Prologo

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Spesso da bambini si prova ad immaginare il proprio futuro. Ci si ritrova a montare, pezzo dopo pezzo, un puzzle dettato dal cuore, dai desideri, un puzzle che rappresenta quelli che sono i sogni più reconditi ed i desideri più grandi, più nascosti, i desideri più oscuri.

Da piccoli ogni cosa appare ai nostri occhi in maniera differente rispetto a come lo è davanti alla mera realtà dei fatti e qualsiasi elemento risulta molto più semplice da creare, rappresentare ed idealizzare rispetto a come, nella vita vera, si possa riuscire a fare.
Da bambini, l'oro è solo un colore, da adulti, l'oro diventa un'ambizione, un'arduo e complesso obiettivo da raggiungere, il quale, per essere tenuto tra le mani, ci pone davanti a sfide, a scelte e talvolta, ad azioni, fin troppo difficili per essere spiegate e capite ad e da un bambino.

Da bambini si attende, frenetici ed entusiasti, l'età per essere definiti adulti, ma da adulti, paradossalmente, tutto ciò che vorremmo fare sarebbe poter tornare bambini, anche solo per un giorno, ritrovandoci, ormai, sempre a rincorrere quell'infanzia che, spesso e volentieri, per un motivo o per un altro, non viviamo davvero e per come si deve.

Quasi sempre, più o meno tutte le bambine sognano una vita da principessa, da donna forte, di potere, da donna di successo, acclamata da tutti ed acclamata per tutto, mentre i maschietti aspirano ad una vita da cavaliere o da calciatore, facendo si che dietro quelle figure ideali, più mitiche che concrete, si nascondano poi quelle che saranno le loro ambizioni future.

Probabilmente il bambino aspirante cavaliere un giorno diverrà un importante imprenditore, mentre la bambina, aspirante principessa venerata dal popolo, diverrà una modella intenta sempre e comunque a rientrare in un canone di bellezza fin troppo piccolo e fin troppo stretto che con il tempo finirà per soffocarla.
A quel punto però sarà troppo tardi, nessuno dei due potrà tornare indietro ma entrambi si ritroveranno a rimpiangere quei giorni in cui fingevano di mettersi in testa una corona o di impugnare saldamente una spada d'argento.

Da bambini tutto ci appare più colorato, più allegro, più bello e più facile, tutto ci risulta essere molto più alla nostra portata ed accessibile anche da noi che siamo ancora degli scriccioli con il pannolino sporco. Da bambini tutto è possibile, da bambini sognare vuol dire vivere senza distinzione alcuna, mentre da adulti sognare è quasi un azzardo, diventa un motivo di scherno e se ci priviamo di farlo è solo poiché il sogno rimane li, la realtà non cambia e nella rude è triste realtà tu devi sopravviverci.
Da adulti sognare diventa insensato, ma ci sono adulti che dentro al loro sogno di infanzia continuano a rifugiarsi.

È molto più difficile diventare una donna di corte piuttosto che una donna da palco o da passerella, eppure è più facile per una bambina desiderare di indossare una corona piuttosto che un grembiule da cucina.

Sin da quando io ero piccola non sono mai stata un'amante delle principesse, e tutt'ora, per quanto trovi bellissime Meghan e Kate, non invidio affatto la loro posizione. Allo stesso modo non è mai stato un mio sogno diventare come una di loro. No, io ho sempre desiderato essere una donna di cultura, una di quelle capaci di zittire tutti, rispondere ad ogni domanda e di dar vita a discorsi capienti di informazioni e di conoscenza; da bambina amavo ascoltare le fiabe che mi raccontava mia madre che come protagonista avevano amore quelle super eroine che lei si inventava pur di farmi crescere con l'idea che se vuoi tu puoi persino quando sei una donna.

Mi perdevo nei meandri della mia testa assuefatta dalle sue parole, immaginandomi un giorno a volare sopra i grattaceli di New York assicurandomi la città che non dorme mai come posto effettivamente sicuro, come un posto che io, la Wonder Woman del futuro, avrei tenuto al sicuro dal cattivo di turno. Le principesse non facevano al caso mio e non penso lo faranno mai...

Ed al mio stesso modo, del mio stesso pensiero è la protagonista di questa storia, la ribelle protagonista di questa storia. Seppur dato il suo contesto, sarebbe stato molto più facile per lei idealizzare Meghan e Kate, piuttosto che altre donne, aveva deciso di non idealizzarsi e di fuggire da chi di lei ne faceva solo un ideale.

Crescendo aveva iniziato a capire quali fossero i suoi interessi, quali le sue priorità, quali i suoi sogni e quali le sue ambizioni. Voleva discostarsi dall'altezzosità della sua famiglia già da bambina, ma per farlo doveva comprendere cosa fosse effettivamente alla sua portata e cosa invece fosse stato meglio mettesse da parte affinché potesse tutto essere calibrato su di lei.

Come ho già detto, io da piccola sognavo di essere una persona acculturata, saggia e sapiente, e le stesse cose le sognava lei; tuttavia questa sua ambizione le era toccato metterla da parte almeno per un periodo, essendo costretta, così come dalla società imposto, a rendere più nota e più palpabile la presenza piuttosto che l'essenza.

Aveva compreso come tutto potesse andare bene, ma che lo studio e la disciplina non facessero, anzi, non potessero fare per lei, e come la scuola la annoiasse a morte.
Ci andava solo per l'obbligo che aveva nel farlo altrimenti avrebbe passato le sue giornate a fare tutt'altro piuttosto che stare ad ascoltare per ore ed ore persone delle quali non le fregava nulla a parlare di fatti che non le interessavano minimamente.

Non odiava la scuola, semplicemente non l'aveva mai reputata utile, ma anzi, del tutto inutile, come quegli insegnamenti vecchi di secoli che raramente venivano cambiati.
Sia lei che io siamo sempre state del parere che ogni studente debba scegliere cosa apprendere ed in che modo farlo senza nessuno che venga a puntare il dito obbligando alla lettura di determinate pagine piuttosto che alla risoluzione di un determinato numero di espressioni.

Ognuno è fatto a suo modo, ma nessuno è mai veramente libero di esprimere e di esprimersi, molto spesso si tende a reprimere ed ad ingoiare bocconi troppo amari pur di assecondare.
Ci si riempie di emozioni represse come un vaso si riempie di acqua, e così come un vaso troppo pieno, prima arriverà quella goccia che ci farà finire per traboccare..

Ciao a tutti, eccomi qui con una nuova fanfiction !
Ci tengo a fare presente a tutti voi che la storia che sto per scrivere sarà una storia dai caratteri completamente diversi rispetto a quelle precedenti, e sarà molto più concreta che fantastica nonostante i personaggi saranno, bene o male, quelli che ho quasi sempre utilizzato. Cercherò sempre e comunque di mantenere una scia abbastanza realistica senza troppi fantasiosi e surreali colpi di scena basandomi su dinamiche che nella vita possono realmente succedere.
Vi preannuncio che sarà abbastanza lunga, penso possa esserlo anche più della storia precedente per cui chiedo già umilmente perdono se vi apparirò prolissa, ma quando scrivo preferisco tirarla per lunghe così da far comprendere a 360 gradi tutti i vari contesti e situazioni piuttosto che correre e fare succedere solo quelle due cose in croce.

Spero comunque che possa piacervi e come sempre vi invito man mano che posto a lasciare un voto ed un commento, ci tengo molto e ci rimango abbastanza male quando non ho recensioni perchè non capisco dove e se devo migliorare , lo sapete.
Quindi siccome leggete e commentare non vi costa nulla, vi aspetto nei commenti.

Baciones 🩷

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Where stories live. Discover now