«Buongiorno ragazzi» disse Newt, guardandoli di sfuggita, per poi aprire la cartella per capire cosa avrebbero dovuto fare quel giorno.

«Aspettiamo il Signor Edison o andiamo?» Chiese un uomo basso, paffuto, con la barba brizzolata di un nero scuro. Era Carl, il capo dei lavori.

«No Carl iniziamo, non ho mai visto come è venuto e voglio capire bene la metratura delle varie stanze»

«Okay capo. Andiamo ragazzi» disse Carl, girandosi verso i colleghi, dirigendosi a passo lento verso l'entrata, facendo passare poi Newt che avrebbe aperto il portone e, dopo le quattro rampe di scale, la porta dell'ufficio.

L'interno era vuoto e spoglio, ai lati della porta vari attrezzi da lavoro erano stati depositati, in modo tale da avere tutto a portata di mano. L'entrata affacciava su una stanza grande e spaziosa, che sarebbe diventata successivamente la reception e la sala d'attesa. Newt riusciva a vedere nella propria testa la stanza prendere forma e diventare uno dei migliori progetti che aveva mai fatto.

Fece qualche passo in avanti, accorgendosi delle due porte sulla parete principale, alla destra della sala d'attesa. Quelle porte conducevano ai due uffici, entrò nel primo, quello che sarebbe stato l'ufficio di Thomas. Guardò il progetto dalla cartellina, per poi alzare lo sguardo e immaginare ciò che aveva disegnato in quella stanza, e un sorriso leggero gli comparve sul viso. Immaginò Thomas, il ragazzo che aveva imparato a conoscere, quello che amava con tutto il cuore il lavoro che faceva. Lo immaginò lì, seduto davanti alla futura scrivania, posta davanti la finestra, ampia e grande, e ricordò perfettamente il motivo per cui gli era stata chiesta così. Ricordò il discorso che fece sull'importanza della luce esterna, della luce del sole, che gli ricordava l'estate, gli ricordava la sua stanza nella casa in Spagna dei suoi. Immaginò Thomas, nel suo mondo, a lavorare sodo per quello che aveva sempre sognato. Lo immaginò indaffarato, pieno di scartoffie da analizzare per far si che le ingiustizie della vita non ricadessero sulle persone sbagliate. E, in un attimo, le parole di Minho lo travolsero come un secchio d'acqua gelida: "Se tieni a questo ragazzo, allora stai sbagliando tutto". Quel ricordo gli strinse lo stomaco e gli fece scomparire il sorriso. Era vero, aveva sbagliato tutto, dall'inizio. Aveva sbagliato a desiderare di vederlo, ad accettare di uscire con lui e di conoscerlo, aveva sbagliato a desiderare di passare del tempo con lui, ad aspettare una sua chiamata, a desiderare di vederlo fuori dall'ufficio o, semplicemente, di vederlo sorridere. Come aveva fatto a pensare che sarebbe potuta durare, o anche solo iniziare tra loro? Due mondi divisi, distinti. Impegni diversi e successi distanti. Thomas avrebbe voluto diventare il miglior avvocato d'Inghilterra, lavorando sodo e continuando a studiare. Voleva aiutare le persone a superare lotte, traumi e ingiustizie, continuando a farsi spazio nel mondo. Newt, lavorava con passione, nella speranza di mettere da parte abbastanza soldi per concedere a Caleb una buona vita. Pensava a come riuscire a iscriverlo a una scuola privata, a come riuscire a portarlo per il mondo, per fargli conoscere culture diverse. Pensava al futuro, e si chiedeva se sarebbe riuscito a comprargli una buona macchina o a mandarlo in un buon college. Faceva i conti, tutti i giorni, con l'abbandono, e lavorava sodo per non far sentire a Caleb la mancanza della madre. Continuava a sperare di essere abbastanza per lui, di non arrivare un giorno a rimpiangere di non averlo lasciato a una famiglia completa, che sicuramente gli avrebbe dato più di quanto lui potesse solo immaginare. Come avrebbe potuto, quindi, pensare che la sua vita potesse combaciare con quella di Thomas? Si sentì uno stupido ad averlo solo immaginato, e pensò a quanto potesse aver sbagliato a trasportare anche solo una piccola parte di Thomas dentro il proprio mondo, non potendo dargli niente, se non complicazioni.

I suoi pensieri, che continuavano a tormentarlo, vennero interrotti dal rumore della porta d'entrata che si aprì, e una voce che spezzò il silenzio.

Lightning || Newtmas AUHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin