Capitolo 4.

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L'estate appena trascorsa era stata la più bella che fino ad allora, in diciannove anni di vita, Dianh e Giorgia si erano convinte di aver vissuto. Niente era stato imposto loro e tutto ciò che desideravano era stato concesso alle due ragazze senza obiezione alcuna da parte delle famiglie.
Le gite in montagna, così come le corse a cavallo, le cene ed in falò durante i campeggi, erano stati assaporati dalle due amiche in modo totalmente differente rispetto agli anni precedenti quando invece ad andarci erano state costrette; ogni cosa, stavolta, era parsa più vera, più autentica e reale, ma soprattuto, per la prima volta avevano vissuto con la consapevolezza che non erano solo loro due a voler vivere quelle esperienze ma che anche chi gli stava intorno era bel lieto di viverle in loro compagnia. E tutto questo solo poiché sapevano che quelle esperienze appena vissute sarebbero state le ultime in veste di bambina.

Tutto aveva avuto un senso diverso ed ogni cosa, agli occhi delle due ragazze era parsa sensata, più matura e più consapevole.
Si erano sentite giuste, nel luogo giusto ed al momento giusto, come un puzzle appena completato con ogni tassello al proprio posto.

Era stato l'ultimo mese di agosto trascorso in compagnia delle loro famiglie e dei loro cari, l'ultimo mese di agosto in cui il loro cognome aveva avuto più valenza rispetto alla loro stessa persona, l'ultimo mese di agosto passato da ricche principessine viziate, l'ultimo mese dì agosto vissuto da ragazze legate al guinzaglio dei loro genitori.

Non voglio voi pensiate che io sia pazza, so bene che i soldi facciano buona parte della felicità di una persona ma credo che la libertà di essere, la libertà di esprimersi così la libertà di comportarsi ed agire nel modo in cui personalmente si ritiene opportuno valga più di un infinito conto in banca. Che te ne fai di milioni e milioni di bigliettoni quando non puoi decidere come spenderli o quando spenderli ? A che ti serve averli se non puoi neanche decidere se spenderli ?

Vivere in una villa con una donna venezuelana che ti ricompone il letto e una donna italiana che ti cucina la carbonara quando e come vuoi può sembrare uno dei regali più belli che il destino possa fare a chi ha la fortuna di nascere e vivere ricevendolo, ma se si chiede a quella persona cosa di tutto ciò ne pensa e se tutto ciò lo/la renda davvero felice e soddisfatta, ci metto la mano sul fuoco che anche lei o lui avrebbe da ridire e da lamentarsi. Ogni cosa possiamo considerala come la faccia di una medaglia, e da buona medaglia che si rispetti, un lato sarà sempre bianco mentre l'altro sarà sempre nero; la ricchezza e la fama saranno belli ed attraenti per un verso, ma irrimediabilmente brutti ed invalidanti per un altro.
La cameriera venezuelana ti fa il letto si, ma entra nella tua stanza, può frugare nelle tue cose e tu potresti non sentirti più a tuo agio nel momento in cui metti piede nella tua camera da letto, ed inoltre quando sarai da solo/a non saprai nemmeno quale sia la differenza tra la federa ed il copri cuscino; la cuoca italiana può farti leccare i baffi ma non ti farà mai provare l'emozione del cucinarti da solo/a quella buonissima carbonara, e tu persona ricca sfondata con più domestici che sentimenti, non appena proverai a preparati quel prelibato piatto in autonomia finirai o per andare a fuoco con l'intera cucina o, ancor peggio, mettere la panna insieme alla crema all'uovo ed al guanciale.
La presenza delle due donne può sempre esserti comoda, è vero, magari può esserlo se lavori molto e non stai mai a casa, ma la loro presenza costante che va a sostituire quello che dovrebbe essere il tuo di operato, non ti renderà mai una persona autonoma, non ti renderà mai davvero adulto, un adulto indipendente con la capacità di cavarsela, rimarrai sempre un/a bambino/a incapace di svolgere anche solo una banale pratica e questo poiché sei cresciuto con qualcuno sempre al tuo fianco che faceva le cose per te.

Quindi, a mio avviso, i soldi, si, sono comodi, molto comodi, e sicuramente piacciono a tutti, ma avere i soldi senza possedere la libertà di avere anche una vita propria ed indipendente non ha minimamente senso. Preferisco essere povera ma libera di fare quel cazzo che mi pare come mi pare, piuttosto che essere ricca ma incatenata e legata al dito di qualcuno.... e non lo dico tanto per fare la filosofa moralista dato che andrebbe contro i miei interessi ed i miei bisogni visto che  a casa mia la fame si taglia con il coltello, ma perché sono davvero di questa corrente di pensiero.

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Onde histórias criam vida. Descubra agora