Bloccata

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Greta POV:

Brahms e io ci guardammo semplicemente, l'un l'altro dopo che finì il suo discorso. Se non fossi stata così spaventata, probabilmente gli avrei urlato contro dicendogli che non ero di sua proprietà, ma in quel momento non sembrava la cosa migliore da fare. Così rimasi ferma e fissai i suoi freddi occhi scuri.

Dopo qualche altro secondo, Brahms alzò la mano. Mi tirai indietro non volendo che mi colpisse o mi toccasse, ma non ero stata abbastanza veloce poiché un secondo dopo la sua mano mi stava accarezzando la guancia. Feci per allontanarmi ma la sua altra mano mi afferrò per la vita e mi tenne ferma in modo che non potessi muovermi.

Mi voltai da lui, disgustata, dalle sue azioni. Mi voltò indietro la testa per affrontarlo e il suo sguardo si fissò nella mia testa mentre continuai a guardare per terra.

Lo sentii avvicinare la testa a me. Chiusi gli occhi, pregando che si allontanasse e mi lasciasse andare. Invece, sentii le sue labbra sul mio collo che lasciavano piccoli baci.

Alzai di scatto la testa e fissai scioccata, Brahms quando entrai in contatto con il suo volto smascherato.

"Mi dispiace, Greta. Non volevo farti del male, ma tutto intendevo quello che ho detto. Sei mia, okay?" Disse guardandomi in faccia. Guardai nel vuoto dietro di lui. "Va bene" dissi sconfitta. Ero ancora così arrabbiata e ferita, ma non potevo affrontare Brahms proprio adesso. Avevo solo bisogno di allontanarmi da lui,ora.

"Bene, adesso, andiamo a letto" disse severamente. Mi prese per mano e mi condusse di sopra. Andai in camera mia e Brahms mi seguì. "Brahms cosa stai facendo??" chiesi nervosamente. "Guardo sempre a ciò che è mio, quindi d'ora in poi dormirò nel tuo letto, con te" disse.

"Brahms non è..."

"Non lottare contro di me, Greta" disse cupamente.

Mi zittii subito e continuai per la mia strada con lui che mi seguiva.

Una volta nella mia stanza, presi dei vestiti e mi voltai per andare in bagno. Mi cambiai rapidamente, non volendo farlo arrabbiare e tornai in camera rapidamente. Brahms si era già accomodato sul mio letto e immediatamente, spostò il suo sguardo su di me mentre entravo.

Accarezzò il letto accanto a sè e io obbedii. Mi avvicinai lentamente e mi sdraiai, cercando di mettere più spazio possibile tra di noi.

Brahms, in mente, non aveva niente di tutto ciò mentre mi afferrò per la vita e mi attirò a sé. "Mia" mormorò mentre mi baciava il collo. Continuò così finché non trovò il mio punto debole. Gemetti dolcemente e arrossii mentre lui mi guardava.

Non volevo. Non posso credere di essermelo lasciato sfuggire.

I suoi occhi contenevano innocenza, curiosità e qualcosa di più oscuro.

"Cos'era quello, Greta??" Chiese.

Ero imbarazzato dalle mie azioni e lui domandandomi questa cosa, mi fece ricordare che aveva la mentalità di un ragazzino e non sapeva davvero nulla.

"Beh, vedi..." balbettai ma lui m'interruppe però. "Non ti stressare, Greta. So cos'era. Ti lamentavi perché ti piaceva." Vide il mio sguardo confuso e spiegò.

"Forse sono stato rinchiuso per molto tempo ormai, ma questo non significa che non abbia spiato i miei genitori. Ricordo che guardavano questo film, credo si chiamasse 50 sfumature di grigio" Arrossii all'immagine di Brahms che stava osservando i suoi genitori mentre guardano quel film sessuale.

" Bene, ora che so che ti piace il mio tocco, che ne dici se ci divertiamo un po', Greta??" Parlò in modo seducente. "Ehm...Brahms" ma venni interrotta dal suo bacio. Mi bloccai e mi ritrassi, immediatamente mentre lui cercò di rendere il bacio più profondo. "Brahms, no, basta" gridai. Si fermò immediatamente e mi guardò negli occhi.

"Va bene, mi fermo per ora, ma tu sei mia, Greta, quindi è destinato a succedere tra un po' di tempo quindi preparati. Siamo io e te, piccola" sussurrò mentre si sdraiava. Mi allontanai, lentamente da lui e pensai a quello che aveva detto.

Piansi prima di addormentarmi, sapendo che il mio destino era, ormai, segnato.

The BoyWhere stories live. Discover now