parte 21

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Louis si svegliò la mattina dopo nel suo letto, con Harry vicino che lo abbracciava, ancora addormentato

"Haz" lo chiamò a bassa voce cercando di svegliarlo, ma non si svegliò. Allora si spostò le braccia di harry e scostò la coperta che li copriva.

Facendo attenzione a non svegliarlo, mise le mani dell'elastico del pichiama di Harry e lo abbassò, insieme ai boxer, quanto basta per fare uscire il suo cazzo

Quando lo prese in mano, Harry mugugnò nel sonno, ma non si svegliò ancora. Così lo prese in bocca, iniziò a leccarlo e succhiarlo con veemenza, mentra il riccio gemeva sotto di lui e il suo cazzo diventava sempre più duro. Continuò a succhiarlo, fino a che Harry non si svegliò

"Oddio!" Urlò Harry dal piacere. Louis si staccò e gli mise un dito sulla bocca

"Shh, non vorrai che mia sorella ci senti" e si riprese l'erezione di Harry in bocca e il professore si mise una mano sulla bocca per fare meno rumore. Harry dopo poco gli venne nella bocca, e Louis ingoiò tutto, per poi rialzargli i boxer e i pantaloni e stendersi vicino a lui "buongiorno" gli disse sorridendo

"Buongiorno" sorrise anche lui, allungandosi poi per dargli un bacio sulle labbra "che cosa è appena successo?"

"È successo che mi annoiavo e te non ti svegliavi, così ho deciso di svegliarti facendoti un piccolo... regalino" si giustificò Louis "ho fatto male?"

"Nono, anzi, hai fatto benissimo. Mi piace questo risveglio"

"Ok, io vado in bagno" disse Louis. Poi scese dal letto, ma quando fece un passo cadde per terra dal dolore

"Hey, stai bene? Che succede?" Gli chiese Harry alzandosi dal letto

"Sto- sto benissimo" disse toccandosi il sedere. Harry, allora, capì il perché di quel dolore, e scoppiò a ridere "smettila di ridere, stronzo"

"Si, scusa, hai ragione, non si ride... HAHAHAHAHAHHA"

"Harry, o la smetti o niente più risvegli speciali" lo minacciò Louis, allora Harry smise di ridere "adesso mi aiuti ad alzare, per favore?"

"Mhmh" annuì Harry, per poi prenderlo in braccio e farlo alzare, e poi guardarlo con un sorrisetto sulla faccia

"Non mi guardare così" lo rimproverò Louis

"Così come?"

"Così così"

"Non ti sto guardando in nessun modo"

"Lo stai facendo, e levati quel sorrisetto dalla faccia"

"Di solito te ridevi quando la mattina dopo aver fatto l'amore, io stavo male. Quindi perché adesso non posso ridere anche io?"

"Perché io sono io e tu sei tu" rispose ovvio Louis "quello di ieri non succederà più, non mi è piaciuto"

"A si? Perché da come gemevi oscenamente sotto di me, mi sembrava ti fosse piaciuto, e anche tanto"

"Oh, fanculo, portami in bagno, devo pisciare"

"Delicatissimo come sempre, Louis"

"Che c'è? È la verità" Harry lo portò al bagno e Louis svuotò la sua vescica

"Ce la fai?" Chiese Harry a Louis, davanti alle scale, chiedendogli, con un sorrisetto sulle labbra, se riusciva a scenderle

"Si che ce la faccio" rispose. Scesero le scale e Louis usò tutto il suo autocontrollo per non far vedere il dolore che stava provando in quel momento, troppo accecato dal suo ego.

"Sembri un pinguino" lo derise ancora Harry e Louis alzò gli occhi al cielo, cercando di nascondere anche lui un sorriso, perché aveva ragione, sembrava un pinguino

Quando scesero le scale, sentirono un forte odore di cibo. Quando andarono in cucina, trovarono Jay intenta a cucinare del beacon

"Mamma?" La chiamò Louis. La donna, appena sentì la sua voce, si girò e lo guardò, con delle lacrime agli occhi "che ci fai qui?"

"Ti avevo detto che sarei venuta" rispose Johannah

"Si ma- come... come sei entrata?"

"Ho ancora la chiave" gli disse, prendendo in mano la chiave di casa per fargliela vedere. Poi la donna si girò in direzione di Harry, e "e lui chi è?"

"Ehm, sono Harry" rispose Harry, muovendo la mano

"È il mio ragazzo" disse subito dopo Louis

"Oh, non sapevo che avessi un ragazzo" disse la madre

"Beh, lo avresti di certo saputo se avessi avuto la briga di chiamarci, anche solo una volta, in questi mesi" dopo l'affermazione di Louis, ci fù un silenzio imbarazzante

"Lou? Che è questo odore? Da quando tu sai cucinare?" Urlò la voce di Lottie, dal piano di sopra. Quando Charlotte scese finalmente le scale ed entrò in cucina, si fermò dallo shock

"Hey, ciao tesoro!" Disse Johannah, andando da lei ad abbracciarla

"Mamma?" Esclamò stranita Lottie "che ci fai qui?"

"Deve firmare la tua liberatoria, allora la ho chiamata" disse Louis

"Sono qui per quello, e per voi ragazzi, mi siete mancati" lo corresse Joy

"Si, come no" borbottò Louis, sarcasticamente

"Harry?" Chiese poi Lottie

"Ciao" la salutò Harry

"Che ci fai qui?" Continuò Lottie

"Ha dormito qui oggi. Oh, ed adesso è il mio ragazzo" rispose Louis

"Oh... figo" rispose Lottie

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"Quindi... tua madre è tornata" disse Niall, mentre i tre ragazzi stavano camminando lungo il corridoio della scuola, pronti per la loro prima ora

"Già" rispose Louis

"E come è?" Continuò il biondo

"È...strana? Non lo so, so solo che è strano averla di nuovo a casa. Questa mattina ci ha preparato la colazione"

"Capito... e con Harry? Quando diranno a Harry se se ne va o resta?" Chiese Liam

"Il giorno prima delle vacanze di Natale dovremmo sapere tutto"

"Sei preoccupato?"

"No Liam, non sono affatto preoccupato. Mia madre è tornata e fa finta che sia tutto ok, il mio ragazzo potrebbe essere buttato fuori dalla scuola, ma no Liam, non sono preoccupato" rispose sarcasticamente Louis

"Hai ragione, scusa, domanda stupida"

"La ceo delle domande stupide"

The Teacher || Larry S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora