capitolo I

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Aila stava nella sua stanza a guardare fuori dalla finestra. Il profumo delle piante piantate e curate da Demetra le invadevano il naso e le davano un senso di tranquillità. Osservava il cielo e vide suo padre che era tornato al suo carro vicino al sole. Ormai era quasi ora che tornasse a casa e che Artemide prendesse il suo posto. Aila spostò lo sguardo dal cielo al vigneto di Dioniso e sorrise nel vedere tutta l'uva così ben curata. Amava andare al vigneto e prendere l'uva a Dioniso che tanto la perdonava sempre.
"Aila" disse una voce alle spalle della giovane e fu felice nello scoprire che era quella di Ermes
"Ermes" disse la bionda con un caldo sorriso
"ho sentito che domani te ne andrai" disse Ermes sedendosi su una sedia di vimini all'interno della stanza
"già. Io ed Eros partiremo per concludere il nostro apprendistato" disse la bionda
"quindi quando tornerai sarai una dea a tutti gli effetti?" chiese Ermes e Aila fece una giravolta su se stessa sorridendo
"si, non è magnifico? Finalmente una di voi!" disse sorridendo
"non potrai più venire in giro per il mondo con me allora, avrai i tuoi compiti qui" disse Ermes abbassando lo sguardo
"oh mio caro Ermes, sai che non ti libererai facilmente di me" disse Aila accarezzandogli i capelli castani che gli ricadevano sulla fronte creando un piccolo ciuffo liscio
"lo sto già facendo" disse lui e Aila ridacchiò
"tornerò prima che tu te ne accorga" disse legandogli le braccia attorno al collo, Ermes la cinse per la vita e appoggiò la testa sul ventre della ragazza. I due rimasero così per un po' prima che Aila si staccò.
"Ora va mio caro messaggero" disse e Ermes le sorrise
"allora addio" disse con tono spento
"arrivederci mi piace di più" disse la bionda
"arrivederci" disse lui e si chiuse la grande porta di legno massiccio alle spalle. Aila tornò a guardare il cielo e notò suo padre planare con il sole. Dall'altro lato del cielo Artemide si preparava a far sorgere la luna. Aila corse in giardino e raggiunse il padre
"Padre!" esclamò sorridendo e lui si voltò verso di lei
"salve mia cara! Come è andata la giornata?" chiese Apollo abbracciando la figlia. Aila le raccontò tutto, compreso l'incontro con Ermes anche se Apollo non amava molto quegli incontri
"Ermes è tornato di nuovo da te?" chiese freddamente il dio
"si padre, ma lo sai. Siamo solo amici" disse la bionda
"sarà meglio per lui che ti creda mia piccola" disse Apollo e Aila sorrise
"tanto siete immortali entrambi" disse la bionda e Apollo le legò un braccio attorno le spalle. Tornarono insieme nella loro dimora. La loro parte di castello era contrassegnata da una parete che si apriva con un arco sopra il quale c'era un sole circondato da piccole foglie di alloro. La loro Ala di castello era divisa in un grande salone, una cucina e due camere da letto piuttosto grandi.
"cosa gradisci per cena mia cara?" chiese Apollo avvicinandosi alla cucina
"niente banchetto questa sera padre?" chiese la bionda un po' affranta. Avrebbe voluto vedere tutti gli altri dei prima di partire. Specialmente Ermes.
"Pensavo che ti facesse piacere cenare solo io e te, ma se preferisci possiamo unirci al banchetto" disse Apollo con un tono più spento
"oh che pensiero carino padre! Certo che mi piacerebbe cenare con te!" disse la bionda commossa dall'idea del padre. Infondo avrebbe avuto l'indomani mattina per salutare gli altri dei.
"Sai Aila" disse il dio attirando l'attenzione della bionda che stava apparecchiando la tavola con dei piatti di porcellana e dei calici d'oro
"dimmi padre" disse la ragazza voltandosi
"a volte mi manca il periodo in cui mi chiamavi papino. O chiamavi Zeus nonnino ed Era nonnina" disse Apollo e si fece scappare un sorriso
"ero piccola, mi veniva naturale" disse Aila sorridendo
"proprio per quello" disse Apollo e Aila gli stampò un bacio sulla guancia destra
"bene papino, la tavola è pronta posso dire lo stesso della cena?" chiese la bionda e il dio sorrise.
"Certo mia cara" disse e i due si sederono a mangiare. Fu una cena tranquilla, nulla di paragonabile ai banchetti degli dei ma Aila ne fu contenta. Durante il giorno non passava mai tanto tempo con suo padre e quando lui tornava era sempre stanco. Quella sera invece sembrava molto più attivo, forse perchè era l'ultima sera di Aila sull'Olimpo o forse perché era stato scosso dalla gelosia verso Ermes. Ad Aila sinceramente non importava. Finirono la cena e Aila sparecchiò la tavola
"è ora che tu vada a letto mia cara" disse Apollo e Aila posò i piatti con cura nel lavello di pietra
"d'accordo" disse la bionda dando un dolce bacio sulla guancia del padre e poi si congedò.

- - -
Il mattino era arrivato e Aila si svegliò con il sole alto in cielo. Vide suo padre sul carro e gli mandò un bacio volante. Si preparò e uscì dall'ala del castello destinata ad Apollo e si diresse verso la stanza da pranzo comune. Dove gli dei condividevano tutti i pasti. Entrò e trovò tutti gli dei seduti ai propri posti. Mancavano solo suo padre ed Eros. Aila entrò sorridendo e si diresse verso i suoi nonni
"buongiorno adorati nonni" disse dando un bacio sulla guancia prima a Zeus e poi ad Era
"buongiorno cara" disse Era sorridendole e Aila andò a sedersi. Il suo trono era più piccolo di quello degli altri dei e come quello di Eros si trovava accanto a quello del suo genitore divino. Il trono di Aila si trovava alla destra del trono di Apollo e alla sinistra di quello di Ermes. Si sedette e Ermes le posò lo sguardo addosso. Aila si servì prendendo della frutta e sorrise ad Eros quando entrò nella stanza. Sembrava non essersi accorta dello sguardo di Ermes quando si alzò e lasciò un bacio leggero sulla guancia di Eros che la cinse per la vita godendosi ogni minimo secondo di quel veloce tocco. Aila tornò a sedersi
"Non ti sembra che manchi qualcosa?" chiese Ermes
"Si, a questo banchetto manca la cosa secondo me più importante" disse la bionda voltandosi lentamente verso Ermes
"mio padre" disse e Ermes la guardò confuso ma si ricompose subito
"oltre a lui? Non manca altro?" chiese Ermes speranzoso
"No, non mi pare" disse Aila addentando un chicco d'uva. Ermes distolse lo sguardo e Aila non ci fece caso. Non sapeva perché si stava comportando in quel modo con Ermes. Forse per evitare di sentire la sua mancanza che dopo quella di suo padre era quella che la spaventava di più. Il banchetto finì e Eros raggiunse Aila
"permetti?" chiese porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi dal trono. Aila accettò la mano senza dire nulla.
"Andiamo, è arrivata l'ora della nostra partenza" disse Eros e Aila si allontanò con lo sguardo basso. Si voltò a guardare Ermes che si era alzato dal suo trono e si era diretto verso la sua ala di castello in silenzio. Cosa strana per lui dato che stava sempre parlando con qualcuno.
"Eros scusami ma devo fare una cosa" disse Aila e corse verso l'ala del castello riservata ad Ermes
"sai" esordì. Ermes si voltò
"ci ho pensato e al banchetto di sta mattina una cosa mancava" disse e si avvicinò al dio. Gli lasciò un leggero bacio sulla guancia destra e sorrise
"questo" disse e si voltò per tornare da Eros
"Aila aspetta!" esclamò Ermes
"ti prego non andare. Ti donerò io il potere di dea che ti serve" disse Ermes mettendole le mani sulla vita
"oh mio caro Ermes! Io devo scoprire da sola qual è il mio dono. E devo andare sulla terra se vuoi che diventi come voi" disse Aila con la sua solita calma
"non mi lasciare" disse Ermes e Aila gli accarezzò i capelli
"mio caro messaggero. Sai bene che se vogliamo stare insieme dobbiamo essere entrambi immortali. Entrambi dei e figli di Zeus" disse Aila e sorrise
"io non ho ancora questo privilegio. Non posso permettermi di rimanere qui e perdere la possibilità che aspetto da tutta la vita" disse e Ermes le lasciò un bacio sulla fronte
"ti aspetterò. Fin quando non diventerai una dea io ti aspetterò" disse e Aila sorrise
"arrivederci"
"arrivederci"

SPAZIO AUTRICE
leggete perfavore a salvo di equivoci:
ciao a tutti! Spero che questa storia possa piacervi.
ci tengo a sottolineare una cosa: Aila e Ermes sono immortali quindi anche se lei è figlia di Apollo l'età è come se non ci fosse. Nel momento in cui lei diventerà una dea sarà sullo stesso piano degli altri, quasi come se non fosse figlia di Apollo ma sua coetanea. Detto questo spero che possa non sembrarvi così strana. Vi piace questa pseudo coppia oppure shippate Aila con qualcun altro?

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