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Sono le 7:15 e la mia mamma mi sveglia
Mamma : Mika piccolo é ora di svegliarsi devi andare a scuola
Io: mamma non ci voglio andare sono stupito e poi nessuno vuole state con me
Mamma: non sei stupido piccolo mio e poi oggi esci prima andiamo da un amico lui é molto bravo e ci aiuterà
Io: voi mi volete portare da un pazzo che mi apre Il cervello per capire che cosa ho che non va
Mamma : non é vero vuole solo farti delle domande poi non ti apre il cervello
Io: ma io a scuola non ci vado comunque
Mamma: guarda che se non ci vai chiudo a chiave il piano forte
Io: allora scendo subito
Scendo dal letto e vado con la mamma in bagno cerco di pettinarmi i ricci ma non ci riesco la maestra ha detto che se oggi andavo con i capelli in disordine mi avrebbe fatto leggere ad alta voce davanti a tutta la classe
Mamma: Mika ecco la divisa tieni
Odio la divisa é di colori troppo scuri é fatta da pantaloni grigio scuro camicia bianca maglione e cravatta blu scuro con lo stemma della scuola ma me la devo mettere per forza esco e vado in cucina insieme alle mie sorelle e mio fratello più piccolo
Papà: buongiorno Michael
Io: buongiorno
La mamma ci mette a tutti la solita colazione latte e cereali la mangiamo tutti e prendiamo gli zaini per andare a prendere il pulmino
Yasmine: oggi Michael ti metti vicino a me capito
Io: si
Arriva il pullman e saliamo ci mettiamo  a metà io vicino a Yasmine e Zukeila e Paloma vicine arriviamo all scuola e Yasmine mi porta subito davanti l'aula per evitare che i bulli mi picchiano rimane con me finché la Campanella non suona
Yasmine: ora vai dentro e sta attento Alle 10:30 mamma ti porta da un suo amico
Io: ciao Yasmine
Entrò e mi siedo al solito posto seconda fila sinistra vicino alla finestra di fianco a me non c'e nessuno siamo dispari in classe e nessuno si vuole mettere vicino a me
Quando siamo tutti ai nostri posti la maestra Quinsy ( é una donna vecchia secca con il naso da strega capelli biondo argenteo rilegato in uno chinion é vestita con la solita gonna griglia e la solita camicia bianca e i tacchi nero) entra con se c'é un bambino della nostra età (capelli rosico o biondo con qualche lentiggine)
Maestra: questo bambino di chiama Andreas Dermanis e viene dal Grecia Atene di preciso prego Andreas siediti vicino al signor Penniman
Andrew si avvicina e si siede poi la lezione comincia con matematica una materia impossibile non la capisco i numeri mi si confondono tra di loro e anche le lettere spero che quel l'amico di mamma mi aiuti
Io: scusa Andrew tu hai capito
Andreas: per favore chiamami Andy e poi ho capito un pochino
Io: ok grazie
La lezione passa e poi iniziamo con italiano per casa dovevamo leggere un testo io ci ho provato ma non c'e la faccio piú di tanto spero che la maestra non mi faccia leggere
Maestra: adesso ognuno di voi leggera fino al punto e poi si farà cambio iniziamo dalla fila qui a sinistra in fondo
La ragazza inizia a leggere poi il ragazzo al fianco ora é il turno di Andy e legge bene arriva al punto ed é il mio turno quando sto per legge la prima parola entra il bidello
Bidello: Penniman deve uscire subito
Maestra : prego esca ma per domani dovrai leggere il brano di oggi tutto
Io: si maestra buongiorno

Scusa se sono cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora