Pressione visiva

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"Che diavolo sta succedendo?! C'è qualcuno qui?!" grido più forte che posso.

Aspetto col fiato sospeso una risposta, che non arrivò mai. L'unica cosa che arrivò alle mie orecchie era un leggero eco del mio urlo. Non riuscivo a capire. Tutto ciò va contro ogni logica.

Fino a due minuti fa, questa stanza era l'entrata dell'edificio in cui lavoro, persino la segretaria è sparita.
Sono stati portati in un'altra dimensione?
E se fossi stato io ad essere stato portato in un'altra dimensione?
No, ma che dico. Non sono lucido, questo è sicuro. Non è possibile una cosa del genere. Un'altra dimensione? Ma che penso?

Certo però, non riesco a spiegare ciò che è successo qualche secondo fa. Sono solo, in un posto sconosciuto, ho un mal di testa atroce e non mi reggo in piedi dalla stanchezza. Inizio ad avventurarmi in questo strano posto. È una struttura bizzarra, monotona, ci sono moltissimi corridoi, uno uguale all'altro, con la stessa carta da parati gialla, attaccata alle mura senza il minimo difetto, nessun minimo strappo, staccatura, come se fosse uno strano tipo di legna, tutta uguale.
Più cammino e piu il battito del mio cuore si fa forte e veloce.
Continuai a camminare per circa un quarto d'ora, o almeno credo. Non percepisco come passa il tempo qua, sembra passata un'epoca. Non c'è nemmeno una porta, un quadro, uno scaffale, un arredamento. Nulla.
Ma soprattutto la cosa che mi colpì fu che, nonostante non ci fosse nemmeno una finestra né un lampadario o una fonte di luce, quel posto fosse omogeneamente illuminato.
E tutto questo giallo intorno a me mi sta facendo perdere la testa, come se esercitasse una strana pressione visiva.

Stuck in a nightmareWhere stories live. Discover now