10 months (ni-ki x reader)

2

"키만 큰 게 아냐

귀엽다 좀 하지 마

그 웃음은 뭔데"

Riki se ne tornò nel suo appartamento.
Forse questa era la fortuna che ha sempre voluto gli arrivasse e che gli avrebbe cambiato la vita.
La sua vita sicuramente non sarebbe stata più come prima ora che aveva finalmente un nuovo obbiettivo.
Ci avrebbe pensato su, però ora nonostante tutte quelle cose che gli balzavano in mente, voleva soltanto stendersi di nuovo in quel divano e cercare di riprendere il sonno.
Finalmente chiuse gli occhi. Non durò molto quella calma che si era appena creata però.
Era stata y/n? Non lo sapeva ma non era un opzione da togliere perchè venne confermata poco dopo grazie alle urla di lei che sembravano arrabbiate.
Il finto biondo uscì e ribussò per la seconda volta alla porta affianco alla sua.
Y/n aprì di nuovo, cercando di nascondere buste dietro di lei prendendole a calci per non farle vedere al maggiore.
'Si può sapere cosa staresti facendo per creare tutto questo rumore y/n?' Era abbastanza scocciato della situazione in fin dei conti voleva soltanto riposarsi.
'Ehm beh, nulla tranquillo' ma Riki che non solo era diventato alto ma anche furbo, vide la busta che nascondeva e il suo contenuto.
'Non dirmi che giochi ancora con i peluche' A quelle parole y/n sprofondò nell'imbarazzo più totale. 'Certo che no scemo! Li metto soltanto in stanza, così, come arredamento' La ragazza era in panico e Riki senza dire nulla tornò dentro l'appartamento della nuova vicina e si diresse verso la camera da letto, guidato da lei.

In una volta sola li raccolse quasi tutti e li buttò nel letto matrimoniale.
Stava per iniziare ad aiutarla quando uno di essi catturò la sua attenzione.
'Hey ma questo te l'avevo regalato io. Vedo che non l'hai buttato come dicevi che avresti fatto solo perchè era da "maschio" ' Disse guardando il pupazzetto della scimmietta george che teneva stretto tra le mani.
'Sai bene anche tu che non l'avrei mai fatto Niki! Ci tenevo e ci tengo ancora quindi non dire queste scemenze' Riki la guardò meravigliato. Allora anche lei aveva acquisito qualcosa. Ora forse non si faceva mettere più i piedi in testa tanto facilmente come da piccola, quando lui la doveva salvare dai suoi compagni di classe.
La continuò a fissare. Era sempre y/n alla fine, con l'unico dettaglio che anche dopo quindici anni era sempre più bella se non di più.
'Carina.' Fece. La castana si voltò. 'Il pupazzo? In effetti è vero.' Lui poso il gatto di pezza viola su un comodino e le si mise davanti. 
'Non il pupazzo stupida.' Y/n capì, e per non fargli vedere il volto paonazzo, tirò su tutta la cerniera della felpa e si mise il cappuccio in testa coprendosi fino al naso.
Riki scoppiò in una fragorosa risata. 'Da bambina facevi così quando ti imbarazzavi'- si mise alla sua altezza e le alzò il cappuccio in modo tale da riuscirle a vedere gli occhi nocciola per bene -'Lo fai anche ora?' ghignò compiaciuto.

Gli piaceva veramente troppo stuzzicarla, ed ora che aveva il suo obbiettivo ancora di più.
"Cosa?" disse la castana facendo finta di nulla. "Quel gesto carino di immergere tutto il tuo volto all'interno del cappuccio della felpa" La vide arrossire di nuovo. La amava alla follia.
E poi diciamocelo chi è che non amava y/n? Era gentile, premurosa, altruista, la ragazza perfetta praticamente. O quasi. Perchè Riki era l'unico a conoscere la vera lei, e la adorava completamente. 

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Y/n richiuse la porta. Non riusciva a credere che soltanto un muro separava lei da Nishimura Riki, il suo Nishimura Riki.
Tutto era così inaspettato per lei. Mica si sarebbe potuta immaginare di ritrovarlo così casualmente, e nemmeno che il suo stomaco ne reagisse così.
Da quando l'aveva rivisto, il suo pensiero era fisso sul ragazzo. Su di lui che le sorrideva. Sul suo sguardo fisso su di lei. Sulla sua voce. Sul suo odore. 
Dire che le piaceva non potrebbe rendere l'idea di quello che provava. Era letteralmente cotta.
Così pensò di stendersi sul divano, sperando di riuscir a chiudere occhi e riposare. Ma non fu minimamente così.
Si è vero, gli occhi li chiuse e provò a dormire, ma l'unica cosa che vedeva anche nei suoi sogni era quel suo Ni-ki. Quel suo amato Ni-ki. Così si risvegliò. Neanche i suoi sogni l'aiutavano.
Decise allora di uscire in balcone a prendere una boccata d'aria. Funzionò. Guardò fuori la castana e fece tre bei respiri. Subito la calma tornò padrona di lei, o almeno fino a quando dalla finestra a vetri dell'altro balcone, quello di Riki, y/n intravide il ragazzo che stava sorseggiando probabilmente una tazza di tè.

La ragazza continuò a guardarlo piacevolmente. La calma si ea addirittura triplicata ora.
Tutto andava a gonfie vele fino a quando il famigerato ragazzo, non si accorse di essere osservato e così decise di guardare fuori dal finestrone dove notò la sua amata fissarlo.
Così cercò di creare del contatto visivo sapendo che l'avrebbe messa in panico.
E fu esattamente così. Y/n andò nell'ansia più totale. 
'Oh mio dio. Che figuraccia. OH MIO DIO OH MIO DIO OH MIO DIO'
La si poteva quasi vedere da lontano da quanto era rossa in quel momento, e così più veloce della luce scappo dentro casa. Andò in camera e si nascose sotto le coperte.
Lui l'aveva vista, e forse non era un bene. E così tra mille pensieri si addormentò tutta avvolticchiata tra il piumone del suo nuovo letto.
Ma ora direi di andare a vedere le cose da Nishimura Riki.

Se la rideva un po'. Non l'aveva mai vista così rossa. 
Uscì in terrazza per vedere se y/n si trovava ancora lì ma nulla. Però la sua esplorazione portò a qualcosa di buono. Vide che nel veloce rientro della ragazza, la finestra era rimasta completamente spalancata. Così ne approfittò per dare un'occhiata dentro, scavalcando i due enormi vasi che dividevano i terrazzi.
L'appartamento ora aveva tutta un'altra luce. Era esattamente nello stile di y/n. Si guardava attorno Riki, vide foto di lei e la sua famiglia, quadri ed altre svariate fotografie.
Quella che lo colpì di più era una di loro due da bimbi, nascosta dietro ad altre due di un formato più grande. Prendendola in mano gli venne da sorridere.
Senza accorgersene arrivò alla camera da letto della ragazza. Busso.

'E' permesso?'