11. And if you fall in love Zayn?

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-Hei!- si lamentò Karen provando a levarselo, e Zayn ci poggiò la sua mano sopra.

-Monta in sella e non fare storie, mi sono svegliato dieci minuti prima per venirti a prendere- spiegò velocemente sedendosi e accendendo il motore.

Ok, forse in quel momento sembrava una vera rincoglionita: impalata davanti a Zayn con una faccia da pesce lesso e un casco che era il triplo di lei in testa.

-Non dovevi disturbarti, non ti ho mica chiesto io di venirmi a prendere- lo rimbeccò salendo sul sedile posteriore cercando di mantenere le distanze, anche se risultava piuttosto difficile.

-Abbracciami- le ordinò per la seconda volta in due giorni.

-Lo faccio solo perché non voglio cadere, non farti strani film in testa- spiegò allacciando le proprie braccia alla vita di Zayn, proprio come nel sogno.

Scese dalla moto parcheggiata nel mezzo del cortile della scuola, dove tutti potevano vederli. Che grande pensata quella di Zayn.
Guardò Karen scendere un po' impacciata dalla moto e una volta con tutti e due i piedi per terra si guardò in torno.
Si levò il casco da testa e glielo porse rossa in viso.

-Ti imbarazzi per niente, Morrison- la prese in giro.

-Non sono imbarazzata!- negò assumendo un tono da bambina.

-Ma queste dimostrano il contrario, babe- disse Zayn dando un pizzicotto sulle guance della ragazza.

-Oh, smettila di pensare alle mia guance ed entriamo- si scansò lei incamminandosi verso l'entrata e Zayn la raggiunse con pochi passi.

-Cos'è tutta questa fretta ad entrare? Tanto non dobbiamo fare lo stesso un cazzo- la prese per il braccio e la fermò.

Vide gli occhi della ragazza guardarlo dubbioso per poi li sgranarli.

-Cazzo. Il cornetto- borbottò lei battendosi le mani in viso continuando a mormorare tanti 'cazzo' uno dopo l'altro.

-Cornetto?- ripeté lui stranito.

-Mi accompagni a comprarne uno?- domandò Karen diventando rossa per la seconda volta.

-Ok...- non aggiunse nient'altro a causa della ragazzina che gli aveva afferrato la mano e lo trascinava fuori scuola diretti al bar sulla strada opposta all'edificio.

Entrò nel bar e lei chiese un cornetto alla crema da portare via, e il cameriere -maschio naturalmente- le sorrise ammiccante e si diresse a prenderle quel maledetto cornetto, che in quel momento Zayn gli avrebbe ficcato nel culo.
Quando ritornò, Zayn scansò di lato Karen mettendosi davanti al cameriere sorridente, prese dalla tasca i soldi e glieli porse.

-Che stai facendo, Zayn? Devo pagare io- borbottò contrariata Karen cercando di spostarlo e lui le rivolse una veloce occhiata per farla smettere.
Era troppo concentrato a fissare il cameriere.
Gli prese da mano la busta con il cornetto e lo scontrino che fissò divertito: aveva scritto il suo numero. Che gran pezzo di coglione.
Quest'ultimo assunse un'espressione intimorita e Zayn gli scoppiò a ridere in faccia.

-Per quanto io sappia di essere affascinante, amico, mi dispiace deluderti, ma non esco con i ragazzi-
ghignò, prese per mano Karen e uscì dal bar.

-Sapevi che non era per te il numero- lo accusò lei.

-Certo che lo sapevo,non sono mica rincoglionito-

-E perché l'hai fatto? E poi dovevo pagare io, non tu- continuò con la sua lagna la ragazza al suo fianco.

-Non morirà nessuno se per una volta pago io, babe- le fece un occhiolino e gli porse la busta.

My best friend's brother [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora