Vicino

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Greta POV:
Quando Brahms se ne va, la porta si chiude dietro la sua alta corporatura, i miei pensieri iniziano a dilagare. 

Il mio aspetto esteriore, prima calmo, va in frantumi e tutto ciò che resta sono lacrime. 

Lascio uscire tutto senza curarmi se Brahms mi ascoltasse o no. 

Le mie lacrime cadono inesorabilmente, quindi non mi prendo nemmeno la briga di provare ad asciugarle. 

I singhiozzi mi tormentano il corpo e rumorosi sussulti sfuggono dalle mie labbra. 

Così forte che la mia mano non fa nulla per metterli a tacere, così infilo la testa in uno dei miei cuscini. 

Per favore... per favore... qualcuno mi aiuti...

Brahms POV:
Chiudo la porta dietro di me. 

Il mio corpo si appoggia delicatamente al muro accanto alla sua porta e scivolo verso il basso.

Rimango lì e mi siedo in silenzio non volendo essere troppo lontano da lei. 

I miei occhi si chiudono mentre la mia stanchezza, mi colpisce per tutte le preoccupazioni e le ricerche. 

Poi lo sento. 

Il primo di tante grida strazianti.  Il mio corpo si irrigidisce immediatamente a quanto suona a pezzi. 

"Scusa Greta" sussurro tra me e me mentre un paio di lacrime mi scendono sul viso.

Greta POV:
"Brahms.." Sussulto.

Ho bisogno di Brahms
"Brahms!"

Brahms POV:

"Brahms!"

Il suono del mio nome che lascia le sue labbra.

Sembra così disperata e ferita. Apro immediatamente la porta e corro dentro, dritta al suo capezzale.

"Greta...?"

Mi guarda con gli occhi vitrei e il naso e le guance rosse.

Alzo la mano per accarezzale il viso e asciugarle le lacrime.

Greta mi permette di farlo prima di lanciarsi contro di me. 

Il mio corpo sussulta all'istinto pensando che sia arrabbiata con me e ora si scaglia contro. 

I nostri corpi cadono a terra con il suo sopra il mio. 

Thump

Sono rimasto sdraiato ancora in attesa che mi spingesse e urlasse, ma non lo fa. 

Invece il suo viso trova l'incavo del mio collo mentre le sue braccia e le sue gambe mi avvolgono. 

"Greta?" La chiamo mentre provo a sedermi. 

La sua presa su di me, si stringe e affonda la testa più a fondo nella mia clavicola. 

"Shh...stringimi solo... per favore" piagnucola. 

"Voglio solo a rimetterci sul letto, Greta" "Oh" Mi siedo lentamente, cullando il suo corpo sul mio petto, prima di alzarmi con cautela e rimetterci sul suo letto.

Una volta sul letto, lei si avvicina immediatamente a me. 

Mi irrigidisco leggermente sorpreso dalle sue azioni prima di decidere di approfittare di questo momento e rilassarmi nel suo abbraccio. 

Dopo qualche minuto di silenzio decido di parlare. 

"Greta" "Sì?" 

"Mi-mi dispiace... mi dispiace di averti reso infelice. Mi dispiace di averti ferito emotivamente e fisicamente. Mi dispiace di non poterti lasciare andare. Mi dispiace per- per amarti" La mia voce si fa quieta alla fine intanto che osservi il soffitto con uno sguardo addolorato. 

"Brahms" una mano si posa sulla mia mascella.
Sposto il mio sguardo nei suoi occhi che sono pieni di qualcosa che non ho mai visto prima. 

"Non dirlo"

Questo è tutto ciò che dice prima di lasciarmi andare e nascondersi nel mio petto. 

Che cosa significa? 

Non volendo rovinare il momento, quindi decido di tenere le mie domande nella mia testa. 

Greta POV:

Non posso credere di averlo appena fatto... beh, questo è ciò che l'amore ti fa... ti fa fare cose pazze e meravigliose
Anche se nel mio caso non sono sicuro che ci sia qualcosa di meraviglioso sul tavolo, ma c'è solo un modo per scoprirlo

Sospiro piano mentre penso alla mia situazione. 

"Ehi Brahms" lo chiamo piano mentre sollevo lentamente la testa per guardarlo. 

"Io- penso che-"

Mi interrompo quando vedo i suoi occhi chiusi e le labbra leggermente socchiuse. 

"Che stai dormendo" sospiro delusa prima di rimettermi a mio agio ancora una volta e addormentarmi.

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