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"내일부턴 내가
내가 널 지켜줄 거야
All day all night"

Riki si svegliò per andare al lavoro. Non che avesse molta voglia, ma le bollette a quanto pare non si pagavano per magia.
Pensava solo al giorno prima, il cuore gli batteva forte e ai suoi occhi il mondo era leggermente più luminoso quella mattina di maggio. Arrivò al ristorante e iniziò il suo turno mattutino.
Non gli piacevano molto i colleghi. Secondo lui guardavano il mondo dall'alto in basso. A lui non piacevano quelle persone. E' così e basta.
Nonostante fossero solo le dieci del mattino entravano già clienti curiosi che aspettavano soltanto lui che li accompagnasse al tavolo e gli portasse il menù.
La prima persona a cui fu costretto dare il proprio servizio era una coppia di fidanzati.
Lei sembrava infinitamente superficiale e lui un semplice idiota che pensa ai soldi come se fossero il centro di tutto. Si diresse verso di loro.
'Cosa desiderate?' fece il ragazzo. L'uomo indicò i piatti con il prezzo maggiormente elevato.
Riki rivolse alla coppia un sorriso falso, cosa che faceva ogni volta che non gli piaceva la persona che si ritrovava di fronte.
Andò in cucina dando le ordinazioni al capocuoco e se ne ritornò all'ingresso guardando la vita al difuori di quel noioso ristorante per lui troppo affollato.
Era dura avere a che fare con persone approssimative come i suoi colleghi: chi parlava di sport, chi di soldi, chi faceva commenti sudici sulle ragazze ai tavoli e chi, come lui, se ne stava in silenzio ad osservare le mosse altrui.
Addirittura i clienti ormai erano di tipologie simili, se non peggiori, anche se a volte Riki ha trovato qualcuno con cui andò d'accordo e con cui diventò amico. 
Park Sunghoon, Jung Jungwon e Lee Heeseung. 
I tre ragazzi che un giorno erano andati a cena lo coinvolsero tanto il ragazzo che lo convinsero a staccare prima ed a andare a bere con loro.
Il finto biondo però sperava di trovare un altro lavoro, uno che lo appassionasse sul serio, non un impiego utile solo a pagare le tasse e le varie bollette.

Y/n intanto decise di passare la giornata con la sua nuova amica conosciuta proprio quel giorno all'università. Si chiamava Ahn Ah Yeong. L'aveva conosciuta non appena aveva preso posto seduta dato che la ragazza le si era messa affianco ed iniziandole a parlare come se si conoscessero da una vita.
Andarono a pranzo in un fast food e continuarono a parlare dei propri sogni, ambizioni, aneddoti e alcune parti delle loro vite.
Ah Yeong disse 'Questa sera andiamo a cena in un bel ristorante e festeggiamo il nostro incontro!' Y/n annuì tutta contenta e rispose 'Ne conosci uno carino?' 'Si, e anche i camerieri che ci lavorano lo sono. Fidati mia cara Y/n ci divertiremo da morire!' 
La castana era emozionatissima. Finalmente era riuscita a trasferirsi a Seoul, aveva rincontrato il suo migliore amico d'infanzia e ora aveva la possibilità di vivere una vita più emozionante di quella che faceva prima. E l'avrebbe rifiutata? Certo che no.
Il pomeriggio delle due ragazze proseguì caotico e pieno di divertimento. Y/n ogni tanto ripensava a come si divertiva allo stesso modo con il suo Ni-Ki quando era bimba. Forse ora aveva l'occasione di riallacciare quel loro magico rapporto e farlo "evolvere".
Scuoteva la testa. Anche il suo cuore perse un battito a quel pensiero seguito dal lieve rossore sulle guance. 
Tornarono entrambe nelle proprie case per prepararsi e poi andare a cena. Quando Y/n uscì tutta pronta, notò che Riki non era in casa e con un sorriso contenente della leggera amarezza si avviò dove Ah Yeong l'aspettava.

Oramai era ora di cena.
La campanella della porta suonò. Segno che gli ennesimi clienti erano arrivati.
Riki si diresse dalle due figure appena entrate. Due ragazze entrarono. Ed ecco i commenti dei suoi compagni. 'Guarda quella con i capelli neri' 'Preferisco quella che ha la gonna di jeans' e così via. Si diresse verso le due cercando di non sentire le parole dei quattro. Continuò ad osservare il pavimento finché non arrivò all'ingresso. Preparò il suo sorriso. Alzò lo sguardo. Una delle due era Y/n. Lo riabbassò per sei secondi contati e poi la riguardò. 'Avete una prenotazione?' disse quasi insicuro.
Sentiva gli occhi di lei guardarlo. Era strano. Più che mai si sentiva strano dentro. La ragazza che era con lei rispose di si alla sua domanda e le accompagnò al tavolo. Mentre andava a prendere i menù ripensava ai commenti che avevano fatto prima gli altri camerieri. Ora aveva il fuoco dentro ardere dalla rabbia. Non che gli facesse piacere prendere parte a quei disgustosi dialoghi, ma per una cosa avevano ragione, Y/n era bellissima quella sera. Era come se nel momento in cui era entrata lui avesse notato un altro lato di lei.
D'altro canto invece i quattro stavano letteralmente bisticciando come bambini su chi avrebbe dovuto servire le ragazze, e Riki mentre tornò la seconda volta dal tavolo oggetto d'interesse della serata, mostrò a loro il suo ghigno compiaciuto segno di vittoria.
Non sarebbe riuscito a fare il suo lavoro nel modo giusto quella sera, ne era dannatamente certo.
Gli ordini erano pronti per essere serviti. Riki più di tre o quattro volte era sul punto di inciampare a causa dello sguardo della sua amata quasi sempre su di lui. Non voleva fare per nulla al mondo brutta figura.
Posò ogni piatto di fronte alle due e ricevette un lieve grazie dalla castana. Oramai era fuso al punto di sorridere come un ebete ogni volta che Y/n si rivolgeva in qualche modo a lui. Si voltò per tornare in cucina quando sentì l'amica di Y/n dire qualcosa 'Piaci molto al cameriere Y/n~' Riki però non riuscì a sentire la risposta della diretta interessata, ma solo qualche parola balbettata. Ora anche la castana quando lo guardava diventava del colore di lui: un rosso misto a complicità e quel pizzico d'amore, anche se nessuno dei due lo vuole ammettere alla propria coscienza.
La cena finì. Le due uscirono. Riki rimase lì. Cosa sarebbe successo ora?


10 months (ni-ki x reader)Where stories live. Discover now