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"L'ordine per il tavolo 5 è pronto!"

"Vado." Dissi scocciata.

Lo presi.

"Ecco a voi." Dissi sforzando un sorriso.

Odiavo il mio lavoro. Odiavo lavorare in questo ristorante. Stupide bollette da pagare.

Mi vibró il telefono.

"Rose ti passo a prendere tra 10 minuti!"

"Perfetto louis a dopo!"

Lui. Il mio migliore amico. Il mio angelo custode.
Mi ha aiutato a non cadere in depressione per colpa di uno stronzo...non finirò mai di ringraziarlo.

***

"Ho finito! Io vado...a lunedì."

" ok ciao" Urló dalla cucina Robert il mio capo.
Simpatico come un calcio nelle palle.

"Sono fuori." Un'altro messaggio da louis.

"Sisi arrivo!" Inviai.

Uscì aprendo la porta che, ogni santa volta, tentennava quella stupida campanella appesa su di essa.
Urto alle stelle.

Lo vidi che attendeva poco più in giù.

"Hei louis." Salutai mogia.

"Oi." Disse abbracciandomi, naturalmente ricambiai.

"Oggi? Come è andata?"

"Mmm...qualcos'altro da dirmi?" Domandai alzando il sopracciglio.

Rise. Sapeva che odiavo quel lavoro.

"Se non ti piace perché non cambi?"
Sarà la 100esima volta che me lo domanda.

"Uffa sempre la stessa domanda! Ti ho già detto che non posso! Devo pagare le bollette...non ho il tempo di trovarne un'altro e sinceramente anche se non lo sopporto pagano bene e mi lamento nel pensiero."
Dissi facendo spallucce.

Annuì.

Parcheggió lungo il vialetto di fronte a casa mia.

"Vieni su?" Domandai

"Va bene." Disse spegnendo la macchina.

Abitavo in una di tante vie di Londra.
La mia casa? Bè non si può dire che abito in un palazzo, ma per una ragazza di 22 anni è accettabile.

Le case qui sono quasi tutte uguali...colorate di un leggero giallo canarino, su due piani e con un gran terrazzo centrale. Sembra grande ma non lasciatevi ingannare.

Entrammo.

"Scusa il disordine." Dissi gesticolando con la mano.

Appoggiai la borsa e mi fiondai in frigo per cercare disperatamente cibo...da una settimana che non mangio qualcosa anzi più precisamente qualcosa di decente.

Nulla come sempre. Vabbè mi rassegnai bevendo della birra quella però non poteva mancare.

"Dovresti sistemare un po'...e queste??" Disse sollevando un mio paio di slip che erano sotto il divano...credo.

"Dammi qua!" Dissi prendendole dalle mani ridendo.

Si sedette rassegnato in mezzo al disordine.

"Dovresti mangiare qualcosa non bere quella merda."

"Non ho nulla...non sono andata a fare la spesa." Dissi continuando a bere la birra.

"Bè allora ordiniamo la pizza per lo meno mangerai qualcosa di buono."

Prese il telefono.

Ordinó per lui una Salame piccante e per me una parmigiana.
La mia preferita.

Ero in piedi a guardarlo.

Mi squadrò dalla testa ai piedi.

"Che c'è?" Domandai

"Tu sei dimagrita ancora..."disse serio.

"No assolutamente..." Dissi ridendo cercando di smorzare la tensione.

"Rose..."

Sospirai.

"Bè non so forse 4-5kg??"

Continuó a guardarmi.

"Ok magari 6-7kg...ma che differenza fa?" Domandai buttando via la bottiglia.

"Non va bene Rose...lo sai anche tu."

"Che ci posso fare...sono fatta così." Dissi sedendomi affianco a lui.

"No tu non eri così...lo sei diventata."

È vero...da quanto mi sono lasciata con il ragazzo che pensavo fosse quello giusto, tutto il mondo mi è crollato addosso.
Non ridevo non mangiavo e andavo a malapena a lavoro.
Louis mi ha aiutata molto...ma ha ragione, sono cambiata non sono più la vecchia rose.
Non credevo più a nulla...ero stanca di stare male per degli stronzi.
"amore" quella parola oramai non esisteva più nel mio vocabolario...lo rimossa come ho fatto con tante altre cose.

Scrollai le spalle.

Continuava a guardarmi con Quei suoi occhioni azzurri...sembrava volesse accedere alla mia mente per capire cosa stavo pensando.

"Non ci riuscirai..."

"A fare cosa?" Domandó

"A leggermi nel pensiero stupido!" Dissi ridendo.

"Dai almeno ci ho provato." Disse ridendo.

Suonó il campanello...sicuramente erano le pizze.

Si alzò di botto e le andò a prendere.

"Eccole qua belle calde." Disse orgoglioso.

"Bene...ma se io ti dicessi che mi è passata la fame?"

"Se io ti dicessi se non la mangi te la ficco con la forza nello stomaco?"

"Ok mi hai convinta." Dissi ridendo.

Mangiammo davanti alla televisione guardando uno stupido programma sui fantasmi.

"Rose! Hai visto si è aperta la porta dietro di loro..." Disse addentando la pizza.

"Wow che bello...davvero interessante."

"Shhh...guarda c'è un'ombra...giratevi, GIRATEVI!!" Urló convinto che gli potesse sentire.

Iniziai a ridere. Avevo le lacrime. Lui si che riusciva a farmi stare bene.

"Non la mangi più??"domandó indicandola.

Ne avevo mangiato metà giusta giusta.

"No sono piena!" Esclamai massaggiandomi la pancia.

"Mmm e va bene un pó ne hai mangiata." Disse dolcemente.

Presi i cartoni e buttai tutto nel cestino.

Presi la coperta e appoggiai la testa nelle gambe di Louis.

Mi accarezzava i capelli e inizió a cantarmi il ritornello di "See you again". La sua voce era fantastica...dolce e delicata.

Quando era piccolo aveva frequentato la scuola di canto...non era la prima volta che lo sentivo cantare ma questa volta lo stava facendo con il cuore.

Mi addormentai cullata dalla sua voce.

Spazio autriceee!!! Spero vi piaccia il primo capitolo!! Ditemi che ne pensate!❤️❤️❤️ 😁

Friends of sex ||• H.S. (SOSPESA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora