Memory Lane - Seconda Parte

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16° Capitolo - Seconda Parte

Parcheggio la macchina e mi guardo un pò in giro, questo posto non è cambiato di una virgola. Non ho mai più messo piede qui dentro da quella "non cena" disastrosa di tantissimi anni fa...anche perchè venire qui costa un botto e di certo non te li do 50 bigliettoni per un pezzo di carne che muggisce ancora! Ok, adesso che sono qui..cosa dovrei fare? Sbircio un pò all'interno della sala in cerca di aiuto quando un cameriere tirato a lucido spunta all'improvviso con un vassoietto in mano.

<< Immagino lei debba essere la Signorina Davis >>

<< Esatto...questo è per me? >> domando indicando il vassoio

<< Si, una persona speciale mi ha detto di darle questo >>

Inutile dire che una parte di me sperava di trovarci un delizioso dolce e invece, dopo aver sollevato la cloche, mi trovo davanti un altro bigliettino. Lo afferro e lo apro avidamente ma mi fermo subito dal leggerlo perchè mi sento osservata. Infatti il cameriere è lì impalato a fissare il pezzetto di carta con curiosità, così lo infilo in tasca e sfoggio il mio sorriso (falso) migliore.

<< Grazie mille per la gentilezza, arrivederci >> esclamo uscendo dal locale e infilandomi subito in macchina per aprire il biglietto.

" Ricordo come se fosse ieri quella sera in cui,inevitabilmente, le nostre vite si sono intrecciate inesorabilmente. Pensavo che la mia esistenza era finita, che avrei dovuto convivere con una persona che mi odiava perchè sono sincera, quella sera ero più arrabbiata con i giochetti sporchi di mio padre che scoprire di dover abitare con te...lo sai che, nonostante i battibecchi a scuola, hai sempre catturato la mia attenzione in maniera positiva ma non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo a me stessa. Quante battutine cattive ci siamo scambiate nei giorni successivi al mio trasloco ma anche quanti momenti teneri e buffi ci sono stati quando cercavi di essere gentile come quando mi hai stretta fortissimo a te durante la festa a casa tua e qualcuno ha rotto il mio carillon. Oppure quando al cinema ho stretto la tua mano perchè ero spaventata dal film, quando hai cantato per me la prima volta, in camera tua...dio quanto eri sexy! Ero così ingenua allora, provavo tanti sentimenti per te che non riuscivo o non volevo decifrare per paura, ma in realtà credo di essermi innamorata di te fin da subito perchè fin dall'inizio, mi hai trattato con un attenzione e un riguardo che nessuna persona aveva mai osato fare. Sembrava che il tuo unico scopo era farmi stare bene,rendermi felice...e qui arriva la tua prossima tappa. Ti dico solo che non ho mai riso e osato così tanto nella mia vita e quella giornata sarà per sempre la mia preferita. Non ti farò fare avanti e indietro tra i vari luoghi, ti dico solo che dovresti fermarti alla nostra prima tappa e per favore, fa attenzione alla tua caviglia perchè la mia già ha dato. PS. So che ci sei rimasta male di non aver trovato un dolce sotto alla cloche, ti prometto che appena ci vedremo mi farò perdonare,quindi adesso hai un motivo in più per correre da me."

Sorrido come un idiota davanti al bigliettino e penso a quanto sono fortunata, insomma..chi farebbe una cosa così strana ma al tempo stesso romantica per la sua fidanzata? Rileggo le ultime frasi e cerco di capire a quale giornata si riferisce...abbiamo riso tanto...e a quanto pare abbiamo visitato più luoghi e, in particolar modo,devo fare attenzione alla mia cav...aspetta un momento! Ci sono, so a cosa si riferisce!

Soddisfatta dalla mia ottima memoria, metto in moto e sfreccio nel passato in una delle giornate più strane che abbia mai vissuto.

Spengo il motore ed esco dall'auto con un sorrisino stampato sul viso. Ammiro con felicità la natura che è rimasta immutata da quel giorno di tanto tempo fa, sembra che tutto si sia fermato a quella giornata. Il mio sguardo cade sul cartello con l'immagine del cigno e rido scuotendo la testa, ricordo tutto come fosse ieri...le mie urla spaventate, la risata fragorosa d Spencer...il pit stop alla pompa di benzina e oh cielo, il matrimonio di quei tizi sconosciuti. A cosa diavolo stavo pensando quando mi sono imbucata? Probabilmente Spence ha ragione, qualsiasi cosa facessi era per far stare bene lei, e quel giorno la biondina era parecchio affamata! Mi è bastato quello per intrufolarmi nel tendone! Mi infilo le mani in tasca e mi guardo in giro, e adesso? Dove trovo l'altro indizio? Non dirmi che devo corrompere un cigno perchè col cazzo che rischio di nuovo la vita per avvicinarmi ad uno di loro...in più potrebbe fare una brutta fine perchè non mangio da ieri sera e sono abbastanza affamata! Passeggio un pò nei dintorni fino a quando non mi imbatto in una scatolina in legno poggiata davanti ad un tronco con un biglietto con il mio nome sopra. Non fraintendetemi, so che è da parte di Spencer ma la mia mente malata e allenata a Criminal Minds, Law & Order e Cold Case non si fida del tutto. Potrei trovarci una mano mozzata, una piccola bomba ad orologeria o chissà quale altra cosa strana..ok ok, la apro, sono troppo curiosa come quando mi sono intrufolata dal Signor Bavoso! Apro la scatola e sorrido genuinamente, all'interno ci sono gli stessi snacks acquistati alla stazione di benzina, una lattina di birra (la stessa che avevo nello zaino quel giorno) e la copertina del singolo "Wannabe" delle Spice Girls e, ovviamente, il biglietto con l'indizio.

