Un colpo di sfortuna, uno di fortuna

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Inseguire un drago, specie se si è in gruppo, non era per nulla facile, per non parlare del fatto che dovettero viaggiare di notte e solo uno di loro aveva la visione notturna.

Le cose cambiarono solo di poco quando, dopo circa una settimana giunsero nei pressi delle catene montuose fra il regno del Cielo e quello della Sabbia, in cui ebbero la possibilità di tornare al normale ciclo di riposo notte-giorno, ma ora il rischio di venire individuati si era raddoppiato e dovevano stare molto più attenti.

- Potrebbe essere diretto al palazzo degli ali di Cielo?- Domandò Selene il secondo giorno in cui erano fuori usciti dai confini del deserto. Non avevano acceso nessun fuoco per non allertare il drago che stavano seguendo.

-Non credo, è più probabile che il gruppo abbia la base qui fra le montagne.- Rispose Yami.

Mantis, che stava divorando un grosso pesce, pescato nel fiume lì vicino disse:

-Fero fofo fofano fa...-

-Non parlare a bocca piena.- Lo rimproverò la sorella.

-Dicevo; spero che non sia troppo lontano. Sono stanco di questo inseguimento.-

-Perfettamente d'accordo con te.- L'appoggiò il fratello quando Iride, addormentata al suo fianco, sbuffò nel sonno e gli si accoccolò più vicino.

-Meglio che dormiate, domani sarà una lunga giornata. Faccio io il primo turno. Selene, ti sveglio fra un paio d'ore per il cambio.-

-Va bene.- Rispose lei, sdraiandosi accanto a fratello.

Mantis sembrò sul punto di fare lo stesso ma ci ripensò e si allontanò un po' dal gruppo; causando lo sguardo interrogativo di Pirite.


La previsione di Yami si rivelò corretta quando, dopo un alto paio di giorni di inseguimenti, videro l'ali di cielo accamparsi in una piccola radura dopo una battuta di caccia e sdraiarsi a scrutare i dintorni come in attesa di qualcosa.

-Dividiamoci.- Dichiarò Yami.

-Formeremo tre gruppi, uno rimarrà qui, un altro a destra e l'altro a sinistra.

Rimarremo nascosti e quando arriverà il o i destinata vedremo il da farsi; prima sentiamo che cosa hanno da dire e poi se sono al massimo tre proviamo a catturarli tutti, altrimenti prenderemo solo l'ali di cielo una volta che se ne saranno andati.-

-Va bene, io sono con Selene.- Dichiarò Mantis.

-Allora rimanete qui. Pirite, tu vai con Iride a destra, io invece a sinistra, non fatevi notare.-


Pirite sbadigliò.

La stanchezza di quel lungo inseguimento iniziava a farsi sentire, Iride aveva ceduto e giaceva addormentata usando un cespuglio come coperta e l'ibrido sapeva per esperienza che non c'era verso di svegliarla; motivo per cui era l'unica a non aver mai fatto torni di guardia notturni.

Ora che ci pensava, aveva sentito Mantis lamentarsi più di una volta con Yami a riguardo e quest'ultimo non aveva negato, ma aveva aggiunto qualcosa come "almeno a differenza di te non si lamenta mai".

Si ridestò dai suoi pensieri quando udì il rumore di battiti d'ali e due ali di mare fecero la loro comparsa.

Il più grande aveva le squame blu scuro che si schiarivano su pancia e ali e segni di artigli sul collo sul quale era presente una borsa in cuoio, il più giovane invece era azzurro con la pancia grigia e il dorso blu.

L'ali di cielo sembrava arrabbiato ma a causa della distanza non capiva cosa stava dicendo ai due, ma dedusse che c'entrava qualcosa il drago più piccolo in quanto lo indicò mentre consegnava la lettera. Quello più grosso rispose indicando da qualche parte dietro di sé mentre la prendeva.

Wings of Fire: Lost StoriesDonde viven las historias. Descúbrelo ahora