Ossessione

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Greta POV:

"Ossessione?" dice.

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi e verso terra.

Dentro e fuori Greta

Respiro profondamente mentre cerco di calmarmi.

"Lascia perdere,Brahms" esordisco mentre mi giro e comincio ad allontanarmi da lui.

I miei movimenti sono però fermati dalle sue braccia che mi avvolgono la vita.

"Greta... smettila di respingermi"

"Brahms lasciami andare..." affermo a denti stretti.

"Greta-"

"No!!"

Mi strappo dalla sua presa possessiva e scappo.

Non so dove sto andando, ma a questo punto non mi interessa molto.

Devo solo allontanarmi da lui solo per un po'.

Continuo a correre finché la mia adrenalina non svanisce e tutto ciò che mi rimane sono tante emozioni.

"Cosa dovrei fare? Io mi preoccupo per lui m-ma ha fatto così tanto... troppo per me per perdonarlo. È una persona cattiva... lo so... ma poi può è g-gentile con me. Si fa odiare così tanto m-ma allo stesso tempo io"

Lo amo...

"No! Io- non posso! H-ha ucciso delle persone e-e mi ha ferito."

Mi alzo in piedi e sbatto la mia testa contro un albero mentre il pensiero si ripete nella mia testa.

Lo amo...

Affondo lentamente a terra. Le lacrime iniziano a rigarmi il viso mentre i singhiozzi sfuggono alle mie labbra.

Io-lo amo... quando è successo? Perché è successo?

Singhiozzo tra le mie mani quando mi rendo conto della mia situazione. Le mie mani cadono lungo i fianchi e i miei occhi si spostano in alto verso il cielo ora pieno di stelle luminose.

"Cosa devo fare? Mi chiedo. Mi spezzerà il cuore lasciarlo lì tutto solo, ma ne varrà la pena, il senso di colpa che avrò, se torno da lui?"

Rifletto su questo pensiero finché il mio corpo non decide di rinunciare a me. Ricado contro lo sporco soffice e chiudo gli occhi. I grilli cinguettano una melodia confortante e cado in un sonno agitato.

....

"Greta"

"Mmmh"

"Sveglia"

"...no"

Sento un dolce sospiro prima che il mio corpo venga sollevato dal suo posto a terra e preso da un paio di braccia.  So che è Brahms e gli permetto di riprendermi anche se so cosa mi aspetta. 

Dopo un po' arriviamo a casa.  Continuo a fingere di dormire mentre Brahms mi porta in casa, su per le scale e nella mia camera da letto.  Mi mette sul letto e si siede accanto a me. 

"So che sei sveglia Greta..."

Apro gli occhi e fisso il muro di fronte a me.

"Greta, guardami"

Faccio come mi ha detto.

"Senti, non dobbiamo parlare adesso. Possiamo parlare più tardi quando ti sentirai meglio, ok?  Non ho intenzione di metterti fretta.."

Lo guardo attentamente. Studio i suoi occhi e noto che sembrano sinceri e con il cuore spezzato... sono pieni di lacrime...

"Brahms.."

"no... Sto bene, ora, che so che anche lo sei.  Mi hai spaventato, Greta... E-ero così t-terrorizzato.  Non farlo mai più, ok?"

I miei occhi si spostano dal suo sguardo a in basso, non potendo rispondergli.
Sospira.
"Ne possiamo parlare più tardi" Mi rassicura mentre mi bacia sulla fronte, le labbra indugiando, per poi lasciarmi sola, nella mia stanza, con nient'altro che la mia coscienza sporca.

Angola autrice
Vi chiedo immensamente scusa per non aver aggiornato ultimamente ma avuto dei seri problemi familiari.
Comunque volevo ringraziare tutte le persone che stanno votando la storia, vi adoro.

The BoyWhere stories live. Discover now