" Se sei riuscita a superare la paura di un probabile attacco dai cigni e il timore di trovare qualcosa di oscuro nella scatola (so come funziona la tua testolina malata,Alex), hai sicuramente trovato un pò di cibo schifezza per ricordare quel giorno e per sfamarti un pò, immagino che avrai super fame! Come puoi vedere c'è anche il riferimento alle Spice Girls, dio quanto ho riso quella giornata, a distanza di anni,ripenso a quel momento e rido da sola come un idiota. Sei sempre stata la fonte della mia felicità. Adesso voglio che tu vada in un altro posto, un posto che ha visto molti nostri baci, non il primo ma il secondo si..ed è un luogo che per te è stato sempre sacro ma che hai più volte deciso di condividere con me perchè tu sei così, Alex Davis, generosa e buona, metti sempre il bene degli altri al di sopra del tuo ed io ti amo tantissimo per questo. Metti in moto e torna nel posto in cui per tanto tempo è stato il tuo luogo speciale."

Apro una barretta di mars e sorrido, questa volta l'indizio è facilissimo.

Parcheggio e mi sgranchisco le gambe, fare avanti e indietro è un pò stressante e poi sto in giro da tutto il giorno e ormai è quasi sera...in più Chapman mi deve un pieno alla macchina! Cammino lentamente sul prato ricordando tutti gli episodi che mi hanno portata qui nel corso degli anni,da quando ero una bambina che lo esplorava con il padre passando da adolescente incazzata col mondo intero a persona adulta che lo condivide con la persona che ama. Qui io e Spencer ci siamo baciate per la seconda volta, non fu un bacio romantico perchè c'era tutto il casino di mio padre ma resta comunque nella mia memoria e poi abbiamo condiviso tanti altri momenti, alcuni decisamente vietati ai minori...fortuna che questi alberi non possono parlare! Un oggetto indistinto cattura la mia attenzione, così mi avvicino e resto piacevolmente sorpresa. Incorniciato c'è un mio ritratto, una Alex sedicenne con la chitarra in mano, credo di non aver mai visto questo disegno. Prendo il quadretto e noto la data...come pensavo, risale ai primi tempi in cui Spencer si è trasferita da me e, attaccato all'angolo c'è un bigliettino.

"Senza saperlo,sei stata la mia musa ispirarice, sei stata il motivo per cui ho ripreso in mano un pennello e ho creduto di nuovo nelle mie capacità senza pensare al dolore che mi procurava guardare una tela e pensare a mia madre. Hai sempre incoraggiato le mie passioni, hai sempre supportato ogni mia iniziativa, sei stata la mia fan numero uno non solo allora ma anche in tutti questi anni...è anche a te che devo la realizzazione di me stessa. A te,devo tanto Alex..specialmente perchè mi hai fatto capire cos'è realmente l'amore e come si dovrebbe davvero amare e forse a 16 anni non sapevamo bene che peso avessero determinate parole ma a distanza di anni, quelle stesse parole hanno assunto il significato giusto perchè avevi ragione quella sera,fuori sui nostri balconi comunicanti, "L'amore è come tornare a casa dopo un lungo viaggio". Ed il nostro è iniziato tanti anni fa e continua ancora. Oggi abbiamo fatto entrambe un altri tipo di viaggio, uno nel passato, per ripercorrere tutto quello che abbiamo conquistato tappa dopo tappa ma adesso è arrivato il momento di tornare al presente perchè noi non siamo solo la sfigata lesbica o la cheerleader popolare di un tempo, siamo anche altro e lo abbiamo visto in questi ultimi anni in cui abbiamo preso strade diverse ma che alla fine ci hanno portate di nuovo sullo stesso percorso, inevitabilmente. Quindi adesso è tempo di tornare di nuovo alla realtà, dopo questo piccolo viaggio è tempo di tornare a casa...da me. Ti aspetto."

If I could reach the starsWhere stories live. Discover now