SCEMO PIÙ SCEMA

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Appoggiando la matita sulla scrivania, mi stupisco quando vedo che il disegno sta iniziando a prendere una forma.

Più lo guardo e più mi sembra familiare, ma scaccio via questo pensiero, immaginandomi che sia solo uno dei tanti volti che vedo ogni giorno quando vado a scuola.

Spostando in foglio di lato, decido di alzarmi dalla sedia vedendo che kookie non mi ha più mandato niente da ascoltare.

Che si sia stancato..?

Guardando fuori dalla finestra, mi sorprendo quando vedo che ormai nel cielo sono comparse delle stelle luminose.

Rimanendo ancora qui per alcuni secondi, decido di uscire da camera mia per andare in soggiorno e sorprendermi quando vedo tutto buio.

Probabilmente Jimin è in camera sua...

E con questo pensiero apro la veranda, venendo accolta dal vento fresco che si schianta contro la pelle calda delle mie braccia.

Sospirando, mi avvicino al piccolo divano per poi fare scivolare il mio corpo su di esso.

Ammirando il cielo stellato, alcuni ricordi riaffiorano alla mia mente e un piccolo sorriso si presenta sulle mie labbra.

Spero che tu torna presto...

Giro la testa indietro appena sento la porta scorrevole della veranda aprirsi rivelando Jimin in pigiama con una tazza di tè fumante in mano.

Sul suo viso è presente un sorriso malinconico e avvicinandosi a me, appoggia la tazza sul piccolo tavolino per poi sedersi di fianco a me.

"È per te"

Dice dopo alcuni minuti di silenzio indicando la tazza. Io dicendogli un piccolo grazie, la prendo in mano iniziando a soffiare sopra il liquido caldo.

"Sai, questa notte mi ricorda di quel giorno sulla spiaggia..."

Dico dando un sorso al tè con lo sguardo sempre perso nel cielo. Sento il suo sguardo spostarsi sulla mia figura e girandomi verso di lui, lo sorprendo a guardarmi.

"Mi mancano quei momenti..."

"Anche a me.."

Dice in un sussurro continuando a guardarmi. Sorridendo lentamente, riporto il mio sguardo nel cielo dove noto una stella brillare più di tutte.

"Quando tornerà?"

Chiedo ricevendo in risposta un sospiro.

"Io... Non lo so"

Avvicinandomi a lui, appoggio la testa sulla sua spalla sentendo il suo corpo irrigidirsi di poco.

Alzando la mano, la porto nei suoi capelli facendolo rilassare.

Quando ero una bambina e vedevo Jimin teso ero solita a accarezzargli i capelli così che si rilassasse.

È come se a questo contatto tutte le sue preoccupazioni svanissero.

"Cosa ti preoccupa? Tu sai che puoi dirmelo.."

"Lo so ma... ci sono cose le quali è meglio non sapere"

E quando vedo i suoi occhi lucidi, capisco che quello che mi sta nascondendo è un qualcosa di grave.

Perché continui a dirmi che stai bene quando sei a tanto così dal crollare? Jimin, cosa sta realmente succedendo? C'entra per caso con kookie? Perché io ho questo grande presentimento...

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Flashback

Il vento caldo si scontra contro i capelli di Y/n scombinandoglieli. Sul suo viso è dipinta un'espressione di pura gioia, mentre continua a saltare sul posto come una bambina indicando ogni stella che illumina il cielo.

"E guarda quella!! Com'è luminosa! La vedi? La vedi?"

Come posso non intenerirmi a tutto ciò?

"Perché sembra la prima volta che vedi delle stelle? Non lo trovo così tanto entusiasmante.."

"Ma tu non capisci..."

Dice spostando lo sguardo verso di me.

"Cosa dovrei capire? C'è per caso scritto qualcosa che non vedo?"

Lei ridacchia scuotendo la testa leggermente.

"Non ti piacciono proprio, eh..?"

"Non ho mai detto questo.." dico sedendomi sulla sabbia, stanco di stare in piedi, seguito da lei " semplicemente non ci trovi niente di speciale, le vedo ogni notte"

"Ma io ogni notte non sono con te, è questo che rende tutto ciò speciale: sei tu"

Le sue dita disegnano piccoli cerchi sulla sabbia mentre vedo che le guance iniziano a prendere un colorito più rosso.

"Spero che Jimin non lo abbia sentito.."

Da dietro sentiamo qualche colpetto di tosse e questo fa ancora più imbarazzare Y/n, la quale adesso si ritrova a nascondere la testa fra le mani.

"Avrei preferito non sentirlo... Minchia ragazzi mi sembrate scemo più scema, cosa ci vuole a dire che vi piacete?" Chiede alzando le mani al cielo esasperato "e perché cazzo sono venuto con voi? Mi sento il solito terzo incomodo"

E mentre Jimin continua con il suo monologo, una sola domanda continua a rimanermi in testa: dovrei dirglielo?

Dovrei veramente dirle che mi piace?

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