Capitolo 23

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"Trovarsi è un caso. Ritrovarsi una scelta."

ZAIRA'S POV:

"Hai capito il piano quindi?"

"No, non credo di poterlo fare" mormoro scuotendo la testa.

Samir mi afferra una coscia nuda e ribadisce "Abbiamo ripassato mille volte il piano, puoi farcela. Hai proprio l'aspetto di una bancaria"

Osservo la mia gonna al ginocchio elegante abbinata alla giacca scura e la camicetta bianca sbottonata di poco, ho anche dei tacchi bassi ai piedi, una valigetta e un paio di occhiali finti.

"E se qualcosa dovesse andare storto?"

"Cosa dovrebbe andare storto?"

"Tutto?"

"Smettila di pensarci troppo e andiamo"

"No aspetta! Non scherzo quando dico che ho dei risparmi che..."

"Ho detto che non voglio i tuoi soldi. Forza, dobbiamo muoverci" dice Samir uscendo dalla macchina col borsone e il passamontagna.

Respiro a fondo e facendo una piccola preghierina, scendo anch'io.

Non posso credere che mi stia spingendo così oltre.

"Pronta?" chiede lui raggiungendo l'ingresso della banca.

"Ho paura"

"Pensa che tra cinque minuti ne usciremo ricchi" dice Samir entrando dentro e trascinandomi con sè.

Ci stacchiamo una volta dentro e prendendomi di coraggio, raggiungo la reception con il mio tesserino che aprirà le porte a Samir.

"Salve" mormoro alla donna della reception che prende il tesserino e mi guarda a lungo.

"Non l'ho mai vista" borbotta scettica.

"Io...sono stata assunta da poco, oggi è il mio primo giorno"

"Mmm, capisco" dice lei guardando a lungo l'immagine del tesserino e il mio viso.

"Può passare" mi dà il via libera premendo il bottone che mi apre le porte.

Le oltrepasso e come previsto Samir irrompe nella banca e mi punta una pistola in testa urlando agli altri di stare per terra.

Mi aspetto di spaventarmi anch'io, ma non succede...al contrario, la cosa mi gasa. Sto davvero rapinando una banca? 

"Per terra! Datemi i telefoni, forza!" grida Samir mentre continua a puntare la pistola su di me e mi ordina "Tu! Riempi il borsone di contanti e assicurati che sia pieno. Dipenderà da te la salvezza di tutti quanti"

"Io non posso farlo signore..." mormoro indietreggiando.

"Non te l'ho chiesto! Muoviti!" grida lanciandomi il borsone.

Vado subito verso le casse che sono già aperte e riempiendo il borsone di contanti, fingo di essere spaventata dalla situazione.

"Forza! Forza!" grida Samir sparando una volta per spaventare i presenti.

Io continuo a riempire il borsone finchè non c'entra più nulla e lo richiudo.

"Ho fatto!" gli comunico.

Samir mi raggiunge subito e prendendo il borsone, mi punta la pistola sul fianco e grida "Tu vieni via con me!"

"No signore, la prego!" fingo cercando di sottrarmi dalla sua presa, ma lui mi carica sulla spalla e continuando a sparare sul soffitto, usciamo di scena.

Un bodyguard di troppoWhere stories live. Discover now