese a cercare nel libro e riuscì a dedicarsi con più attenzione.

Passò poco più di mezz'ora. Non vi aveva trovato nient'altro di utile e mise via il testo.

Aprì il successivo.

Dopo un po' risollevò lo sguardo sullo schermo e, pur sapendo che era meglio non farlo, attese che il personaggio per lei senza nome riapparisse.

Eccolo...

Chissà se sul computer fisso di casa aveva qualcos'altro su di lui...

Basta! Non c'è verso di continuare! Cosa succederà mai se questi volumi li controllerò lunedì? Poche ore non mi cambieranno la vita, la scadenza di consegna è abbastanza lontana ed io ho già fatto buona parte del lavoro!

Salvò i dati e poi si rivolse a Pietro.

«Io oggi abbandono un po' prima. Sono lessa, il venerdì si fa sentire più del solito.»

Another World (Death Note)Where stories live. Discover now