Capitolo 17 - Di nuovo una famiglia

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La mattina dopo t/n si svegliò più tardi del solito: era andata a dormire troppo tardi. D'altronde né lei né Albus volevano far finire quella notte. T/n avrebbe voluto vivere in quell'istante per sempre. Albus era l'unico che la capiva fino in fondo anche se il loro rapporto era davvero singolare e mutevole. Proprio come loro due.

Mentre t/n mangiava distrattamente i suoi pancake al tavolo di Serpeverde non riusciva a smettere di fissare James dall'altra parte della stanza che rideva con qualche ragazza.

- Flashback -

Una sera di fine luglio t/n e James erano sgattaiolati sul tetto per l'ennesima volta a guardare il tramonto. Ogni giorno era diverso: rosso, arancione, rosa, con o senza nuvole, a volte con la pioggia.
Quel giorno il sole tingeva il cielo di rosso mentre scompariva tra i grattacieli di Londra. Una fresca brezza rendeva ancora più piacevole il momento.
T/n era seduta sul tetto con le ginocchia al petto. James era accanto a lei e le teneva un braccio intorno alle spalle.
"Siamo molto fortunati ad averti. Da quando sei con noi la famiglia è ancora più bella di prima" James le accarezzò la testa.
"James... Resteremo sempre insieme, vero?" chiese timidamente t/n.
"Ma che domande fai?" rispose indignato James. "Certo che sì! Perché dovrei allontanarmi da te? Senza di te niente è lo stesso. Sei la mia sorellina, sarò sempre dalla tua parte"
T/n lo aveva abbracciato mormorando un "grazie".

- Fine flashback -

T/n cercò di non piangere. Avrebbe dovuto aspettarselo da James. Tutto tranne finire in Serpeverde. Sarebbe stato con lei a parte in quel caso che, ovviamente, era accaduto. Si meritava parecchi calci nel sedere e una bella lavata di capo. Quel giorno, cascasse il mondo, sarebbe andata a parlargli. Era stanca del suo comportamento, riusciva a essere peggio di un bambino.

"Ehi, tutto bene?" Albus e Scorpius si sedettero al tavolo di fronte a lei.
"Pensavo a quel deficiente di James. Oggi vado a dirgliene quattro" dichiarò t/n con tono deciso. "Comunque, come mai siete scesi così tardi?"
"Questo qui non voleva alzarsi" Scorpius sbuffò indicando Albus. "Ieri notte è uscito di nascosto ed è tornato tardissimo. Non mi ha voluto dire niente, ma sospetto che c'è di mezzo una ragazza" fece l'occhiolino. Albus girò la testa rosso in viso e t/n non poté fare a meno di pensare quanto Scorpius ci fosse andato vicino. Peccato che quella ragazza fosse sua "sorella".

Dopo pranzo, prima che riprendessero le lezioni t/n incrociò Rose nei corridoi.
"T/n, aspetta!"
"Rose?" T/n era piuttosto sorpresa che la cugina volesse parlare con lei.
"Io e tutti gli altri ci siamo accorti di quanto siamo stati stupidi, ma non c'è modo di fare ragionare quel testone di James. Mi dispiace così tanto!" Rose la abbracciò stretta. "Sappiamo entrambe che solo tu puoi fare leva sul suo senso di colpa e fargli cambiare idea".
"Avevo già intenzione di parlargli. Speravo che voi avreste capito da soli e, grazie a Merlino, lo avete fatto"
"Troverai James all'ingresso di Hogwarts. All'ultima ora ha cura delle creature magiche" consigliò Rose.
"Grazie di tutto Rose"
"Sono io che devo ringraziare te. Ora vai, non vorrai mica fare tardi a lezione!"
Le due ragazze andarono in direzioni opposte verso le loro classi. La situazione "famigliare" si stava risolvendo e t/n si sentì più tranquilla. Era sicura che sarebbe riuscita a fare funzionare il cervello bacato di James.

L'ultima lezione della giornata era finita. T/n uscì dall'aula di trasfigurazione insieme a Lily e Hugo.
"Ci vediamo in biblioteca?" Chiese la rossa.
"Non oggi, Lils. C'è una cosa di cui mi devo occupare"
Lily e Hugo annuirono, avevano capito a cosa si riferiva.
"Buona fortuna, allora" disse Lily.

"Ci vediamo a cena!" Esclamò t/n mentre correva verso l'ingresso del castello dove avrebbe dovuto trovare James che tornava dalla lezione di cura delle creature magiche.

Amore (quasi) proibito || Albus Potter x readerWhere stories live. Discover now