Capitolo XXXVIII

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Fu Daniel a rimettere a posto la mandibola di Bass. Quando gli altri gli domandarono come avesse fatto, lui rispose che una volta nonno Noah era caduto da cavallo ed Erik, suo padre, gli aveva risistemato l'osso del naso e la mandibola. Era una menzogna, ovviamente, e per la prima volta gli altri non credettero a una sola parola. Solo che non ritennero necessario darci peso; per i fratelli Sartori Daniel Kohler era un orsacchiotto in armatura, per Kamila una instancabile macchina del sesso.

Meno di mezz'ora prima Alex si era caricato il fratello in spalla e lo aveva trasportato fin sopra il divano di casa, dove stava ancora riposando. Kamila aveva chiamato Daniel per una 'riunione urgente' e lui si era portato appresso Janir.

Era stato il Comandante a dare l'ordine di lasciare gli altri Elécta liberi di muoversi, e ciò che aveva ottenuto era stato sfiorare la tragedia. Sapeva benissimo che, una volta manifestati i poteri dopo un sempiterno sonno della durata di diciannove anni, per i primi mesi, o forse anni, sarebbero stati imprevedibili.

Era stato un errore che, in realtà, aveva dovuto commettere. A prescindere dal piano, Daniel voleva Ézre. L'idea che di lì a pochi mesi i propri sottoposti avrebbero dovuto tornare su Àrret – e lui avrebbe dovuto seguirli – lasciando Il Traditore impunito e libero di scorrazzare sulla Terra, lo stava facendo impazzire. Così aveva deciso di mandare tutti i sottoposti alla sua disperata ricerca; quando Iniome e Petrac avessero saputo che Dankre aveva impartito un ordine fuori programma, gli avrebbero senz'altro fatto tagliare la testa.

Un rischio inutile, comunque, perché non c'era più tempo. Janir era stato nominato Elécta, era stato ritenuto degno di sostituire Xander, e la penultima fase del piano andava messa in atto prima della ripartenza di Khémille.

Per privarsi della felpa, Kamila diede le spalle a tutti. Avrebbe lasciato che gli altri posassero i compassionevoli sguardi sulla propria schiena martoriata, ma non avrebbe mai concesso loro il gusto di vedere il proprio volto contrito dal dolore lancinante che non voleva attenuarsi. Non si sarebbe mostrata debole.

Un alito di vento fresco e piacevole sulla parte ustionata le fece sfuggire un gemito.

«Sono troppo debole per provare a guarirti» disse Alex, piombato alle sue spalle, «ma posso darti sollievo.» Era stato lui a refrigerare la ferita della demone.

«Non ce n'è bisogno» rispose lei senza voltarsi, «se Bass dovesse svegliarsi perché ha percepito il tuo odore, saremmo punto e a capo.»
Alex smise immediatamente di emanare condensa dai palmi delle mani.

Era stata Kamila, durante la lotta, a proporre di far perdere i sensi a Bass. Dopodiché aveva spiegato agli altri che ogni volta in cui aveva perso il controllo, la propria furia distruttiva a un certo punto si era esaurita insieme alle energie; collassava e, al risveglio, scopriva di essere tornata a vestire i panni di una demone più o meno controllata. Cosa aveva fatto nel pieno della follia, non lo ricordava nemmeno più troppo nel dettaglio. L'essenziale, però... quello se lo sarebbe portato nella tomba. Distruzione, sangue, morte.

«Come pensate di procedere?» domandò Daniel a nessuno in particolare.

Fu Kamila a prendere parola. «Innanzitutto voglio sapere perché» e guardò Anya. «Perché ha perso il controllo? Che cosa è successo?»

Anya sussultò. Si era seduta sul pavimento ai piedi del divano, così da tenersi vicina a Bass. Chiuse gli occhi e rivide quei ragazzini, riascoltò il loro chiasso, annusò l'odore dell'erba che stavano fumando. Era lì, in quella piazzetta, con loro. Stavano bene, tutti quanti. Sorrisi languidi, frasi allusive, una mano fuori posto. Stava andando tutto secondo i piani. Bass avrebbe dovuto perdere il controllo. Ed era successo. Aveva riposto tutta la sua fiducia in Anya. Lei, che ancor prima di mettere in atto quel folle piano aveva fiutato la tragedia. Lei, che contrariamente alle aspettative di Bass, non era riuscita a calmare la sua furia né a placare la sua 'fame di vita'.

Immunda et Maledictus - Gli EléctaΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα