11. La cravatta blu marino

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Non lo so neanch'io quanto tempo ho trascorso a spremermi le meningi, per trovare una soluzione

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Non lo so neanch'io quanto tempo ho trascorso a spremermi le meningi, per trovare una soluzione. Anche se Renjun venisse a prendermi in questo preciso istante, non credo riuscirei ad arrivare alla porta d'ingresso senza preoccuparmi delle cascate del Niagara, che potrebbero scorrermi giù per le gambe. Sono costretta a scrivere un messaggio a Donghyuck, "chiedendo" se per caso ha degli assorbenti o degli antidolorifici; è poco probabile che la prima richiesta riceva una risposta affermativa, dato che non credo ci siano prodotti di igiene femminile in una casa condivisa da due ragazzi single, ma vale la pena tentare. Anziché una risposta immediata, sento qualcuno bussare alla porta. 

Ah, merda. Forse avrei dovuto scrivere a Jeno, ho un rapporto più stretto con lui. D'altra parte, spero proprio che Jeno non si trovi ancora in salotto, così che non possa assistere alla scena. Non è che mi vergogno di avere il ciclo o roba del genere—mi imbarazza solo il fatto che mi sia arrivato in un posto a me poco familiare e che mi sia fatta trovare totalmente impreparata e che probabilmente dovrò mandare qualcuno a prendere quello di cui ho bisogno. E in più ho rovinato la biancheria intima che avevo appena comprato. 

Apro lentamente la porta e mi trovo davanti l'espressione preoccupata di Donghyuck. Prima che riesca a pensare alle parole giuste da dirgli, Donghyuck apre la bocca per primo. 

"Scrivimi per massaggio la marca di assorbenti che usi di solito. Te li vado a prendere io." Quella di Donghyuck non è un'offerta, bensì un ordine. Per quanto mi piaccia rimanere fedele ai miei principi di vita—evita sempre di essere in debito don Lee Donghyuck—non sono nella posizione di rifiutare. 

Dopo quindici minuti di occhiate ansiose al mio orologio e dopo aver tentato di arrestare spiritualmente le perdite di sangue, sento di nuovo qualcuno bussare con fermezza. Apro la porta e mi ritrovo davanti una grande busta di plastica, una felpa e un paio di pantaloni della tuta. 

"A-aspetta, a cosa servono questi vestiti?"

"Ho pensato che quel top e quei jeans non fossero il massimo della comodità." La voce di Donghyuck è leggermente ovattata a causa della porta socchiusa che ci separa. 

"No, Donghyuck, non voglio sporcarli—" Mi chiude la porta in faccia. Questo vuol dire che non accetterà un no come risposta. Beh, se proprio insiste. I vestiti che avevo indossato questa mattina per andare a lezione, stavano diventando soffocanti. 

Aspetta. Quando la porta si è chiusa, ho sentito il tintinnio delle chiavi—potrebbero essere le chiavi della sua auto o della sua bici, non ne sono sicura, ma si è ritrovato costretto a guidare per andare a comprarmi quello di cui avevo bisogno? Pensavo ci fosse una farmacia o un supermercato da qualche parte in questo quartiere. Merda, ora mi sento ancora più in debito. 

Il contenuto della busta di plastica è tutto ciò che avevo chiesto, fatta eccezione per un pacchetto di cerotti riscaldanti, che sono sicura di non aver menzionato. Secondo le istruzioni sul retro, servono esclusivamente ad alleviare il dolore provocato dai crampi mestruali. So di non averli chiesti, perché ho già una borsa dell'acqua calda che mi aspetta a casa, perciò dev'essere stata opera di Donghyuck. È stato... carino da parte sua. 

Blind Date / HaechanOnde histórias criam vida. Descubra agora