Capitolo 2

145 14 9
                                    

Suga's pov

《Sugawara-san, sei qui?》salto in aria quando sento una voce femminile chiamami.
Mi stacco di getto dalle braccia di Naoto, chiudendo rapidamente la camicia.
《Arrivo!》esclamo asciugandomi la bocca.
Ti prego, il tetto è grande.
Non venire proprio qui.

Torno a guardare il ragazzo.
Si è chiuso i pantaloni e ha messo su un'espressione scocciata.
Odia essere interrotto.
《Torno subito》mormoro piano prima di uscire di corsa dall'angolino in cui ci eravamo appartati.

E circa due angoli dopo trovo una mia compagna di classe, Aoi.
《Eilà!》la saluto.
Quella ricambia tutta contenta.
Per favore non fare domande.
《Forse ho trovato un posto per il nostro compleanno!》esclama invece.
Ci metto qualche istante per capire.
Perché okay, lo ammetto, lo avevo dimenticato.
Grazie di essere nata il mio stesso giorno e di adorare organizzare eventi.

《Quante persone vuoi invitare?》domanda.
Ci penso su qualche istante.
《Quattro?》non credo che altri a parte la mia solita piccola cerchia sarebbero interessati.
《E allora okay, ci stiamo tranquillamente》mi sorride.
Menomale.
Un problema in meno.
《Che posto è?》mi informo quindi.

《Hai presente la scuola media che c'è accanto ai pompieri?》domanda.
《Si?》in realtà no, ma dettagli.
《Ecco, in fondo a quella strada c'è un locale, tipo un pub. È della famiglia del mio ragazzo. Mi ha proposto di festeggiare lì, se a te va bene》più che bene.
《Uh, ci sta. Non lo conosco, ma mi piace l'idea》non sono mai stato in un vero pub.
《Perfetto! Allora inizio ad avvisarlo》emette tutta contenta, afferrando il suo cellulare.
Le do una gomitata amichevole.
《Ma che carino che te lo sei trovato》la prendo in giro.
《Ma finiscila》si imbarazza subito ricambiando la spinta.
Scoppio a ridere.
《Okay okay》la contagio subito.

Appena la ragazza se ne va torno verso Naoto, trovandolo però un po' più vicino di quanto non lo avessi lasciato.
《Fatto?》emette irritato.
Annuisco.
《Finalmente》sbuffa quindi.《Quella ti stava troppo vicina. E sorrideva come una gatta morta》ma ci stava spiando?
《È fidanzata》chiarisco subito.

Quello alza gli occhi al cielo.
《Certo, come se questo fermasse le ragazze》
《Senti, è una mia amica》la difendo subito.
Non ha fatto niente, smettila.
《Si, come vuoi》mi blocca subito.
Quando fa il geloso è intrattabile.
E infatti mi prende per un polso, indicando con la testa l'angolo dove eravamo nascosti prima.
《Ora puoi tornare qui?》

Ovviamente, le parole Naoto e delicatezza non stanno per nulla bene nella stessa frase.
Come al solito sono pieno di segni.
Segni che, per fortuna, sono quasi tutti coperti dall'uniforme.
Quasi.
Un pallone che non avevo notato fila dritto su di me, colpendomi in pieno.
《Scusa!》urla subito il capitano, correndo verso di me ed ispezionando il danno.
Trova ovviamente un livido.

《Non te l'ho appena fatto io, vero?》si preoccupa subito controllando lo stato del mio braccio.
Faccio un passo indietro, allontanandomi dalla sua presa.
《N-no, tranquillo!》lo vedo tirare un sospiro di sollievo.
Recupero il pallone poco lontano dai miei piedi e glielo ridò.
《Ho solo sbattuto contro un mobile》mi invento sul momento.
《Che cretino》sorride lui.
Lo imito un po' imbarazzato.
《Già》e dopo essersi scusato ancora torna ad allenarsi.

Faccio per tirare un sospiro di sollievo, ma una nuova mano si posa sul mio braccio.
È Daichi.
Lo vedo alzare un po' la manica, intravedendo tutte le chiazze viola presenti anche là sotto.
Quando è geloso Naoto tende anche a... stringere un po' troppo la presa, diciamo.
Coerente per uno che non vuole nemmeno essere considerato il mio ragazzo.

Vedo quindi il moro alzare gli occhi verso di me.
《Digli di fare più piano》è preoccupato.
E la sua voce mi fa salire un brivido.
Maledizione.
《Lo farò》annuisco con la gola secca.
Smettila.
Il coach ci riprende subito.
《Ragazzi, muovetevi!》e io eseguo volentieri.

☆☆☆

《Sono a casa!》esclamo un paio di ore dopo, assaporando finalmente l'odore di cena.
Sto morendo di fame, anche se è ancora un po' presto.
《Non fare bordello》sento rispondere dalla cucina.
Mi sporgo dentro la suddetta stanza, trovando mio fratello ai fornelli.
《Oh, cucini tu stasera? E io che volevo arrivare vivo al mio compleanno》lo prendo subito per il culo.
Dovere da fratello maggiore, non posso certo esimermi.
《Spiritoso》alza immediatamente gli occhi al cielo quello.

Mi scappa una risatina ricambiata da un'occhiataccia.
《Mamma e papà?》gli domando.
Quello nemmeno mi guarda.
《Di là》oh beh Hiroki, molto specifico.
Muovo tre passi verso la porta, per poi fermarmi un attimo.
《Vedi che le verdure si stanno bruciando》gli faccio notare.
A quel punto esco.
《Fottiti!》mi sento urlare dietro.
E io rido di nuovo.

Nonostante le perfette indicazioni di mio fratello riesco a trovare quasi subito i miei genitori.
I pregi di una casa non propriamente enorme.
《Oi, sono tornato》emetto mentre supero la soglia dello studio, attirando l'attenzione di entrambi i presenti.
《Menomale, iniziavo a chiedermi dove fossi finito》ride mia madre.
《Sempre nello stesso posto》sorrido di rimando.
Potrei aver perso un po' di tempo durante il ritorno, ma quella è colpa di Asahi e della sua voglia di cibo.

La donna a quel punto abbassa di nuovo gli occhi, emettendo quasi immediatamente un sospiro rassegnato.
《Stanno andando tanto male?》mi incuriosisco subito, avvicinandomi e leggendo a mia volta il compito che sta tenendo tra le mani.
Mia mamma sarà anche una brava professoressa, ma la matematica non è proprio la materia preferita dei suoi studenti.
《Una tragedia》si lamenta lei.
Non le do torto, vedendo quanto rosso contenga la pagina che ho davanti.
《Boh, chiudi un occhio》le propongo.
《Ma pure tutti e due in quelle condizioni》ride mio padre dalla sedia accanto.
La donna sospira sconsolata.

Mi avvicino quindi all'uomo di casa.
《Anche tu sei messo male?》gli domando, provando a sbirciare i fogli davanti a lui.
Come sempre, sono assolutamente illeggibili.
《No, io sto preparando la lezione》mi spiega.
Alzo le spalle.
《Fate questo lavoro da vent'anni e io ancora non capisco perché dobbiate prepararle ogni volta》borbotto.
Sul serio, non ha senso.
《Se mai farai questo lavoro lo scoprirai》mi dice.
《Spero di no》ribatto immediatamente.
《Concordo》e mia madre dall'altra sedia finalmente ride.

《Comunque Aoi mi ha dato novità per settimana prossima》mi ricordo a quel punto.
《Dice che ha trovato un posto, è della famiglia del suo ragazzo》gli comunico.
《Menomale, almeno così c'è qualcuno che vi controlla》sul serio mamma, è davvero questa la tua prima preoccupazione?
Incrocio le braccia.
《Ti devo ricordare che ho quasi diciassette anni?》le faccio notare.
Quella ne approfitta per tirarmi per una mano e abbassarmi abbastanza da potermi abbracciare.
《Resti il mio bambino》
Mi allontano mentre mio padre ci guarda divertito.
《Mamma!》

《Chi vuoi invitare?》mi domanda lei quindi.
《I soliti. Asahi, Daichi, Shimizu e Naoto》elenco.
Wow Koushi, hai proprio una lunga lista di amicizie vedo.
《E Shimizu sta tutta sola?》si preoccupa subito mia mamma.
Alzo un sopracciglio.
《Uno, sta sempre "tutta sola" con noi. Due, non lo è perché ci sono tutte le amiche di Aoi》alla parola "amiche" mia madre sembra illuminarsi.

《Magari così finalmente ti trovi una ragazza, eh?》ride lei, e mio padre le da subito corda.
《Beh, sarebbe l'ora》
Non credo sia esattamente fattibile, ma non mi premuro di correggerli.
《Speriamo bene, va》sospira la mamma.
Ho paura di pensare a come reagiranno.
《La cena è pronta!》sentiamo urlare dal corridoio.
Ma non è il momento di pensarci.
Non ancora.
《Andiamo》


Angoletto dell'author

Salve gente
Sono a Torino
E questo capitolo mi piace più del primo
Non di molto, ma è comunque un miglioramento

...miracoloh.
Sarà l'aria fredda del nord
Ma
Ora tanto torno a cuocermi in terronia e poof, torniamo alla normalità
Che giuoia

...
Okay, la smetto
Buona settimana rega
Ciauu

~Ash

Best Friend ~DaisugaWhere stories live. Discover now